"Le cause indifendibili difese dai sindacati" è il titolo di un'accorata lettera scritta da Cristina Agazzi, coraggiosa professoressa che non conosco, ma che ammiro per la serietà e la competenza con cui affronta il suo compito. Mi permetto, perciò, di contribuire un pochino a diffondere la sua nota fra i dodici lettori e mezzo (la metà di quelli del Manzoni, per chi lo legge ancora ed è inm grado di capirlo...) del mio sito.
      Chi legge abitualmente il mio sito, converrà che non in tutto le mie osservazioni collimano col testo della Agazzi; ciò non mi impedisce di diffondere ed apprezzare integralmente il pensiero della citata professoressa, certo di far cosa gradita anche alla stessa.
      Ecco il testo:

      """Sono felice di insegnare da trentatré anni, ma sono stanca che i sindacati della scuola difendano sempre cause indifendibili. Ora si oppongono al green pass strizzando l’occhio alle destre e prendendo in giro tanti docenti vaccinati da subito. Inoltre non esigono tramite seri controlli che i docenti siano preparati culturalmente e sani psicologicamente e non ne pretendono una severa valutazione, non stigmatizzano chi si comporta in modo indegno, non vietano che possano fare un secondo lavoro, non pretendono una rivoluzione della scuola eliminando il buco nero della scuola media e valorizzando gli istituti professionali (che non devono essere parcheggi, ma curati costantemente con team di docenti esperti, psicologi, mediatori culturali), contestano i risultati dell’Invalsi e prendono invece per buoni i 100 e lode in contraddizione coi dati, difendono i diritti di chiunque tranne quelli dei ragazzi di avere una scuola accogliente, seria, connessa con la realtà. Io straccio la tessera.
      Cristina Agazzi"""

      La lettera fu pubblicata sul Corriere della Sera di Domenica 15 Agosto 2021.

      Se i miei 88 anni me lo permetteranno, tornerò ancora in futuro sull'argomento toccato dalla Agazzi, ritornando sulla necessità di ritoccare cercti programmi.