Continuando la lettura di IL PIEMONTE REPUBBLICANO, trisettimanale della Repubblica Sociale pubblicato a Cuneo e fattomi conoscere dal dott. Roberto Martelli della Biblioteca Civica di Cuneo, stralcio tre notizie (fra le tante) che rendono l'idea di ciò che pubblicava la stampa di regime in quel periodo e anche di com'era difficile e triste la vita.
Anche per il 1944 l’Ente Nazionale Serico, d’accordo con la Federazione della Seta, con l’Ufficio Nazionale Seme Bachi, con l’Ente Economico Nazionale Fascista degli Industriali delle Fibre Tessili e con la Federazione Italiana dei Consorzi Agrari, sulle direttive dei Ministeri dell’Educazione Nazionale e dell’Agricoltura e Foreste, organizza in tutte le scuole elementari d’Italia piccoli allevamenti didattici di bachi da seta.
Le autorità scolastiche sono state interessate a dare tutto l’appoggio all’iniziativa che, oltre ad un eccellente mezzo di divulgazione dei sistemi di bachicoltura, rappresenta un efficace modo di far conoscere agli scolari la vita degli insetti""""".(omissis)
Per le difficoltà ed i pericoli, non si poterono svolgere in modo regolare gli esami di ammissione alla scuola media. Le Autorità furono costrette ad emanare la seguente disposizione:
"""""29 aprile 1944 - Comuni e Frazioni nelle quali gli alunni della quinta sono esentati dall’esame di ammissione alla scuola media
Il Provveditorato agli studi comunica:
Gli alunni delle quinte classi elementari dei sottoelencati Comuni e frazioni sono esonerati dal sostenere l’esame di ammissione alla Scuola Media:
Entracque, Valdieri, Rittana, Castelmagno, Pradleves, Monterosso G., .......""""" (segue un lungo elenco di Comuni).
La seguente tragica notizia è presa da LA STAMPA di Torino del 6 aprile 1944.
Il Tribunale Speciale per la difesa dello Stato ha comminato le seguenti condanne:
1° - Perotti Giuseppe, ex generale di brigata del genio del disciolto esercito;
2° - Braccini Paolo, professore dell'università di Torino;
3° - Balbis Bruno, ex capitano di artiglieria del disciolto esercito;
4° - Giambone Eusebio, tornitore meccanico;
5° - Giachini Enrico, impiegato;
6° - Biglieri Giulio, bibliotecario;
7° - Montano Massimo, impiegato;
8° - Bevilacqua Quinto, mosaicista,
tutti alla pena capitale.
La sentenza è stata eseguita all'alba del 5 corr."""""
Chissà quanti di noi, transitando a Torino nelle vie con questi nomi, pensiamo un momento alla tragicità di quei tempi!
Le ristrettezze c'erano in tutti i campi. LA STAMPA di Torino, all'inizio di aprile del 1944, pubblicò:
"""""1 aprile. il ministro dell'Economia corporativa ha emanato in data odierna il seguente decreto: ritenuta la necessità a causa del persistente andamento sfavorevole della situazione idrologica di emanare nuove e più restrittive norme per disciplinare il consumo dell'energia elettrica, decreta:
Art. 1. - E" vietato l'impiego di energia elettrica per riscaldamento di ambienti sia nelle private abitazioni sia nei locali pubblici e privati. Tale divieto vige anche per gli uffici civili e militari.
Art. 2. - E' vietato l'uso degli ascensori nelle case con meno di sei piani. Nelle case aventi un maggior numero di piani l'uso dell'ascensore è vietato per i primi sei piani.
Art. 3. - L'illuminazione del negozi deve essere limitata a una lampada da 25 watt al massimo per ogni 30 metri quadrati di superficie.
Art. 4. - Sarà soppresso il servizio tranviario e filoviario urbano nei centri con popolazione inferiore ai 100.000 abitanti. (Si tenga presente che a Cuneo non c'erano autobus urbani, ma funzionava la mitica filovia elettrica.()
Art. 5. - .Per agevolare la riduzione, i consumatori di energia elettrica per uso industriale e artigiano devono sospendere il prelievo di energia per almeno due giorni feriali per .settimana oltre a quelli nei quali sia già attualmente in atto la fermata eventuale della lavorazione""""".
(omissis)
Seguivano poi le immancabili sanzioni.
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