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ACCADEVA IN PIEMONTE 100 ANNI FA (Marzo 1918)

      Da La Stampa del 1°/3/1918

C’era anche la tessera sulla soda caustica…

      "La Commissione militare di requisizione dei materiali di guerra richiama l’attenzione degli interessati sul decreto luogotenenziale 4 ottobre 1917 n. 1500, che impone la denuncia periodica entro il 15 e 30 di ciascun mese del carbonato di soda e della soda caustica."
      (Tralascio la noiosa seconda parte). La soda caustica era largamente impiegata nella fabbricazione di esplosivi.

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      Da La Stampa del 1° Marzo 1918

      I bambini dispersi delle zone occupate dal nemico (soprattutto Veneto) furono un dramma. Nella ritirata, dopo Caporetto, molti bambini si persero, furono raccolti dalle truppe in ritirata e trovarono ospitalità in istituti o in famiglie. Ma molti erano piccoli e non sapevano dire né il cognome né da quale paese venissero.

“Comunicazione dell’Ufficio Notizie“

      "L’Ufficio Notizie di Torino, via S. Francesco da Paola 23, prega gli Istituti di beneficenza e le famiglie torinesi che ospitano bambini profughi, di venirli a denunciare, dando tutti i connotati atti a farli riconoscere dalle famiglie lontane, che li ricercano.”

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      Da Il Corriere di Dronero del 2 Marzo 1918

DISGRAZIA

      "Lunedì scorso 25 il giovane Pellegrino Andrea ritornava dal campo sul proprio carro verso le una pomeridiane. Improvvisamente il cavallo si diede alla corsa e il povero giovane veniva sbalzato dal carro e precipitato al suolo.
      Venne subito raccolto dal padre che si trovava presente e deposto sul carro, ma purtroppo questo non riportava a casa che un cadavere."

      I mezzi di trasporto sono pericolosi... (nota mia).

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      Da La Stampa del 2/3/1918

Proclama

      Cittadini e soldati, siate un esercito solo…. così dice

VITTORIO EMANUELE III - Re d’Italia

      “Gli spiriti dei nostri eroi caduti sul Carso per la gloria d’Italia, i fratelli di là del Piave oppressi dal giogo nemico, esigono che ogni cittadino compia il proprio dovere fino all’estremo.
      I miei soldati offrono in donazione la vita; coloro che nel Paese sono adibiti alle operazioni civili diano l’aiuto del loro lavoro largamente contribuendo al Prestito Nazionale.
      S. A. R. EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA - Duca d’Aosta”.

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      Da La Stampa dell’11 Marzo 1918

      L’inventiva dei ladri non ha limiti.

“Ancora un arresto importante

      Questa volta si tratta di una personalità popolarissima e molto cara al nostro pubblico. Il Cav. Mario Casaleggio è stato arrestato nell’interno dell’Albergo dei Miserabili, colla accusa di aver trovato un modo semplicissimo per far denari, ammaestrando a meraviglia un cane a lui fedelissimo, che riusciva a sottrarre oggetti di valore, portandoli nell’alloggio padronale.
      Mario Casaleggio ora deve scolparsi dinanzi al Tribunale, in complicità con il suo fido Bill, per furto continuato a danno di molte Ditte della nostra città.”

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      Da La Stampa 29 Marzo 1918

“Il cannone che bombarda Parigi

      Circa il cannone tedesco che bombarda Parigi si sa che esso è lunghissimo e che pel suo trasporto occorrono tre carri ferroviari. Sarebbe fuso con una lega speciale resistente all’enorme pressione del nuovo esplosivo usato. Il proiettile peserebbe duecentocinquanta chilogrammi. Il generale Rohne calcola nella «Vossische Zejtung» che la velocità iniziale del proiettile sia di almeno millecinquecento metri al secondo. La carica consisterebbe in duecentocinquanta chili di esplosivo; il calibro è di ottanta centimetri e la lunghezza della canna di venti metri. Il percorso del proiettile entro la canna durerebbe un cinquantesimo di secondo e la forza di ascensione del proiettile sarebbe di trenta chilometri.”

      Nota mia: Il Parisgeschütz (tedesco: cannone di Parigi), da non confondersi col famoso cannone Berta, era il nome di un pezzo di artiglieria/cannone ferroviario con il quale i tedeschi bombardarono Parigi durante la prima guerra mondiale, dal marzo all'agosto del 1918. Quando fu usato per la prima volta i parigini credettero di essere bombardati da un dirigibile, non sentendo il rumore di aeroplani o cannoni. Fu il più grande cannone utilizzato nel corso del conflitto.

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      Da La Stampa 29 Marzo 1918

“Fra i nostri soldati mutilati e feriti.

      Gli alunni della Scuola Muratori, accompagnati dal Corpo insegnante al completo, nel visitare l’antica sede, ora adibita ad uso Ospedale oftalmico, vollero fare, con animo commosso, una gentile offerta di doni ai soldati ricoverati.
      Hanno inoltre offerto una cartella del Prestito, frutto di una sottoscrizione, fatta tra gli allievi, al soldato Giuseppe Goisio, cieco e mutilato.”

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