(sonoro) bella 176

ACCADDE... OGGI (Maggio 2022)

      Lessi sui quotidiani che un gruppo di parlamentari mandò a Draghi un documento ufficiale con cui chiedono lo stop alla fornitura di armi all’Ucraina e l’annullamento delle sanzioni allo sport russo. Si tratta di parlamentari di grido, di cui l’articolo cita i tre nomi seguenti, cominciando dal primo firmatario.
      - Il senatore dott. Elio Lannutti: nato ad Archi (CH) e residente a Chieti. Fu eletto la prima volta nel 2018 nel Lazio nel Movimento 5 Stelle. Persona ufficialmente colta, laureatosi a Roma in Sociologia a indirizzo economico. E’ definito giornalista e saggista, nonché presidente dell’ADUSBEF (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Assicurativi), di cui è fondatore.
      - La senatrice Barbara Lezzi, nata a Lecce nel 1972, eletta in Puglia nel 2018 nel Movimento 5 Stelle. Fu ministro 5 Stelle per lo sviluppo del Mezzogiorno col presidente Conte. Si diplomò nel 1991 presso l'istituto tecnico Grazia Deledda di Lecce per periti aziendali e corrispondenti in lingue estere.
      - Il senatore dott. prof. Nicola Morra, nato a Genova nel 1963, vissuto sempre in Calabria fin da bambino. Nicola Morra è molto riservato e non ho trovato abbastanza informazioni circa l’origine dei suoi Genitori. Tutto mi fa pensare che sia di stirpe calabrese. Già docente di storia e filosofia in Calabria, fu eletto in Calabria nel Movimento 5 Stelle nel 2018. Attualmente è presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.
      Ora, nello stendere il documento inviato a Draghi, è venuto alla luce il loro grado di conoscenza delle cose dell’Italia e del mondo da farmi vergognare un po’ di essere italiano.
      a) I senatori firmatari scambiano la Corea del Sud, a governo pienamente democratico, colla Corea del Nord, dittatura guidata da Kim Jong-un, quello che ha affamato tutto il suo popolo per costruire bombe atomiche e minacciare tutto il mondo. Scrivono che «perfino la norma consolidata (anche se non scritta) che separa rigidamente la politica dallo sport è stata calpestata, portando alla decisione di escludere le squadre russe di club e nazionali, e singoli atleti, da tutte le competizioni internazionali». E, «tanto per mostrare l’assurdità di questa decisione», spiattellano che «l’intero consesso sportivo mondiale partecipò nel 2018 alle Olimpiadi di Pyongyang, proprio nel periodo in cui la Corea del Nord era stata accusata da tutti gli organismi internazionali di violare i diritti umani e di voler scatenare una guerra globale grazie agli esperimenti nucleari che stavano conducendo».
      A trarli in inganno è la loro personale conoscenza della storia, della geografia, dello sport.
      Ignorano che le Olimpiadi invernali del 2018 si tennero sì in Corea, con la partecipazione di tutti gli stati del mondo occidentale, ma a Pyeongchang e non – come hanno scritto Lannutti, Lezzi e Morra – a Pyongyang. Quali sono le differenze? Tolti i 288,80 chilometri di distanza (pochini), si tratta di due popolazioni decisamente asimmetriche: Pyongyang fa più di tre milioni di abitanti; Pyeongchang appena 43 mila. Ma ciò che è importante è che Pyeongchang sta nell’occidentalissima e democratica Corea del Sud, mentre Pyongyang è la capitale della Corea del Nord. Nella prima ci sono i McDonald’s e la Coca-cola e fabbricano le auto Kia che vendono in tutto il mondo; nella seconda c’è il temibile dittatore Kim e un popolo in miseria.
      b) Un altro esempio di personale conoscenza della storia è l’interpretazione storica della famosa vittoria in Cile del tennis italiano in Coppa Davis. Scrivono: «Il boicottaggio non accadde nemmeno quando l’Italia andò a giocare nel Cile di Pinochet fresco di golpe». Fresco? Il golpe di Pinochet avvenne nel 1973 e la vittoria di Panatta e compagnia avvenne nel 1976: ci sono tre anni. Fresco golpe? Mah!
      Il senatore dott. Prof. Lannutti, inoltre, vede la storia in modo particolare. Infatti, attualmente, la Procura di Terni ha emesso un decreto di citazione a giudizio a suo carico: l'accusa è propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica. Il parlamentare aveva condiviso un articolo che faceva riferimento alle tesi del falso storico inventato dalla polizia zarista per diffondere l'odio contro gli ebrei.br>       Aveva condiviso un articolo pubblicato sul sito Saper-link-news.com dal titolo Le 13 famiglie che comandano il mondo col seguente commento esplicito: “Gruppo dei Savi di Sion e Meyer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il sistema bancario internazionale, portò alla creazione del manifesto I protocolli dei Savi di Sion suddiviso in 24 paragrafi, descritto come soggiogare e dominare il mondo con l’aiuto del sistema economico, oggi del globalista, dei banchieri di affari e finanza criminale”. La sintassi è del senatore...
      Qualche mio lettore non conosce il fatto, che illustro brevemente: i Protocolli dei Savi di Sion sono un documento falso creato dalla polizia segreta zarista, con l'intento di diffondere l’odio verso gli ebrei nell'Impero russo. Fu realizzato nel 1903 nella Russia imperiale, in forma di documento segreto attribuito a una fantomatica cospirazione ebraica il cui obiettivo sarebbe stato quello di impadronirsi del mondo. Fu subito appurato, nello stesso 1903, che si trattava di un falso grossolano e da oltre un secolo è chiaro a tutti che si trattò di una falsificazione russa, che già usava allora questi metodi come li usa ora.
      Io non so dire se i firmatari del documento inviato a Draghi siano putinisti o angioletti, antisemiti o liberali, entusiasti della povera Corea del Nord o odiatori della ricca Corea del Sud; posso solo dire che sono persone oneste. Credono fermamente in ciò che scrivono, non per conoscenza, ma per fede. Perciò nessuno può parlar male di loro, come nessuno dovrebbe parlar male dei seguaci di qualunque religione, purché non inciti all’odio.
      Ciò che mi demoralizza è che gli italiani di certe Regioni li eleggano, convinti della loro superiorità culturale. Mi sento anche umiliato di fronte ai pochi stranieri che contatto, i quali, quando leggono queste cose, tacciono sorridendomi senza commenti, perché sono persone educate. Ma li vedete (i citati firmatari) trattare problemi mondiali con omologhi parlamentari di altri stati, senza suscitare compressa ilarità e, soprattutto, senza danneggiare l’Italia?
      Sono talmente affranto che mi chiedo: perché sono nato italiano? Ma è una bestemmia scappatami.

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