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ACCADEVA IN PIEMONTE 100 ANNI FA (Aprile 1918)

      Da La Stampa del 18 Aprile 1918

Fascio femminile nazionale

      Non è il Fascio di Mussolini, ma quello delle donne patriottiche, che invita tutto il gentil sesso a lavorare di più, occupando i posti di lavoro degli uomini al fronte.

      “””Fra le Opere aderenti all’Alleanza Nazionale è pure il Fascio femminile torinese, sezione di quello nazionale sorto in Roma dal Consiglio nazionale delle donne italiane. Come dice la scheda che fu mandata a centinaia di nostre concittadine, esso mira a fondere tutte le classi, senza distinzione di partito o di fede, purché animate dall’amor di patria, perché si resista sino alla vittoria. E tale resistenza si ottiene col servire il Paese. Quest’alta coscienza non è ancora abbastanza penetrata negli animi femminili: troppa vanità, troppo desiderio di lusso allontanano da questo sacro dovere. La mobilitazione volontaria deve chiamare a raccolta tutte le donne perché, o gratuitamente o retribuite, occupino tutti i posti pei quali sono atte e rinvigoriscano le schiere degli uomini alla fronte e nelle retrovie.”””

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      Da La Stampa del 14 Aprile 1918

Valorosi piemontesi

      ""“Al nostro concittadino Frajre Sisto, maggiore di fanteria, già decorato di medaglia di bronzo e due d’argento nella guerra di Libia, eroicamente caduto nello scorso novembre, venne assegnata una nuova medaglia di argento con questa magnifica motivazione: «Comandante di un battaglione sottoposto per lunghe ore ad un violento bombardamento, seppe al momento dell’attacco organizzare coi superstiti una energica resistenza contro forze nemiche di lui molto superiori. Spezzata la linea in un punto con mirabile coraggio e tenacia, si pose alla testa di una compagnia di rincalzo e con un irruente contrattacco alla baionetta riconquistò il tratto di trincea perduto e fugò l’avversario superiore in forze. Carso Quota 126 (Vipacco) 4 settembre 1917»”"".
      Eroico, medagliato, ma morto. Quanto sarà stata contenta la famiglia?

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      Dal Corriere di Dronero del 27 Aprile 1918

      "“”Al ricevimento fatto in onore della Croce Rossa Americana al Municipio di Cuneo, il Signor Mario di Roascio coglieva occasione per fare presente all’Ill.mo Maggiore Fuller il caso disgraziatissimo di un nostro soldato di Roccabruna, Isaia Francesco, cui toccò la triste sorte di perdere due braccia, una gamba e la vista, combattendo sul Carso.
      Il Maggiore Fuller disse subito che La Croce Rossa Americana non poteva interessarsi a casi individuali ma semplicemente a pro di collettività; ma però in vista del caso pietoso, s’impegnava di inviare egli stesso la somma di L. 250 a favore della famiglia del prode soldato.
      Al generoso benefattore vada una parola di gratitudine della famiglia beneficata.””"

      A parte l’atto generoso personale, vengono pensieri tristi pensando a Francesco, che fece il suo dovere, senza essere volontario.

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      Per alimentare le truppe al fronte, il Governo doveva per forza requisire anche dei bovini; c’era un indennizzo di calmiere, che non era certo il prezzo di vendita normale.

      Da IL FARO di Chieri del 13 Aprile 1918

      CARICO BOVINI

      """Si rendono edotti i possessori di bovini che domenica 21 corr. Si effettuerà un carico di 57 capi appartenenti a questo Comune. I detentori che debbono condurre i bovini sono indicati in apposito elenco visibile presso le Guardie Comunali.
      Si richiamano le norme già in precedenza comunicate dalle quali sarà anche questa volta regolata la consegna dei bovini.””"

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      Sempre da IL FARO di Chieri del 13 Aprile 1918

      Durante la guerra è bene non ingrassare; perciò, niente dolciumi e poca pasta.

DiVIETO VENDITA DOLCIUMI

      Si avvertono gli esercenti interessati che a datare da martedì 16 corr. Andrà in vigore il decreto luogotenenziale il quale proibisce la vendita di dolciumi in genere e cioccolatto negli esercizi, ad eccezione di quelli pei quali detti generi costituivano la merce prevalente del negozio.
      Al riguardo si avverte che soltanto ai 3 confettieri esercenti in questa città venne dall’Autorità superiore accordata la licenza relativa, la quale venne invece ricusata a tutti gli altri esercenti che ne avevano avanzata domanda.

DISTRIBUZIONE PASTA DA MINESTRA

      """A cominciare da martedì 16 corrente è posta in vendita una razione individuale di 300 gr. di pasta da minestra, al prezzo di L. 1 al kg. a presentazione del tagliando della tessera del pane pel 28 maggio 1918. Da tal giorno cessano di aver vigore tutti i tagliandi precedenti per lo stesso genere.””"

      Vale a dire: ti do tre etti di minestra ma non mangi pane il 28 prossimo.

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