bella 131

ACCADEVA CENT'ANNI FA (Dicembre 2017)

      La Prima Guerra Mondiale continua, con pesanti riflessi sulla popolazione civile. Ecco alcune notizie.

DA LA STAMPA del 1° Dicembre 1917

      """La cittadinanza torinese torna a sentire la mancanza del pane e gli inconvenienti di una vendita disorganizzata, caotica, tumultuaria, mentre in Municipio si naviga nell’alto mare dei mezzi provvedimenti e delle deliberazioni che nulla risolvono.
      L’acquisto del pane è diventato il problema quotidiano delle famiglie; vuol dire fare due ore di coda, di mattino prestissimo, davanti alla panetteria, frammisti ad una folla che si agita, si lamenta, protesta; o significa una via crucis attraverso la città, presso sei o sette panetterie."""

      Il 19 dello stesso mese,

LA STAMPA

      pubblicava le modalità da usare per utilizzare la tessera del pane:
      ””Il sindaco notifica le seguenti nuove disposizioni per l’acquisto del pane:
      1° - Per l’acquisto del pane il titolare di libretto-tagliandi (così chiamavano la tessera), rilasciato dal Comune di Torino pel razionamento, deve iscriversi in una panetteria di sua scelta. L’iscrizione è fatta mediante moduli da ritirarsi dalle panetterie o rivendite di pane, sui quali dovranno essere segnati il nome, cognome, professione e condizione, l’abitazione del titolare del libretto ed il numero delle razioni da questo risultanti.
      2° - La iscrizione di cui all’art. 1 deve essere fatta unicamente nelle panetterie con forno, nelle rivendite di pane fornite del relativo permesso di Polizia Municipale.”””

Da LA STAMPA del 6 Dicembre 1917

Bollettino del Comando Supremo del 5 Dicembre 1917

      "””Sull’altipiano di Asiago l’avversario, dopo avere reso formidabile lo schieramento delle artiglierie, e rinnovate ed accresciute le forze duramente provate nei precedenti combattimenti, ha iniziato l’attacco delle nostre posizioni. Il primo urto, sferrato ieri, è stato saldamente sostenuto dai nostri ed unico vantaggio conseguito dagli austro-germanici, a prezzo di ingenti perdite, è la conquista di qualche posizione che non scosse la saldezza della nostra resistenza.
(omissis)
      A Zenson, sulla Piave, essendosi notato maggior movimento, una nostra compagnia d’assalto, felicemente appoggiata dall’artiglieria che distrusse cinque passerelle costruite in quel punto dal nemico, attaccò l’avversario nell’ansa infliggendogli perdite e riportando alcune decine di prigionieri e mitragliatrici.”””

      Come si vede, in alcuni punti, i nemici erano riusciti addirittura ad attraversare il Piave su alcune passerelle.

Da IL SAVIGLIANESE del 13 Dicembre 1917

      ””Il Giornale Ufficiale Militare” pubblica una circolare del Ministro della guerra colla quale il termine entro il quale i riformati e rivedibili nati negli anni dal 1874 al 1899 da visitarsi presso gli Ospedali Militari è prorogato al 15 Gennaio 1918”.

      Era veramente una strage; significa che erano già sotto le armi tutti i nati fra il 1874 (di 43 anni) e quelli nati nel 1899 (di 18 anni). Ma non bastava; occorreva scremare fra i riformati, anche quarantatreenni, per mandare uomini al fronte, più o meno abili, purché respirassero…

Da IL SAVIGLIANESE del 20 Dicembre 1917

      La legge che tutti vuole uguali in suo confronto obbliga coll’anno nuovo sia i giornali quotidiani che i piccoli fogli settimanali a raddoppiare il prezzo di vendita.
      Ma tant’è: la legge, buona o cattiva, madre o matrigna, è stata emanata ed a noi incombe l’obbligo di osservarla volenti o nolenti.
      Avvertiamo pertanto i cortesi nostri lettori, le gentili nostre lettrici, che per volere della legge, contro ogni nostra volontà e convenienza, incominciando dal numero venturo il giornale verrà posto in vendita al prezzo di centesimi 10 la copia.

      Prima costava 5, ma il di più non va all’editore, bensì al governo, per mantenere la guerra.

Indietro
Lettera successiva
Torna all'indice
Torna a BELLA ITALIA