DUE PESI E (perché no?) DUE MISURE (Dicembre 2009)

Quando Berlusconi invitò a casa sua - a sue spese - le famose escort (tutte abbondantemente maggiorenni, volontarie e morfologicamente normali), da sinistra fu un coro di riprovazione. L'allora segretario del Partito Democratico si consumò in televisione rivolgendo da tutti i canali la domanda ai telespettatori: "Fareste educare vostro figlio da Berlusconi?"
       Mi aspettavo qualcosa del genere dopo la faccenda Marrazzo, forse, un po' più scabrosa e scandalosa, anche perché aggravata dal fatto che il moralista di "Mi manda Raitre" si serviva dei nostri soldi (auto di servizio ed autista pagato dal contribuente).
       Invece, subito, dalla sinistra, scattarono le dichiarazioni di solidarietà. Ma, in un caso del genere, che cosa vuol dire solidarietà? Non oso pensarlo.
       Non sarebbe il caso che il segretario del PD - chiunque esso sia - si prodigasse su tutti i canali televisivi a chiedere: "Fareste educare vostro figlio da Marrazzo?".
       Invece, niente.
       Due pesi e due misure, non c'è dubbio. Ma perché due pesi e due misure? Anni fa non si parlava di par condicio?
        Mi pare la linea del "I peccati dei nemici sono delitti; quelli degli amici solo disattenzioni". Coma la mettiamo con la buona fede?
       Mi viene in mente mio padre, vecchio langarolo maestro di campagna, che, a scuola, c'insegnava che, di una persona scoperta una volta in mala fede, non bisogna fidarsi più, mai più. A meno che non si sia della stessa risma.
       Però, fra Berlusconi, Marrazzo e quant'altri, che gente abbiamo che ci governa! Pare che le loro preoccupazioni più grandi siano le donne di piccola virtù, i transessuali e la droga.
       Se, poi, per un parlamentare - Cosentino, tanto per far nomi - scatta addirittura l'arresto e poiché questo deve essere autorizzato dalla Camera di appartenenza, ecco che scatta solidarmente il no. Perché? Ma perché non si sa mai...
       Quasi non ce la faccio più ad andare a votare.

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