MEGLIO OGGI (Novembre 2007)

Un signore di Domodossola, che credo 40/50enne, rivede così la sua infanzia, che è stata anche quella dei miei figli. Però, la mia - vent'anni prima - era molto diversa e annoto alcune diversità fra parentesi.

Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega tocca colore".
       Noi che facevamo "Palla Avvelenata".
       Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".
       Noi che non mancava neanche "dire fare baciare lettera testamento".
       Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo "Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini". (Io avevo solo il ripido acciottolato, col solco in mezzo per l'acqua sporca).
       Noi che I pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva. (Io non avevo i soldi per i pattini).
       Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
       Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo. (Bisognava avere la bici).
       Noi che "se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce". (Pochi avevano la bicicletta, naturalmente senza marce).
       Noi che passavamo ore a cercare I buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.
       Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tenacio.
       Noi che il Ciao si metteva in moto pedalando. (Mio padre, nel dopoguerra, riuscì a comprare il Mosquito della Garelli 38 cc., per lui, non per me).
       Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa. (Nel frantoio di mio nonno, a Pontedassio, bisognava picchiare con le nocche, perché non c'er la luce elettrica).
       Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente. (Non so ancora adesso che cosa sia).
       Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
       Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.
       Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
       Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.
       Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
       Noi che giocavamo a Forza 4. (Impossibile, perché non esisteva).
       Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
       Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
       Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".
       Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri e ci toccava riavvolgere il nastro con la BIC. (Da adulto vidi il primo mangianastri - detto magnetofono - e conobbi le biro).
       Noi che in TV guardavamo solo I cartoni animati. (la TV non c'era).
       Noi che avevamo I cartoni animati belli.!! (la TV non c'era).
       Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Goldrake, ovvio..) (la TV non c'era).
       Noi che guardavamo "La Casa Nella Prateria" anche se metteva tristezza. (la TV non c'era).
       Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma Formaggino.
       Noi che alla Messa ridevamo di continuo. Noi che si andava a Messa se no erano legnate.
       Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
       Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
       Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
       Noi che si andava in cabina a telefonare. (Al mio paese non c'erano cabine telefoniche).
       Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto. (Mio padre aveva una vecchia macchina fotografica a lastre; sviluppava, stampava e ingrandiva tutto in casa, con bacinelle da cucina, lampadine da 15 candele verniciate di rosso, ingranditore di cartone e per illuminatore il piccolo globo del salotto).
       Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero. (La TV non c'era).
       Noi che le palline di Natale erano di vetro e si rompevano. (Mai avute, perché bisognava comprarle).
       Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, I nostri compagni di classe. (No, solo uno, perché i biscotti, anche se fatti in casa, costavano).
       Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
       Noi che alle feste stavamo sempre col manico di scopa in mano.
       Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo !!! (La TV non c'era).
       Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
       Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
       Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
       Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti. (Non si facevano gite alle elementari e alle medie).
       Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.(La cartella, di cartone, era leggerissima: c'erano solo il libro di lettura, il sussidiario, qualche quaderno, la matita e la penna col pennino).
       Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta. (Mai avuta una tuta).
       Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli. (Anche se, alle medie, distava 5 chilometri con 200 metri di dislivello).
       Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
       Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
       Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google. (Al mio paese non c'era una biblioteca civica nè io avevo un'enciclopedia).
       Noi che internet non esisteva.
       Noi che "Disastro di Cernobyl" vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina. (Ma il latte in polvere o condensato dell'UNRRA, o Piano Marshall che dir di voglia, era una leccornia).
       Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio.
       Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
       Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
       Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM. (La TV non c'era).
       Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days. (La TV non c'era).
       Noi che il primo novembre era "Tutti i Santi", mica Halloween!!! (E l'oste, ai pochi clienti che quella sera osavano andare a far la partita al caffè, faceva omaggio clienti di qualche castagna bollita).

Che fortuna amici! (Meglio la vita dei miei nipoti, adesso; ma quanta nostalgia!)

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