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ACCADEVA IN PIEMONTE 100 ANNI FA (Febbraio 1918)

      Da La Stampa del 9 Febbraio 1918

      Gravi condanne per omicidio

"""Il Tribunale di Guerra di Torino

      Il 4 Marzo scorso, in Occhieppo Inferiore, accadeva un grave fatto di sangue. Certo Frassati Giuseppe si recava insieme coi suoi tre figli al locale Circolo per ricercarvi una sua figliuola. Pur non essendo soci, entravano tutti nei locali ed il capo-sala, Gariazzo Melchiorre, li invitò con buone maniere ad uscire. Insistendo il Frassati padre, si accese una vivace disputa coi figli, finché Giovanni invitò il Gariazzo ad uscire. Sotto l’andito della casa, il poveretto veniva assalito con pugni e calci e da uno di essi colpito con un colpo di stile al basso ventre che ne cagionò la morte pochi giorni dopo. I Frassati vennero rinviati a giudizio del Tribunale di Guerra, per essere i tre figli soldati.Il Tribunale ha condannato il Frassati Armando a 21 anni di reclusione ordinaria, il Giovanni a 31 anni e 6 mesi, il Giuseppe (col beneficio della semi-ubriachezza) a 8 anni e l’Annibale a 7 anni e 3 mesi della stessa pena."""

      E’ interessante notare come l’ubriachezza, invece di essere un’aggravante, fosse un’attenuante.

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da La Stampa del 16 Febbraio 1918

      """Il Decreto per l’inizio delle operazioni di leva per i nati nel 1900.
      La «Gazzetta Ufficiale» pubblica il seguente decreto: Articolo unico. - Le operazioni sulla leva dei giovani nati nel 1900 saranno iniziate nel corrente anno 1918. Quelli dei giovani stessi che verranno arruolati nella prima categoria saranno incorporati senza fare luogo all’applicazione dell’art. 119 del Testo unico sul regolamento.

      L’art. 119 esentava alcune categorie di sacerdoti.
      Camia, il panettiere del mio paese natio, era dei primi mesi del 1900, primo scaglione; fu chiamato alle armi e inviato al fronte. Per sua fortuna, rimase poco, perché la guerra terminò, ma erano talmente tanti i morti, che non c’erano più uomini validi da utilizzare. Non solo i ragazzi del ‘99, ma anche parecchi diciottenni, ma proprio appena diciottenni, furono mandati al massacro.
      Aveva sempre fatto il servo di campagna e dormito sul fienile o nella stalla. Diceva con orgoglio che, nei pochi giorni in caserma per un minimo di addestramento, dormì per la prima volta in una branda.

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Da La Stampa del 16 Febbraio 1918

      Bisogna tirare la cinghia e sono sempre più severi i controlli sui negozianti. Due esempi:

      ""Ieri mattina una pattuglia della squadra di vigilanza sui consumi, procedeva all’arresto della negoziante di generi alimentari B. Rosa., abitante in via San Donato 6, per violazione del calmiere sul formaggio. Processata in giornata dal Tribunale, veniva condannata a sette giorni di detenzione e a L. 70 di multa.
      A cura della stessa squadra, veniva deferita all’Autorità giudiziaria la negoziante M. Anna, di via Madama Cristina n. 63, per violazione del calmiere sul formaggio gorgonzola.”""

       Si noti la velocità del processo; altro che termini di prescrizione!

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      La guerra ristagna; gli austriaci sono nel Veneto e non si muovono. Noi non riusciamo a progredire; si direbbe che aspettiamo che gli altri ci aiutino.

Bollettino dal Comando Supremo, 16 Febbraio

      """“Nella giornata di ieri il maltempo ha ridotto al minimo l’attività bellica nei tratti montani della fronte. Solo nella regione dell’Astico si ebbe qualche vivace bombardamento a oriente del fiume e azioni di pattuglie sul fondo valle.
      Di fronte al Montello nuclei britannici in esplorazione, guadata arditamente la Piave, raggiunsero le linee avversarie. In pianura consuete azioni di fuoco. Una nostra pattuglia, uscita dalla testa di ponte di Capo Sile, sorprese una piccola guardia nemica e rientrò al completo, riportando le armi dei nemici uccisi o fuggiti."""

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E nella nostra Provincia?

      Da L’Eco della Zizzola del 1 Febbraio 1918

       ""“La Giunta Municipale della Città di Bra, con suo atto odierno, ha vietata la vendita all’ingrosso del petrolio. Epperciò da oggi, la vendita da parte dei concessionari di deposito di petrolio, non potrà effettuarsi che ai soli rivenditori in quantità non eccedente una latta della capienza normale di litri diciotto.
      I rivenditori al minuto non potranno cedere petrolio in quantità superiore a mezzo litro per caduna famiglia, e sempre quando risulti che la famiglia sia residente in Bra, e sia in possesso di tessere annonarie rilasciate dall’Ufficio Comunale.
      Il rivenditore del petrolio non potrà prelevare dai magazzini comunali e dalle cooperative e da altri depositi qualsiasi, quantità nuova di petrolio se non avrà giustificato di averne esaurito la scorta, esibendo regolare documentazione.”""

      C’era anche la tessera per il petrolio, che allora si usava soprattutto per l’illuminazione, in alternativa all’acetilene. C’erano già anche i fornelletti a petrolio. Nei piccoli centri (paesini, frazioni, borgate), non c’era l’elettricità, né il gas, né i termosifoni. Il petrolio era un bene necessario. Sarebbe stato interessante conoscere se il buono della tessera di mezzo litro era settimanale, mensile o che cosa.

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