"""Il sanguinoso insediamento socialista al Palazzo del Comune – I conflitti sulla piazza – La minoranza costituzionale aggredita a rivoltellate nell’aula del Consiglio – Otto morti, tra cui un consigliere, e sessantaquattro feriti - Armi e bombe sequestrate al Municipio.
L’Avv. Giulio Giordani, consigliere della minoranza costituzionale, ex capitano, decorato e mutilato di guerra, è stato assassinato ieri mattina nell’aula consigliare, mentre sulla piazza del palazzo municipale si susseguivano intense scariche di armi da fuoco. (omissis)
Verso le 11 una grande bandiera rossa venne issata da un gruppo di socialisti sulla sommità della Torre degli Asinelli. La notizia fu immediatamente recata alla sede dei fasci, dalla quale partì una squadra di fascisti che si recò in piazza per togliere la bandiera rossa. Infatti, sfondata la porta situata in basso della torre, poterono giungere sulla sommità e quindi sostituire la bandiera rossa con una grande bandiera tricolore.
(Riassunto: alcuni fascisti, dall’esterno, cominciarono a sparare verso le finestre del Municipio, dove stava affacciandosi il sindaco. Non fu ferito nessuno, ma si eccitò una rappresaglia contraria).
Una o più persone (della maggioranza socialista) nell’aula cominciarono a sparare contro i consiglieri della minoranza (di vari partiti) colpi di rivoltella. Coloro che non poterono fuggire si ripararono a stento dietro gli scanni. I consiglieri costituzionali aggrediti non si difesero, limitandosi ad urlare ai loro assalitori: «Assassini! Ci assassinate inermi! Siete dei vigliacchi!». L’Avv. Aldo Oviglio, stimato professionista della nostra città (Bologna), ad un certo punto estrasse dalla tasca posteriore dei pantaloni una piccola rivoltella nera e la gettò sul proprio banco, mentre in piedi, con le braccia conserte, fissando coloro che gli sparavano contro, gridava:«Uccidetemi pure, io non ammazzo nessuno» e gettò la rivoltella."""
Nota – Alla fine si contarono ben otto morti, ma il giornalista è un po’ tendenzioso, perché non dice che i fascisti che misero la bandiera tricolore devono aver sparato a loro volta contro i socialisti. Infatti degli otto morti, almeno la metà avevano la tessera della Camera del lavoro o qualcosa di simile.
I giovani d’oggi, che non leggono la storia o, leggendola, non la capiscono, non si rendono conto di che cosa voglia dire esasperare politicamente gli animi, sino ad arrivare ad ammazzare la gente – da una parte o dall’altra - gridando “Lo faccio per il popolo!”
Teniamoci buona la democrazia che abbiamo e cerchiamo di migliorarla.
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