BORBONIA LIBERA (Maggio 2008)
Il quotidiano AVVENIRE del 20 marzo 2008 dà voce a
due lettere relative ai misfatti compiuti dai Piemontesi nella formazione
dell'unità d'Italia. Una s'intitola "MEZZOGIORNO: I GUASTI DELL'UNITA'
NAZIONALE" e l'altra "MEZZOGIORNO:
Si parla di "depauperamento
dell'economia meridionale come effetto dell'unità d'Italia". Si dice come
i Piemontesi "avessero chiuso 92 fabbriche". Non mi dilungo oltre, ma
sintetizzo, dicendo che illustrano il benessere economico, lo sviluppo, il progresso,
l'alto grado di civiltà tecnica, eccetera, che permeava la società del Regno
delle Due Sicilie.
Colpito
dalla profondità del ragionamento, risposi subito per iscritto, dicendo che mi
trovavo perfettamente d'accordo e suggerendo rimedi. La mia lettera (scusate le
ripetizioni) diceva esattamente così:
"""""Leggo su
AVVENIRE di oggi (20 marzo) due lettere relative ai misfatti compiuti dai
Piemontesi nella formazione dell'unità d'Italia. Una s'intitola MEZZOGIORNO: I
GUASTI DELL'UNITA' NAZIONALE e l'altra MEZZOGIORNO:
Si parla di "depauperamento
dell'economia meridionale come effetto dell'unità d'Italia". Si dice come
i Piemontesi "avessero chiuso 92 fabbriche". Non mi dilungo oltre.
Come piemontese, mi trovo d'accordo; sono, invece, in pieno disaccordo con
l'on. Bossi quando insiste sulla Padania.
Dal Garigliano alle Alpi, invece,
l'Italia è una: non vedo differenze fra le varie Regioni. Nemmeno con quelle di
confine a statuto speciale.
Giovanni Ferrero, Cuneo
http://www.giovanniferrero.it
Recapiti:
corso De Gasperi 39 - 12100 Cuneo
Tel.: 0171-696.372
e-mail:
ferrerogiovanni@tiscali.it"""""
Era una lettera accorata, in cui sposavo e
difendevo quanto pubblicato da AVVENIRE. Avevo anche messo tutti i miei
indirizzi possibili, per dimostrare che non mi nascondevo e che quello era
proprio il mio pensiero.
In
omaggio al principio di dar voce a tutti, non fu pubblicata.
Ma io
sono generoso: insisto sul dovere di dare ascolto al grido di dolore che viene
da quelle due lettere e sulla necessità morale di ridare indipendenza a
quell'area. Naturalmente, i reami non sono più di moda; perciò, non sarà più
Regno delle Due Sicilie, ma, ad esempio, Borbonia.
Vado più in là: occorrerà un forte
indennizzo per le fabbriche chiuse e quant'altro asportato, purché documentato.
Naturalmente, dal forte indennizzo bisognerà scalare tutto quanto gratuitamente
concesso con
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