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ACCADEVA 100 ANNI FA... (Febbraio 2021)

      SUCCEDEVA A FIRENZE - (Estratto da un resoconto)

      Il 27 febbraio 1921, verso mezzogiorno, mentre al teatro Gymnasium un giovane giurista, di nome Piero Calamandrei, si appresta a concludere la rievocazione di Luigi Bertelli, detto Vamba, autore del Giornalino di Gian Burrasca, da poco scomparso, il fragore di un’esplosione scuote gli astanti. Ignoti hanno appena lanciato una bomba su un corteo di liberali e patrioti che, percorrendo via Tornabuoni stava dirigendosi in Piazza dell’Unità per deporre una corona al monumento ai caduti di tutte le guerre. Un carabiniere, colpito in pieno, muore davanti a San Gaetano; vi sono molti feriti, si diffonde un panico generale.

      Al tramonto, un gruppo di circa 30 squadristi entra nella sede del sindacato dei ferrovieri, al n. 2 di via Taddea. Nello stesso stabile vi sono la federazione provinciale del Partito comunista d’Italia e la redazione del periodico «Azione comunista». In tre salgono al primo piano, aprono la porta e vi trovano un uomo seduto dietro una scrivania, una sigaretta in bocca. Nemmeno una parola, solo un colpo di pistola. L’uomo cade a terra, ferito sotto il naso. Viene finito con un colpo in testa, nell’orecchio sinistro. I tre devastano la stanza, poi mettono il cadavere sulla sedia, infilandogli la sigaretta in bocca in una macabra rievocazione.

      Così muore Spartaco Lavagnini, sindacalista socialista della corrente comunista.

      Nel crepuscolo di quella giornata i fascisti lasciano la casa. Nei giorni successivi ferrovieri e tranvieri scendono in sciopero e gli scontri dilagano in città, mentre in San Frediano sono alzate le barricate fino all’arrivo dell’esercito che reprime la rivolta. Dopo il tragico tramonto del 27 febbraio 1921, incombe ormai su Firenze la buia notte del fascismo.

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SINTESI DI AVVENIMENTI
(ricavati da varie pubblicazioni del tempo)

      Il 18 Febbraio l’Osservatore Romano sconfessa le direttive di don Sturzo ai popolari milanesi.

      Il 23 Febbraio dalla Camera è finalmente approvata l’abolizione del prezzo politico del pane (il cosiddetto calmiere).

      28 Febbraio una squadra fascista devasta la Camera del lavoro di Trieste.

      Nota - Da un paio d'anni non leggo sui giornali del tempo che notizie ripetitive; ma quello era l'ambiente, che non finirà tanto presto (a prescindere dal modo in cui finì)

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Da L’ALFIERE di Chieri del 5/2/1921

      Presso Magenta in una fabbrica di fiammiferi, si sciopera, perchè 200 operai rifiutano di lasciare l'organizzazione cattolica e di entrare in quella socialista. Sempre gli stessi dovunque i socialisti, libertà! Ma guai a chi la pensa diversamente da loro.<(p>

      Nota- Ricordiamo che i comunisti si chiamavano ancora socialisti.

      Altra notizia dello stesso giorno

      La sezione Modenese del P.P.I. (Partito Popolare Italiano, recentemente fondato da don Sturzo) inviò a Giolitti un telegramma invocando una energica azione governativa contro i predicatori dell'odio e protestando contro il divieto delle armi che priva gli onesti di difesa.

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      Dal CORRIERE DI SALUZZO del 19 Febbraio 1921

      L'assassino dello studente Delpiano, ucciso dai socialisti sulla soglia dell'Istituto Sommeiller a Torino per aver gridato «viva l'Italia», sarebbe un certo Bruno Tancredi, arrestato giorni orsono.

      Un giovinastro, puramente per spirito bolscevico, l’altra notte, con un colpo di rivoltella, feriva gravemente una povera guardia regia, Palazzo Francesco, transitante tranquillamente pel corso Napoli a Torino.

      Un morto e numerosi feriti per disordini e violenze dei comunisti ha avuto la popolazione di Monfalcone lavorante in quel cantiere; per reazione quindi la cittadinnnza unitamente ai fascisti di Trieste ha distrutto la Camera del Lavoro e incendiato la libreria socialista.

      Contro la loggia massonica di Livorno sono stato lanciate alcune bombe che hanno causato forti danni. Pochi momenti prima si era tenuta una seduta massonica.

      L'On. Misiano non ha più pace. A Genova appena arrivato è stato riconosciuto dalla folla e inseguito. Salvato a stento dagli agenti dell‘ordine ha dovuto per sua sicurezza sparire dalla circolazione.

      L'On. Valla per paura dei fascisti, recandosi a Spinazzola dov'era scoppiato uno sciopero, si è fatto scortare da una squadra di ben trenta carabinieri.

      Gli studenti di Napoli dopo un comizio con violente dimostrazioni perché i libri costano troppo cari, penetrati nei locali della Società Editrice Libreria dl Milano hanno commesso vandalismo danneggiando vetrine, mobilio, libri.

      La Gazzetta Ufficiale puhblica un Decreto che autorizza l'emissione di Buoni settennali al 5% per cento.

      Tumulti a Trieste. Mentre l'appuntato dei carabinieri Cecchìn in compagnia della propria fidanzata stava per rincasare, riconosciuto da cinque socialisti veniva brutalmente aggredito al grido di Viva Lenin e barbaramente ucciso. Appena diffusasi tale nuova, dalla popolazione indignatissima vennero invase e distrutte le sedi del giornale comunista «il Lavoratore» in Camera del Lavoro.

      Nota - Sono notizie riportate da un giornale locale com’è il CORRIERE DI SALUZZO, ma si ripetono sullo stesso tono nei giorni precedenti e seguenti. E tutti gridano che lo fanno per il popolo, per la gente, si direbbe oggi; non per il potere in se stesso. Però, se arrivano al potere, sia a destra sia a sinistra, la storia ci ha insegnato come va a finire. Ma, mancando una cultura di base (da non confondere con l’istruzione), oggi sembriamo avviati su quella strada. Sarà inutile piangere dopo.

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