Sempre maggiori erano le necessità per sopperire alla carenza di viveri in genere e, in particolare, del pane. Non bastava la tessera annonaria e fu necessario controllare che il terreno coltivato a cereali fosse minuziosamente censito, per evitare eventuali macroscopici nascondimenti di granaglie. Ed ecco il provvedimento.
“Con Decreto Prefettizio 10 corrente è stato ordinato il censimento delle superfici per la produzione seminale alla data del 31 corrente nei Comuni della Provincia dei seguenti cereali: grano, mescolo (barbariato), segala, orzo, avena e granoturco per l’anno 1917-18.”
Seguono le istruzioni per la minuziosa procedura della denuncia e il decreto termina con la immancabile sanzione:
“Chiunque ometta di fare la denuncia nel modo e nel termine stabilito o la faccia inesattamente sarà punito con la detenzione da un mese ad un anno e con la multa fino a L. 5.000.”
La piastrina di riconoscimento del soldati non riportava, ovviamente, l’indirizzo della loro residenza civile. Capitava che, in caso di decesso, non si riuscisse ad avvisare la famiglia. Si ricorreva, allora, a ricerche tipo quella di cui sotto.
Da LA STAMPA dell’11 Maggio 1918
Chi sapesse indicare il recapito delle famiglie dei seguenti militari è pregato di segnalarlo al Commissariato municipale di P. N. via Sacchi n. 3: Aimo Giacomo, nato a Torino, sergente di fanteria – Allodi Renato, sottotenente dei bersaglieri – Antonioli Giuseppe di Carlo, classe 1888, soldato di fanteria - Baldario Pietro, classe 1888, maresciallo di fanteria – Bergagna Giovanni di Giovanni, classe 1897, tenente degli alpini – Cecchi Enrico fu Dante e di Benini Camilla, capitano del Genio – Fantini Luigi di Carlo e di Cagnassi Maria, nato a Torino il 12 giugno 1897, bersagliere – Foà Giulio, nato a Torino, capitano di fanteria – Gaviglio Davide di Bartolomeo – militare – Gennari Umberto, nato a Rosano, capitano di fanteria – Mele Fedele fu Pasquale, caporale di fanteria – Musso Sebastiano di Pietro, classe 1897, militare di fanteria – Olivieri Raimondo di Giuseppe e di Grandini Maria, nato a Sein de Marne il 21 aprile 1892, soldato di fanteria – Bagazzi Guido fu Luigi e Tirelli Elena, classe 1881, sergente di artiglieria – Sacchi Giovanni di Vittorio e Aiassa Teresa, nato a Mathi, capitano degli alpini.”
Da LA STAMPA del 22 Maggio 1918
Ecco il quotidiano bollettino ufficiale:
“ COMANDO SUPREMO, 21 Maggio
Nella notta sul 20 una compagnia di assalto nemica, che tentava un colpo di mano nella regione di Sette Castelli (sud-est di Mori), venne respinta col fuoco. Altro attacco, ripetuto due volte sulle pendici meridionali dal Sasso Rosso, diede luogo a vivaci combattimenti locali, in seguito ai quali l’avversario, sconfitto, dové rientrare nelle proprie linee. Una nostra puntata in direzione di Fener inflisse al nemico sensibili perdite e ci fruttò qualche prigioniero. Nella giornata di ieri sulla intera fronte si ebbe una complessiva maggiore ostilità di artiglieria con carattere di molestia. Sul Monte Spinoncia un nostro reparto, validamente appoggiato dall’artiglieria, eseguì con pieno successo un colpo di mano nelle munite posizioni nemiche. Il presidio avversario ed un reparto, accorso a rincalzo, vennero annientati; 2 ufficiali e 51 soldati vennero fatti prigionieri. A Capo Sile ampliammo il possesso delle posizioni acquistate il giorno 20, constatando la gravità delle perdite subite dal nemico nelle azioni della notte.
Otto velivoli nemici vennero abbattuti per opera di aviatori nostri e britannici, un nono colpito dall’artiglieria precipitò incendiandosi.
Intanto, diventa sempre più pressante la ricerca di viveri e materiali per rifornire l'esercito (meglio: i soldati che continuano a morire).
Sempre dallo stesso numero di LA STAMPA:
L’ufficio municipale di Annona comunica che per il corrente mese di maggio il petrolio per l’illuminazione privata è razionato nella quantità di mezzo litro per famiglia.L’acquisto si fa mediante presentazione del tagliando n. 5 della tessera di razionamento. I rivenditori non possono vendere il petrolio se non nella quantità sopra indicata e contro il distacco del tagliando n. 5. Contro i trasgressori si procederà a termini di legge.”
Il Prefetto ha decretato: Art. 1 – E’ vietata l’esportazione dei formaggi fuori della Provincia di Torino.”
Seguono le solite minacce di punizioni contro i trasgressori.
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