bella 150

ACCADEVA 100 ANNI FA... (Marzo 2020)

      Da LA STAMPA del 1° Marzo 1920

La tendenza massimalista in un ordine del giorno dei socialisti bolognesi

      “Sono state pronunziate aspre requisitorie contro l’opera del gruppo parlamentare socialista che è stato accusato di essersi allontanato dalle direttive massimaliste fissate dal congresso di Bologna. Dopo una vivacissima discussione è stato approvato alla quasi unanimità un ordine del giorno col quale si conferma il metodo di lotta massimalista pienamente rivoluzionario; si ricorda ai deputati che la conquista dei seggi al Parlamento deve avere il solo scopo di stabilire e preparare le questioni inerenti alla rivoluzione sociale.
      Si constata che il gruppo parlamentare socialista non ha saputo fino ad oggi informare alle direttive suesposte la sua opera."

      Nota: - Il concetto del socialismo (che, poco dopo, si trasformerà in comunismo) era quello di arrivare alla rivoluzione, tipo quella bolscevica, con un solo partito ed una sola ideologia. E’ lo stesso pericolo che corremmo per vent’anni dal 1945 in poi. I giovani d’oggi non sanno i nostri timori, fino al 1955: fino a quella data, al Brennero c’era l’armata rossa, dal momento che occupava l’Austria. E ci mancò poco. Nei primi anni ‘50, all’Università, diedi l’esame di Storia ed istituzioni dei Paesi Afroasiatici e mi stupivo che l’Unione Sovietica, fino alla fine del ‘47, si battesse affinché le colonie italiane (Libia, Somalia, Eritrea) rimanessero colonie italiane. Era convinta di poter annettere l’Italia – tramite una vittoria elettorale del P.C. - come stato satellite del suo impero, tipo Bulgaria. Quando annusò l’improbabilità dell’impresa, si buttò subito a difendere l’indipendenza delle nostre colonie.

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      Da LA STAMPA del 1° Marzo 1920

Gravi incidenti a Milano dopo un comizio – Conflitto fra dimostranti e forza pubblica – Due morti – Sei feriti

      Ieri, alle 14, nel cortile delle scuole di Porta Romana, ha avuto luogo l’annunziato comizio per le rivendicazioni dei mutilati, invalidi ed orfani di guerra, indetto dalla Lega proletaria, con l’adesione dei socialisti e degli anarchici della Camera del Lavoro e dell’Unione Sindacale Italiana, le quali avevano designato i rispettivi oratori. (omissis)
      La maggior parte dei comizianti, specialmente anarchici, ha preferito rimanere in istrada, dove si sono verificati i primi incidenti. (omissis)
      Il primo incidente fu causato dall’arrivo di un camion pieno di mutilati e ciechi di guerra. La Polizia non voleva lasciarlo passare, poi permise che si inoltrasse. Verso il ponte di corso Romana il tenente della guardia regia Romolo Belli veniva accerchiato, disarmato e bastonato, tanto che riportò ferite alla testa. (omissis) Un capitano del 66° Fanteria, passante per caso di lì, veniva accerchiato e disarmato, ma riusciva ad allontanarsi infiltrandosi fra i tramway che i comizianti avevano fatto fermare, tagliando il cordone del trolley. (omissis) Alcuni manifestanti si diressero verso piazza Missori. I Carabinieri affrontavano questa colonna, caricandola ed inseguendo i fuggiaschi fin dentro il cortile delle Scuole.
      I carabinieri, accolti da una sassaiuola, dovevano poco dopo ritirarsi dalle Scuole. Ciò nonostante il comizio durò fino all’esaurimento dei discorsi dei diversi oratori, malgrado che i più accesi reclamassero l’uscita in corteo dei comizianti.
      In questo momento i trams si rimettevano in moto. Il manovratore di quello che si trovava alla testa, incurante del cordone di carabinieri steso in piazza Missori e incurante delle ingiunzioni del funzionario di servizio, procedeva per la sua via, deciso evidentemente a trasportare dall’altra parte dei cordoni i compagni che affollavano il tram. Ciò diede luogo ad un tragico incidente. I carabinieri avrebbero sparato una quindicina di colpi, uno dei quali colpiva il tramviere Stefanoni; un altro feriva il postelegrafonico Franzini, che si trovava sulla piattaforma del tram. Ambedue, venivano trasportati all’Ospedale Maggiore, dove questa notte sono morti.
      L’autorità precisa che, dalla vettura tramviaria sulla quale si trovava lo Stefanoni, sarebbero partiti colpi di rivoltella contro i carabinieri, in seguito ai quali questi ultimi avrebbero sparato. Vi sono altri cinque o sei feriti lievi, fra cui un soldato del 1° Artiglieria. E’ stato operato un rilevante numero di arresti.
      I tramvieri hanno proclamato lo sciopero di protesta e subito nel pomeriggio i trams sono stati arrestati. Dopo il tragico incidente, gli incidenti e le cariche fra dimostranti e forza pubblica sono continuati a lungo.”

