(sonoro) bella 179

ACCADDE... (il mese scorso) (Ottobre 2022)

      IL mese scorso (Settembre 2022), giornali e canali televisivi furono invasi per giorni - a tutte le ore - dalle notizie della morte della Regina d'Inghilterra, Elisabetta II, persona che ricoprì in modo meraviglioso l'incarico che la sorte le aveva affidato. Però, colle lodi alla Regina, ci furono anche lodi sperticate alla democrazia inglese, su cui ebbi ed ho sempre molti dubbi, a cominciare dalla facilità con cui, nei secoli scorsi, re e regine si decapitavano reciprocamente per la successione. Al confronto, ad esempio, i nostri vituperati Savoia erano angioletti.
      All'Università, sostenni un esame di "Storia ed istituzioni dei paesi afro-asiatici", in cui, in ogni pagina, trovavo stati che erano srati colonia inglese o erano ancora uno dei 14 regni del re d'Inghilterra o uno dei 54 stati legati all'Inghilterra da vincoli economici (Commonwealth). Senza parlare degli stati non afro-asiatici che furono colonie inglesi o sono ancora comunaue legati: U.S.A., Canada, Australia, Nuova Zelanda, eccetera. Insomma, l'Inghilterra si è sempre ritenuta la padrona del mondo.
Scrissi una lettera colla mia opinione al Corriere della Sera, che si guardò bene dal pubblicarla. Nel mio piccolo, la pubblico nel mio sito, offrendola alla meditazione di chi sa meditare.

      Ottimo dottor Cazzullo,
      sono disorientato dal profluvio di encomi alla regina Elisabetta e dall’enormità del tempo dei programmi dedicati alla stessa. Ho sentito lodi sperticate, inni, esaltazioni al regime inglese ritenuto il non plus ultra della democrazia, mentre a me non è mai parso proprio così.
      Una brava presentatrice televisiva sprizzava gioia nel dire che Elisabetta II regnava su ben 54 stati. Tenuto conto che, per la verità, sono solo una dozzina (gli altri 40 e rotti sono soltanto succubi economicamente), pensai: lo dice per ironia, come farei io, o lo dice sul serio?
      Leggendo, da decenni, la storia della Gran Bretagna (mi piace visitarla, specie il Military Tattoo di Edimburgo), mi convinco sempre di più che fu (e tenta ancora di essere) il maggior stato colonialista del mondo. Mi hanno colpito alcuni elogi alla democrazia britannica da parte di nostri politici che vedono negli U.S.A. il démone della dittatura e della colonizzazione. Eppure, gli U.S.A. erano colonia inglese e c’è voluta una guerra di liberazione per giungere all’ indipendenza.
      Ma hanno basi dappertutto, anche in Italia! Urlano alcuni. Se non sbaglio, però, siamo noi che le vogliamo, nell’interesse della nostra sicurezza. Basterebbe dire loro di andarsene; non sono colonizzatori e non mi risulta abbiano o abbiano avuto colonie vere e proprie. Il loro presidente non è presidente di altri dieci stati. Non è nemmeno Papa, come il re della perfida Albione (appellativo dell'Inghilterra).
      Con ossequio."""""

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