Da La Stampa del 12 Gennaio 1918
La censura “tagliava” anche gli articoli dei giornalisti moderati, come quello che, quel giorno, scrisse l’articolo “Verso la realtà”, in cui commentava il discorso del presidente americano Wilson. Ecco come risultano alcune frasi dell’articolo (la parola censura è in grassetto nell’originale):
“””Continuiamo ad esaminare il programma di Wilson, soffermandoci ancora sui punti che, a nostro avviso, sono destinati a facilitare la pace.
E’ questa una necessità imprescindibile per chi voglia avere la fiducia dei popoli e farsi seguire da essi lungo la linea prefissa.. ...(censura)..…
Sotto questo aspetto, il discorso di Wilson segna un passo molto avanzato sulle precedenti manifestazioni .....(censura)....
Siamo ben lontani con questo linguaggio nuovo da quanto si veniva dicendo .....(censura)….. sino a pochi mesi or sono.
I lettori possono rendere alla Stampa questa giustizia: che .....(censura)..… si è sempre astenuta dall’entrare pur in commenti di qualsivoglia natura.
Questa proposta poteva mandare in solluchero .....(censura)..… sono felici ogni qualvolta possono creare nella mente del pubblico un’amabile confusione fra il benessere della nazione e l’impinguarsi dei loro portafogli privati.
Difficilmente si potrà calcolare quali danni hanno fatto all’Intesa i discorsi violenti di molti, di troppo giornali.....(censura).
Abbiamo considerate come infauste agli interessi dell’Intesa, le dichiarazioni fatte .....(censura)… ..da alcuni .....(censura)..… le quali suonavano critica asprissima (sic) alle persone che formano attualmente il Governo russo.
Lloyd George e Wilson non sono incorsi in questo grossolano errore .....(censura)..… Il che ci dà lo spunto ad augurare che i Governi dell’Intesa (nota di chiarimento: Gran Bretagna, Francia, Russia e Italia), prima di assumere in pubblico una linea di condotta, agirebbero seriamente se prima si consultassero per agire d’accordo .....(censura).
E’ tempo, come molto opportunamente notava un pubblicista dell’Intesa, di parlare nettamente .....(censura)..… E noi siamo riconoscenti a Wilson perché su questa via ha fatto un passo deciso."""
Ieri come oggi, il pericolo dell’ossido di carbonio.
“””Macchinista e fuochista asfissiati ad Oneglia (mia nota di colore: a quel tempo, Oneglia e Porto Maurizio erano comuni separati; poi, Mussolini li unì in Imperia, ma mio nonno, di Oneglia, si rifiutò di pronunciare quel nome e continuò a chiamarle Oneglia e Porto Maurizio).
Giunge notizia che il macchinista Carosio Pietro, d’anni 29, e il fuochista Alfieri Marco, d’anni 24 (nota mia: il treno andava a carbone), partiti ieri sera (nota mia: da Torino) con un treno di servizio sino ad Oneglia, rimasero asfissiati nella sala di 3^ classe della stazione dove intendevano passare la notte (nota mia: in attesa di riprendere il viaggio di ritorno). Il Carosio fu rinvenuto già morto ed il fuochista Alfieri, ancora in vita, ma in condizioni gravissime, fu trasportato d’urgenza all’Ospedale di Oneglia. La sala era riscaldata a carbone.”””
Che cosa accadeva vicino a noi?
Le guerre costano e i governi devono per forza indebitarsi. Come? Con dei prestiti a base di buoni obbligazionari, con tanto d’interessi, che saranno sempre puntualmente pagati. Ma dove sta il trucco? Nell’inflazione. Basta farsi prestare 1000 lire quando con 1000 lire si comprano 10 capre e restituirli quando si comprano soltanto più 5 o 4 o 3 o 2 capre.
“””Prestito Nazionale
Il Comitato nominato dalla Giunta Municipale va svolgendo attiva opera di propaganda per il 5° Prestito Nazionale.
Per domenica 3 corrente l’on. Soleri terrà nella Sala Comunale l’annunciata conferenza.
Il Comune ha per parte sua sottoscritta per lire 1000 perché le condizioni del suo bilancio non permettono un maggior contributo.”””
Fa tenerezza vedere sul CORRIERE DI DRONERO del 22 Gennaio 1918
"""I DIECI COMANDAMENTI DEL BUON ITALIANO
1) Onora la tua patria più colle opere che con le parole.
2) Non tollerare che gli sciocchi od i maligni gettino il loro fango sulla tua Italia.
3) Sii buon cittadino, osserva le leggi, obbedisci alle autorità, lavora, studia e pratica il bene.
4) Ama la lingua italiana, parlala, rifuggi dal brutto vezzo di adoperare parole barbare.
5) Aiuta l’industria nazionale comprando sempre prodotti nostrani e merci delle nostre fabbriche.
6) Se le necessità ti costringono ad emigrare, ricordati che questa è la tua terra e torna alla tua casa.
7) Sii pronto a qualunque sacrificio per il bene dei tuoi compatrioti, che è poi il bene tuo.
8) Non criticare a sproposito le deliberazioni del governo che vede più lontano di te.
9) Rispetta tutti i cittadini delle altre nazioni, affinché essi rispettino te.
10) A qualunque religione tu appartenga, a qualunque partito politico, dà il tuo nome alla “Dante Alighieri”, la quale non ti chiede cambi delle opinioni, ma solo pretende che l’omaggio alla bandiera italiana."""
Quanta ingenuità e quanta differenza col pensiero odierno! Firmato da M. Bertolini, non ho trovato chi fosse questo amante della propria terra.
E al fronte?
La grave sconfitta di Caporetto brucia ancora; i nemici sono ancora al Piave e allora il Governo che cosa fa? Lo stesso come ai giorni nostri: una commissione d’inchiesta.
Da LA STAMPA del 15 Gennaio 1918:
“””Una commissione d’inchiesta sulla cause e le responsabilità del nostro ripiegamento sul Piave.
Roma, 17 Gennaio
Con recente Decreto reale è stata istituita una Commissione d’inchiesta allo scopo di indagare e riferire sulle cause e le eventuali responsabilità degli avvenimenti militari che hanno determinato il ripiegamento del nostro esercito sul Piave, nonché il modo come il ripiegamento stesso è avvenuto. “””
Come andò a finire? Ve lo dico subito:
Il 6 Settembre 1919, il Presidente Nitti così riferì alla Camera:
“””Il Consiglio dei ministri ha creduto suo dovere di occuparsi di questo argomento ed ha adottato alcuni provvedimenti che-sono stati pubblicati nel Bollettino Ufficiale dei Ministero della guerra dei 2 settembre. Per effetto di questi provvedimenti il tenente generale conte Luigi Cadorna è stato collocato a riposo per anzianità di servizio e iscritto nella riserva, e i tenenti generali Porro di Santamaria, Capello cavaliere Luigi e Cavaciocchi cavaliere Alberto sono stati pure collocati a riposo per anzianità di servizio ed inscritti nella riserva dal 2 settembre 1919; il tenente generale Montuori, il tenente generale Bongiovanni ed il brigadiere generale Boccacci sono stati collocati a disposizione. Altri provvedimenti per vari ufficiali superiori sono stati presi e sono stati o saranno pubblicati.”””
Insomma, trovati i capri espiatori, possibilmente anziani, mettiamoli in pensione e beviamoci su!
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