      Nota: - La situazione economica era difficile; la sicurezza inesistente; la paura tanta. Di qui il desiderio della gente di avere una guida sola al comando, con pieni poteri, in modo da calmare i facinorosi. Ed è ciò che avvenne: dittatura, ordine, guerra, disastro. Ma del senno di poi sono piene le fosse.

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      Da LA STAMPA del 6 Marzo 1920

“Il decreto sul tesseramento dei consumi – l’obbligo ai cittadini di prenotare per un mese presso una rivendita – Le prescrizioni per i ristoranti.

      Art. 1 – E’ obbligatorio in tutti i Comuni del Regno ed in tutti i territori compresi nella zona di armistizio l’applicazione della tessera annonaria per il razionamento del pane, della pasta, del riso, del granoturco, dell’olio, del grasso animale, del burro, del formaggio, dello zucchero. (omissis).
      Art. 3 – Ogni cittadino ha l’obbligo di prenotare per un termine non inferiore ad un mese, le tessere individuali e di famiglia presso una determinata rivendita. (omissis)
      Art. 4 – E’ vietato ad ogni pubblico esercizio di preparare giornalmente un numero di vivande diverse superiore a 10, compresi gli antipasti e le minestre, escluse soltanto le frutta. Nei pasti, sia a prezzo fisso che alla carta, è vietato somministrare un numero di vivande superiore a tre, delle quali una sola può essere composta di carne. (omissis)
      Nota: - La guerra è finita da quasi due anni, siamo i vincitori, ma subiamo le ristrettezze della guerra, anche in caso di vittoria. Il razionamento, inoltre, era molto severo, indice di un malessere economico imponente.

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      Da LA STAMPA del 24 Marzo 1920

La fine della vertenza dei maestri – Gli aumenti concessi

      “Il lodo è il seguente:
      La Commissione paritetica incaricata di esaminare le richieste dei Direttori ed Insegnanti delle scuole elementari municipali, radunatasi il 22 marzo 1920 nel Palazzo Municipale, in persona dei signori Dott. Comm. Vittorio Molinari, Marchese Avv. Franco Invrea, Comm. Avv. Callisto Emprin (sono i rappresentanti del Comune; ometto i tre rappresentanti degli insegnanti), sentite le richieste dei Direttori e degli Insegnanti; considerate le attuali esigenze economiche della vita, ritiene equo, in vista delle esigenze stesse, che a tutti i Direttori ed Insegnanti delle scuole elementari venga accordato, dal 1° ottobre 1919, un assegno individuale fisso di lire 200 mensili lorde, in aggiunta agli attuali stipendi individuali.”

      Nota: - Mi colpisce che i rapprsentanti del Comune siano tutti o nobili o commendatori, cioè, a quel tempo, persone coi piedi al caldo. Si può comprendere come abbiano dimenticato gli insegnanti, quando l’aumento di 200 lire mensili fu concesso a tutti gli altri dipendenti comunali.
      Me li immagino a conversare tra di loro: “Uffa! Che noia questa scuola! Abbiamo affari più importanti da sbrigare...”.

