BOSSINO (Maggio 2010)

Ho una simpatia per la Lega, anche se propendo per altro partito, perciò articoli come quello che trascrivo mi disorientano. Mi auguro che la Lega la smetta con le piazzate e col nepotismo e, ora che è partito di peso, vada alla ricerca di persone oneste, capaci e piene di dedizione per gli italiani.
       Ecco l'articolo, che pubblico su invito dell'autore, on. Antonio Borghesi (preciso che il grassetto ed il sottolineato sono nell'originale):

"""""Renzo Bossi, figlio del più noto Umberto e soprannominato "La trota", ce la ha fatta! E stato eletto consigliere regionale della Lombardia, primo degli eletti in provincia di Brescia con quasi 13 mila preferenze.
       Certo, per gli elettori della Lega, la possibilità di scrivere "Bossi" sulla scheda deve essere stato un richiamo irresistibile. Il giovane rampollo (22 anni) annovera fra i suoi trofei un primato diffìcilmente eguagliatole: è stato bocciato per ben tre volte all'esame di maturità, pur presentandosi in un Collegio privato religioso. Pensate che dopo una delle bocciature i suoi genitori hanno fatto ricorso al Tar e la Commissione ha ripetuto l'esame, questa volta alla presenza di un Ispettore Ministeriale: risultato nuova bocciatura. Come ha scritto Antonello Caporale, giornalista di Repubblica, nella presentazione del suo libro "Mediocri. I potenti dell'Italia immobile": "A scuola mediocre è chi galleggia tra il sufficiente e lo scarso, ultimo o quasi. In Italia i mediocri sono i primi della classe. In Italia comandano loro. Il potere si celebra nei prive, gli appalti si vincono nei salotti, le università radunano famiglie (padre, madre, figlio, figlia) e il Parlamento accoglie anche !e «favorite». Le more e pure le bionde. Il mediocre per andare in alto ha solo bisogno di buone mani da tenere strette a una corda. Sei della cordata? Allora è fatta. Stanze chiuse, lucchetto alle porte. Chi è dentro non apre. Chi è fuori si arrangi. C'è un Paese che vince: è immobile però. Appalti senza gara, cantieri senza fine, treni senza bagni, traghetti con la ruggine."
       Renzo Bossi è un fulgido esempio di tutto ciò: "bocciato a scuola", ma "primo delia classe in politica", grazie a papa Umberto. Non molto tempo l'europarlamentare della Lega Nord Francesco Speroni, che da sempre lancia furibondi attacchi contro le pratiche nepotiste di "Roma ladrona", lo aveva nominato "assistente accreditato al Parlamento europeo", immaginiamo con remunerazione adeguata. Non basta , a gennaio 2009 è stato nominato membro dell'Osservatorio sulla trasparenza e l'efficacia del sistema fieristico lombardo, organismo istituito su proposta della lega Nord e dove, secondo la giornalista Sandra Amurri, percepirebbe un compenso di 12mila euro al mese. Alle due indennità ora prevedibilmente aggiungerà anche quella di consigliere regionale. Da ricordare che, nella sua luminosa carriera di giovane leghista rampante, Renzo Bossi è stato criticato nell'agosto 2009 per essersi iscritto come amico al profilo di Facebook Lega Nord Mirano in cui compariva un falso manifesto della Lega Nord dove vi era scritto "legittimo torturare i clandestini". In settembre dello stesso anno è stato denunciato dall'Arci per aver messo online sempre su Facebook il gioco "rimbalza il clandestino". Cosa possiamo dire ai cittadini che inculcano ai loro figli "sani principi e valori morali" nei quali non trova posto la furbizia, nei quali la raccomandazione è bandita? Hai un bel dire ai figli frasi come: "sii onesto!", "studia per il tuo futuro!" "per riuscire bisogna faticare!". Qualcuno ha espresso questa riflessione che sottoscrivo per intero: "In contesti più normali, come quei borghi pastorali del Pamir o quegli insediamenti della diaspora palestinese nei quali l'incompetenza e l'incultura sono considerati motivo di vergogna - e non certo accampati ogni istante a giustificativi, com'è prassi consolidata e socialmente approvata nella penisola italiana - individui come questi verrebbero considerati in qualunque modo meno che come modelli da imitare o ai quali delegare una rappresentanza politica." Invece io penso che il rampollo covi in cuor suo un desiderio segreto: "diventare Ministro della Pubblica Istruzione", al posto della Gelmini che - immagino potrebbe sostenere - "tanto colta non è, ma è pur sempre una laureata". Così da Ministro della Pubblica Istruzione, bocciato tre volte alla maturità, potrebbe finalmente farla pagare a quei professori, suoi commissari, che lo hanno giudicato così insistentemente incapace e impreparato.

Non faccio commenti, ma ne trascrivo uno - fra i tanti - per la sua originalità. Luca Boscolo scrive:
       "Mi dispiace per il figlio di Di Pietro, ha perso nel suo paese di origine, Montenero di Bisaccia. Mi sembrava che, nel 2008, avesse detto di lasciare l'IdV, dopo gli scandali che lo avevano coinvolto...".

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