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IL QUARTIER GENERALE DELLE FORZE ARMATE COMUNICA... (Febbraio 2013)

"Mi sono stancato di arrabbiarmi coi politici nostrani e ripiego sulla storia. Ho trovato una copia di tutti i BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO 1940-1943 e, ogni mese, ne propongo all'attenzione due a caso, emessi esattamente 70 anni fa. Una sorpresa: nei 1201 Bollettini, non ho trovato alcun accenno alla campagna di Russia, come se non fosse esistita: nessun accenno ai nostri soldati, purtroppo quasi tutti morti. Eppure, il primo combattimento sul fronte russo i nostri soldati lo sostennero nell’Agosto del 1941.

      

997 - 16 febbraio 1943

Nel settore tunisino, una azione di carattere locale, oltre alla conquista di posizioni nemiche, faceva cadere nelle nostre mani 781 prigionieri, 33 cannoni semoventi, 23 cannoni e numerosi automezzi. Nella stessa azione venivano distrutti o catturati 97 carri armati nemici.
      In duelli aerei cacciatori germanici abbattevano o distruggevano al suolo 24 apparecchi. Un altro velivolo, un P. 40 americano, era abbattuto dal tiro di nostri reparti terrestri. Il pilota, lanciatosi con il paracadute, è stato catturato.
      Un caccia inglese è stato fatto precipitare in mare, presso le coste africane, da un nostro aerosilurante.
      Un nostro sommergibile non è ritornato alla base. Le famiglie dell'equipaggio sono state informate.
      Nel pomeriggio di ieri l'aviazione nemica ha effettuato incursioni su Napoli e Palermo. I danni sono ingenti, le perdite accertate a Napoli sono di 7 morti, dei quali 5 a Torre del Greco e 15 feriti tra i civili.
      A Palermo le vittime finora accertate sono 98 e i feriti 297. La caccia italiana e il fuoco dell'artiglieria contraerea distruggevano 4 degli apparecchi incursori, 3 a Napoli e 1 a Palermo. Aerei nemici hanno effettuato incursioni e mitragliamenti su treni e scali ferroviari della Sicilia e della Calabria, 4 feriti. Presso Scicli (Siracusa) 2 Spitfire precipitavano in fiamme ad opera di nostre batterie. Un terzo aereo veniva distrutto dalla caccia germanica nel cielo di Trapani.
      Quattro nostri velivoli non sono tornati alle loro basi.

      

1002 - 21 febbraio 1943

Nel settore meridionale del fronte tunisino si è svolto un combattimento fra carri armati nel quale nostre unità corazzate, appoggiate dall'aviazione, con immediato contrattacco hanno frustrato l'azione nemica.
      Nostri velivoli si sono portati su Tripoli di Siria e Beirut bombardando depositi e raffinerie di petrolio.
      Aerei avversari hanno sganciato bombe su Napoli causando danni non gravi ad edifici civili: tra la popolazione sono stati finora accertati 119 morti e 332 feriti.
      Altra incursione ha avuto luogo su Palermo: pochi feriti. Quattro dei velivoli attaccanti, colpiti dal tiro delle artiglierie contraeree italiane e germaniche, precipitavano: due in mare, uno a 11 km. da Palermo ed il quarto in località Brancaccio.
      Inoltre sono state sganciate alcune bombe in Calabria sulle località Amantea, Gioia Tauro e Cittanova. Alcune vittime tra la popolazione civile.
      Due aerei risultano pure distrutti dalle batterie della difesa mentre sorvolavano Porto Empedocle.

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