DETTO ALPINO (Giugno 2007)

Il mio amico fabrizio Belloni ha scritto un articolo (LA VA A POCHI) che, purtroppo, pochi avranno letto. Perciò, ne trascrivo la parte principale.

""""".....La situazione è pre insurrezionale, e non lo dico io, che sono uno qualunque, come tutti voi. Lo dicono esponenti in vista della classe politica. E se escono sui media con toni allarmati, vuol dire che le "informative" del Ministero degli Interni e dei Servizi sono sempre più preoccupanti.Vediamo un po'.
       Prima considerazione: la classe politica è sempre più distaccata dal "Paese reale", pessima allocuzione che indica tutti noi. E' distaccata e pigra. E la pigrizia è l'inevitabile risultato della rendita del potere, del monopolio del potere, con le sue "buste paga", con i benefici e i privilegi inaccettabili ed ingiustificati, che sono come fumo negli occhi per la gente normale.
       Faccio solo,a volo di rondine, alcuni - non tutti - esempi fra i più eclatanti.
       Alitalia: è da vent'anni che è di fatto fallita, ed è tenuta in stato comatoso solo con l'iniezione di robusti pacchi di soldi, di soldi nostri, per appianare l'inettitudine e la scarsa professionalità di manager super pagati e di sindacati che sono rimasti ai tempi dei padroni con le belle braghe bianche. Oggi l'Europa ci obbliga a svendere. Era ora.
       E che dire delle autostrade? Quanti anni sono che non si costruisce un metro di asfalto?. Abbiamo il tratto autostradale (la Milano - Bergamo - Brescia) che è il più trafficato d'Europa; ma Roma disse no alla proposta degli Industriali Lombardi di ampliare a loro spese l'Autostrada.
       Le Ferrovie sono diventate private(?), con rimpianti per i treni di Mussolini. I pendolari del Nord, ove la puntualità è un dovere morale, sono ai limiti del collasso nervoso e civile. Ho nominato l'Innominabile? E' patetica la paura che i nostri politici e i cosiddetti intellettuali hanno della buonanima: anzi, ormai è terrore, terrore del confronto). Torniamo ai treni: sporchi, infestati da parassiti, perennemente in ritardo. Che invidia vedere i treni giapponesi che sono puntuali al minuto, e che fermano la carrozza dieci sempre al posto previsto per la carrozza dieci.
       E la sanità? Buona, a volte anche ottima al Nord, soffre al sud di baronite acuta e diffusa. Il risultato è che le Aziende Sanitarie meridionali hanno un debito inestinguibile e crescente con quelle del nord, a discapito dei cittadini che hanno pagato, e pagato salato. L'Indonesia destina alla ricerca l'otto per cento del suo PIL, noi meno del due.
       E non parliamo di sicurezza: finiremo per girare con le armi, come già è successo in Francia, a Marsiglia, ove i bianchi pattugliano, armati, i loro quartieri. La droga invece si diffonde a volumi geometrici, risposta idiota alla mancanza di valori e di esempi che da decenni proponiamo ai giovani. Figli dei fiori? Figli della cannabis, si dovrebbe dire.
       Poi salta fuori che il l'ex comunista Napoletano sta in un Palazzo, il Quirinale, che spende il quadruplo di Buckingham Palace e che la Regina Elisabetta mette in internet i suoi bilanci, mentre quelli del Quirinale sono di difficilissimo reperimento, quasi segreti. Come segreti erano fino a pochissimi anni fa gli elenchi di chi possiede la Banca d'Italia, che - scandalosamente - è privata e non pubblica come dovrebbe.
       E se non credete a me, leggete tre libri (costano poco e valgono molto): 1) "I nullafacenti" di Pietro Ichino, edizioni Mondatori; 2) "La casta" di Rizzo-Stella, edizioni Rizzoli; ma soprattutto 3) "Euroschiavi" di Della Luna - Miclavez, Arianna Editrice. Temi diversi, ma tutti e tre concordano: la va a pochi, come dicevano gli Alpini quando si avvicinava la resa dei conti""""".

L'articolo è più lungo, ma direi che, per meditare, basta così.

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