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ACCADEVA 100 ANNI FA (Settembre 2021)

      Da La Stampa del 17 Settembre 1921

Una dimostrazione a Modena finita tragicamente

      “””“Questa sera, verso le 18, una colonna di oltre 500 fascisti, capitanati dal deputato Marco Vicini, si recava a fare una dimostrazione ostile davanti al palazzo della Prefettura per gli arresti di alcuni fascisti avvenuti ieri sera. Pareva che la dimostrazione stesse per finire allorché alcuni dimostranti invasero lo scalone della Prefettura. Il pronto accorrere di un plotone di guardie regie li arrestò momentaneamente. Mancavano pochi minuti alle 21 quando una colonna di fascisti si fermava lungo la via Emilia di fronte al Collegio. Quivi l’on. Vicini, circondato dalla bandiera tricolore e dal gagliardetto del Fascio, cominciò ad arringare la folla che si era scoperta il capo davanti alle bandiere. Furono notate due persone che tenevano il cappello in testa e si cominciò a gridare: giù il cappello! Le due persone erano due funzionari in servizio che non si levarono il cappello. Si vide qualche bastone levato per aria e subito un colpo secco di rivoltella. Chi ha sparato? Taluni vogliono che il colpo di rivoltella sia partito dal commissario. In quelle circostanze non fu possibile stabilire l’esattezza dei fatti. Dopo quel primo colpo di rivoltella, il protone di guardie regie, imbracciati i fucili, fece fuoco contro la folla sparando una ventina di colpi.
      La folla si è sbandata da ogni parte urlando mentre taluni cadevano sul selciato. Tra i feriti, il deputato Vicini. Ma oltre ai caduti ricoverati in ospedale, cinque altre persone giacevano a terra cadaveri, tutti fascisti""".

      Nota – IL deputato fascista Vicini morirà la notte in ospedale, così come un altro ferito grave.

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      Da La Stampa del 14 Settembre 1921

Un vecchio delitto svelato? Giovane donna arrestata come istigatrice dell’assassinio del marito

      """Un orribile delitto avvenne il 19 Dicembre 1919: alcuni viandanti che transitavano per la strada vicinale che da San Martino di Costigliole porta alla carrozzabile Costigliole-Motta, trovarono sul ciglio della strada, orribilmente sgozzato e col capo quasi interamente reciso dal busto, il cadavere del cinquantaduenne T. Agostino, facoltoso negoziante del luogo. Il T. si era recato il giorno avanti ad Asti, dove veniva regolarmente per il suo lavoro e nel ritorno, a poche centinaia di metri da casa sua, venne assassinato. Negli abiti dell’ucciso non vennero trovati documenti né i denari che il T. soleva portare abbondantemente per la sua attività.
      La prima ipotesi che sorse fu che il disgraziato fosse stato ucciso per rapina, ma sorse anche quella di una possibile vendetta per parte di individui che ebbero rapporti col morto."""
      (omissis)
      Nota - Le accurate indagini successive portarono alla scoperta dell’assassino, un conoscente della moglie, il quale, o perché pagato o per amore, era stato incaricato dalla stessa di liberarla dal marito. Questo non è un femminicidio.

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Da MESSAGGERO DI NOVI del 3 Settembre 1921

Notizie brevi dal Circondario

      """A Fiaccone il capraio T. Carlo, pregiudicato, presentavasi nell’abitazione di suo fratello Francesco e dopo avere vivamente protestato per motivi d’interessi privati, con minaccia di morte a mano armata di una scure e dopo aver messo le mani addosso allo stesso fratello ed ai vari componenti della sua famiglia, riusciva ad impossessarsi di una macchina da cucire contenente in un cassetto chiuso a chiave dieci biglietti, da L. 1000 cadauno e una caffettiera automatica."""

      Nota – Lo stipendio di un insegnante era un po’ meno di 900 lire mensili.

Altra notizia

      """A Pozzolo, ignoti erano riusciti ad introdursi di notte nel pollaio di certo C. Giov.. Batt che ospitava circa 60 galline. Mentre però stavano per asportare tutto quel ben di Dio, il figlio del proprietario sentito rumore si affacciò alla finestra e visto tre individui che stavano.... lavorando, prese il fucile e sparò un colpo nella loro direzione, ferendone uno che barcollando fuggi insieme ai suoi compari."""

      Nota – Per fortuna, il ladro ferito non andò dai Carabinieri né all’ospedale, altrimenti le indagini si sarebbero rivolte contro il derubando, accusato di tentato omicidio.

Altra notizia

      """A Voltaggio, ad opera di ignoti vennero tagliate in una vigna di proprietà di certo G. Giuseppe, 50. barbatelle del valore di L. 250."""

      Nota – Rivalità contadine; ne vidi un esempio tanti anni fa, alla fine della guerra.

Altra notizia

      """Ad Arquata il manovratore ferroviario Cocco Luigi fu sorpreso dai Carabinieri mentre tentava asportare un pacco contenente della tela e del carbone. Non avendo dato spiegazioni esaurienti venne arrestato."""

      Nota – Arrestato per così poco? Quei due Carabinieri non temevano di assere accusati di sequestro di persona?

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      Sempre Da MESSAGGERO DI NOVI del 3 Settembre 1921

SETTIMANA DI SANGUE - L’assassinio d’un giovane carrettiere

      """Sabato scorso verso le ore 20,30 duo carri carichi di merce partivano da Novi alla volta di Alessandria; il primo era guidato da certa Rolando moglie del noto Commissionario Novi-Alessandria; il secondo dal suo garzone Sc. Vittorio di anni 21 da Spinetta Marengo. Quando i due carri ebbero oltrepassato Pozzolo, lungo lo stradale immerso nell’oscurità, due individui si avvicinarono allo Sc. e lo invitarono a fermare il carro dovendo parlargli. La Rolando, credendo si trattasse di amici dello Sc., continuò il suo cammino, ma quando fu ad una certa distanza senti alcuni colpi di rivoltella.
      Impressionatasi del fatto, si arrestò e ritornò indietro verso il carro del garzone, ma con raccapriccio lo trovò steso a terra. Il poveretto era stato freddato con due colpi di rivoltella, uno dei quali alla tempia destra. Inutile dire che gli uccisori erano scomparsi.
      La povera donna, in preda alla più profonda emozione, corse in una vicina cascina a narrare ai contadini il fatto. Vennero subito avvertiti i Carabinieri di Pozzolo i quali, accorsi sul posto, non poterono che constatare la morte dello Sc. e piantonare il suo cadavere.
      Si ritiene che l’omicidio sia avvenuto per vendetta personale, poiché nulla venne rubato al morto. L’omicida nonostante attive ricerche della Polizia non si è ancora potato rintracciare."""

      Nota – Come si vede, i malfattori pericolosi pullulavano anche nei piccoli centri. Ciò era loro facilitato dal diuturno impegno delle forze dell’ordine tese ad impedire i continui ammazzamenti fra comunisti e fascisti.

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