bella 87 (settembre 2013)

IL QUARTIER GENERALE DELLE FORZE ARMATE COMUNICA...

      "Mi sono stancato di arrabbiarmi coi politici nostrani e ripiego sulla storia. Ho trovato una copia di tutti i BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO 1940-1943 e, ogni mese, ne propongo all'attenzione due a caso, emessi esattamente 70 anni fa. Una sorpresa: nei 1201 Bollettini, non ho trovato alcun accenno alla campagna di Russia, come se non fosse esistita: nessun accenno ai nostri soldati, purtroppo quasi tutti morti. Eppure, il primo combattimento sul fronte russo i nostri soldati lo sostennero nell’Agosto del 1941.

      

      L'8 settembre 1943 il Quartier Generale diramò l'ultimo bollettino di guerra; poi, tutti a casa! Eccolo:

      1201 - 8 settembre 1943

      Sul fronte Calabro reparti italiani e germanici, ritardano in combattimenti locali, l'avanzata delle truppe britanniche.
      L'aviazione italo - tedesca ha gravemente danneggiato nel porto di Biserta 5 navi da trasporto per complessive 28 mila tonnellate; nei pressi dell'isola di Favignana un piroscafo da 15 mila tonnellate è stato colpito con siluro da un nostro aereo.
      Formazioni avversarie hanno bombardato Salerno, Benevento e al¬cune località delle provincie di Salerno e di Bari perdendo comples¬sivamente 10 velivoli: 3 abbattuti dalla caccia italo - germanica e 7 dall'artiglieria contraerea.

      

      Il giorno dopo (9 settembre), su LA STAMPA di Torino, apparve il seguente titolo:

Le forze italiane cessano ovunque da ogni ostilità contro gli anglo-sassoni ma sapranno reagire contro eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza

      Di fianco, il primo appello dei rinati partiti, pronti alla caccia di futuri voti:

Un appello a tutti gli italiani

      In quest’ora di profonda commozione l’animo nostro è con i gloriosi Caduti, con quelli che torneranno, con le Madri che non soffriranno più.
      L’armistizio è il primo passo necessario per la rinascita della Patria dilaniata: il Popolo italiano, a fianco dei suoi fratelli in armi, la difenderà contro ogni offesa, decisi a tutelare sino all’ultimo i suoi ideali di libertà.
      E un altro dovere oggi si impone: nella serietà della coscienza trovare la forza e la dignità di rimanere al proprio posto di lavoro; guardare con fede a quell’avvenire che su tante sventure dovrà per virtù nostra essere riconquistato.
PARTITO LIBERALE ITALIANO
PARTITO D’AZIONE
DEMOCRAZIA CRISTIANA
PARTITO SOCIALISTA DI UNITA’ PROLETARIA
PARTITO COMUNISTA ITALIANO.

      Non passarono che pochi giorni, ed ecco la risposta, sempre su LA STAMPA:

Proclama di Mussolini - Capo del nuovo Stato

      >Roma, 30 settembre,
      Colla sanzione accordata da parte del Consiglio dei Ministri del 26 settembre 1943, è stato fondato lo Stato della nuova repubblica fascista, il quale riceverà la conferma delle sue funzioni costituzionali dall’Assemblea Nazionale Costituente che sarà convocata in un prossimo avvenire.
      Sino a tale data assumo da oggi le funzioni di Capo del nuovo Stato repubblicano fascista.
            Firmato: Mussolini.

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