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E la guerra come va? Male. Gli Austroungarici hanno sfondato e sono arrivati fino al Piave. Da poco abbiamo subìto la disfatta di Caporetto e gli austriaci tentano di passare il Piave per dilagare in pianura e arrivare in Lombardia. Il generale Cadorna continua a far ammazzare i nostri soldati con strategia insensata; Badoglio è a caccia di gloria e crea disastri maggiori, la cui colpa ricadrà su Cadorna. Ma ci sono anche gli eroi, come il soldatino (chissà se è sopravvissuto) che scrive una frase rimasta famosa su una casa cannoneggiata:
Il bollettino di Cadorna del 25/11/1917 dice:
“Sulla fronte montana, dall’altopiano di Asiago alla Piave poderose puntate avversarie, largamente preparate da tiro di artiglieria e tenacemente eseguite, fallirono tutte. Nel piano, nuclei nemici che tentavano in barca il passaggio del Piave, vennero rovesciati nel fiume a cannonate. Tre velivoli avversari furono abbattuti dai nostri aviatori”.
E manca tutto; si devono persino sopprimere molti treni, perché manca il carbone; allora, chiediamo – già allora... – aiuto agli Stati Uniti, come emerge da La Stampa del 27/11/1917:
“Parecchi membri della missione americana partiranno prossimamente per l’Italia. La soppressione di 173 treni in Italia per la mancanza di carbone ha impressionato i membri della missione, i quali sono compresi della urgenza di rifornire l’Italia di combustibile per le sue ferrovie e le fabbriche di armi e munizioni”.
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