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ANTISEMITISMO SECOLARE (Luglio 2024)

      Il 12 Aprile scorso, sul Corriere della Sera (a cui sono abbonato), lessi l’articolo di Adriana Logroscino relativo al comportamento dei Mussulmani per la festa del Ramadan. L’articolo aveva come titolo “Donne recintate per il Ramadan”, riportante la fotografia della festa pubblica del Ramadan con grande folla di uomini e, a parte, le donne chiuse isolate in un alto recinto.
      Io ho sempre creduto, e ancora credo, che le sinistre politiche e soprattutto le donne di sinistra siano le più convinte della necessità di una completa parità di genere, costituzionalmente prevista e moralmente dovuta. Tutti siamo convinti che I diritti ed i doveri siano uguali per entrambi i sessi.
      Difatti, scriveva la giornalista, il fatto della chiusura in recinto delle donne fu ritenuto da quasi tutti, politici e non, un “Trattamento indegno”. Però notava: “Tacciono, invece, i rappresentanti del centrosinistra”. Insomma, era un ghetto, come nei secoli c’erano per altro popolo.
      Meditai per quarantott’ore per venire a capo del motivo del silenzio delle sinistre; poi mi arresi e, con breve lettera, chiesi spiegazione al giornalista Aldo Cazzullo, anch’esso attivo nel Corriere della Sera (e in tanta TV). Non trovò il tempo per una risposta, né, presumo, per girare la mia richiesta all’autrice dell’articolo.
      Poi, mi venne un dubbio: che c’entri la politica? Che non si tocchino gli islamici qualunque cosa facciano o dicano per non avvantaggiare i semiti? Che l’antisemitismo (da non confondere col sionismo) esista e sia in aumento? Che non sia mai cessato?
       Il problema mi tocca, perché mia moglie (86 e rotti ed io 90 e rotti) è cattolicissima, ma semita perché figlia e nipote di ebrei. E la vicenda familiare fu tragica. Non frequentò le elementari, perché, dopo il 1938 non poteva più; la madre, insegnante nelle medie, nel 1938 fu cacciata senza stipendio e fu costretta a rifugiarsi colla figlia in montagna tra bravi contadini sconosciuti, che offrirono loro tutto il necessario per sopravvivere. Il nonno Sacerdote (prima si chiamava Cohen, ma Mussolini, prima delle leggi razziali, fece cambiare cognnome) fu aiutato dal Vescovo Siri di Genova a nascondersi non so dove. Lo stesso per nonna Segre, in un convento. Ma, se qualcuno ha visto il film BINARIO 21, da dove partirono convogli per Auschwitz, avrà presente la foto dell’elenco dei disgraziati ebrei in cui appare il nome della Senatrice LILIANA SEGRE e, subito sotto, quello di GIACOMO SACERDOTE. Il figlio di nonna (di mia moglie) Segre, la moglie ed il piccoletto furono rintracciati, trasportati e fumati ad Auschwitz.
      Di qui, il dolore nel vedere tanti italiani antisemiti, indipendentemente dalla vicenda Israele-Palestina.

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