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      Da LA STAMPA del 26 Marzo 1920

"Lo sciopero generale a Napoli prosegue

      Conformemente alle decisioni stabilite dal Consiglio delle Leghe, prese in seguito ai gravi avvenimenti verificatisi ieri in varie officine, stamane è stato applicato da per tutto lo sciopero. Esso è completo.
      Un incidente piuttosto grave è avvenuto stamane nei Bacini di carenaggio; in essi sono entrati, per prendere regolarmente lavoro, alcuni operai, ma è sopraggiunto un forte nucleo di scioperanti, che è riuscito a penetrare nell’interno dello Stabilimento; ha cominciato a tumultuare abbandonandosi ad atti di vandalismo. E’ intervenuta la forza pubblica ed il Commissario ha fatto eseguire una carica contro gli scioperanti, i quali hanno resistito accanitamente. Vi furono alcuni corpo a corpo con tre operai feriti. La forza è riuscita a far sgomberare le officine e la calma è tornata.
      Uno degli operai feriti ieri sera, che stava sui tetti a guardia della bandiera rossa, è morto oggi.
      Al Comitato riunitosi stamani hanno parlato vari oratori, compiacendosi della imponente riuscita dello sciopero. E’ stato votato un ordine del giorno col quale, constatata la piena riuscita dello sciopero generale di protesta, si delibera la ripresa del lavoro per domani.
      Ma poi, contrariamente a tale decisione del comizio, a mezzanotte si sono riuniti nei locali della Confederazione del Lavoro, i Consigli delle Leghe e lo sciopero generale è stato confermato ad oltranza."

      Nota: - Si dice che lo sciopero è ad oltranza fino al raggiungimento di quanto richiesto. In questo caso, così com’è stato deciso, è ad oltranza e basta. Vale a dire: durerà fino a quando non avremo ottenuto ciò che vogliamo, ma non vi diciamo ciò che vogliamo. Più politico di così…

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      Da LA STAMPA del 27 Marzo 1920

“Il terrore in Irlanda - “Preparati a morire!” - Il giudice istruttore di Dublino trucidato – Assassini, assalti, attentati.

      "In Irlanda continua ad avvenire l’ira di Dio. Ieri, in una via di Dublino, i soliti ignoti hanno freddato un giovane inglese, che i sinn-feiners sospettavano una spia governativa. Stamane, poi, cadeva sotto le rivoltellate degli assassini politici un magistrato settantenne, che esercitava a Dublino le funzioni di giudice istruttore.
      Nel frattempo, una stazione di Polizia della Provincia di Cork veniva fatta saltare in aria colla dinamite, e nella borgata di Kerry un’altra stazione di polizia veniva attaccata da un gran numero di uomini mascherati, sotto la cui fucileria – dice un dispaccio – i gendarmi del presidio, uno dei quali ferito, si trovarono costretti ad arrendersi.”

      Nota: - Come al solito, l’Inghilterra era restia a perdere pezzi del Regno Unito; la scissione dell’Irlanda cominciò con la guerra d’indipendenza del 1922, si perfezionò nel 1931 e si completò finalmente del tutto soltanto nel 1939, quando divenne una repubblica.
      L‘abilità dell’Inghilterra nel sottomettere altri popoli è ammirevole; basti pensare che, ancora oggi, la Regina Elisabetta II, oltre ad essere il Capo della Chiesa Anglicana (la Papessa…), è regina di sedici dei cinquantatré Paesi del Commonwealth delle nazioni; in questi sedici regni, il capo di Stato coincide con la persona detenente il titolo di sovrano del Regno Unito. Non per niente sui loro francobolli c'è la regina Elisabetta II.
      Alla Gran Bretagna giovava l’Unione Europea? Si, se l’Unione Europea si fosse sottomessa, come sperava. Se no, no.

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