Così dice il Capo della Scuola. Per quindici giorni, Natale, Capodanno ed Epifania, smettila di imparare, di farti una cultura, di maturare: rilàssati col tuo hobby.
E’ ora che tu batti (così diceva Fantozzi e così dici tu) le discoteche, i concerti rap; è ora di chattare liberamente, giorno e notte, e te (così dite voi studenti e molti giornalisti) sei bravo nella digitazione.
Smettila con la lettura dei classici (a cominciare dai Promessi Sposi), pieni di roboanti (così direste voi studenti, imparando dai giornalisti moderni che sbagliano) frasi, stucchevoli e sdolcinate. Come sono belle le canzoni che ti piacciono, quelle con tanti tanti decibel, quelle che, se le senti in auto, fanno tum tum tum all’infinito! Ci voleva il consiglio del Capo della Scuola per indirizzarti sulla retta via.
Devo confessarti che penso con tristezza a mio nipote, che sognava di conquistarsi un posto di lavoro con onestà ed impegno. Ha sprecato la giovinezza, arrivando a 24 anni senza mai entrare in discoteca, senza chattare con chicchessia, senza andare allo stadio e raramente al cinema, senza passare una notte in baldoria carnascialesca; sempre studio, studio, studio, senza rilassarsi a Natale e nemmeno d’estate. Al massimo, d’estate, una visita ad un museo famoso, ad un luogo storico (perché, poverino, pensa che la storia insegni e sia maestra di vita), ad una località particolare (Ad esempio, Musei di Stoccarda, Musei Vaticani, luoghi storici dell’italiana regina di Bulgaria, di cui certo tu saprai tutto).
E' sfortunato, perché s'è trovato genitori attentissimi, disposti a sopportare qualunque sacrificio per i suoi studi, preferendo che i suoi docenti fossero sempre severi e soprattutto competenti, tenendolo sempre d'occhio, per giunta!
Ed ora? Laureato a Luglio, a Settembre era al lavoro fisso in un’azienda internazionale sparsa in tutto il mondo, con stipendio da ingegnere. E dire che, al severo colloquio, non gli chiesero formule matematiche, logaritmiche od alfanumeriche (le sue materie), ma vollero sapere che cosa pensa del divenire dell’universo, del destino dell’uomo, della globalizzazione, dei rapporti fra gli Stati del mondo, del pensiero di Stuart Mill, della rivoluzione industriale inglese e di altri argomenti fossili che i tuoi docenti, oggi, si guardano bene dal farti inutilmente studiare. Sennò, non puoi rilassarti.
Poverino, il mio nipote! Nemmeno qualche anno di riposo, senza aspettare il reddito di cittadinanza.
Insomma, un pessimo studente, secondo il Capo della Scuola.
Rilàssati, rilàssati, caro studente, che intanto mamma storia fa gli gnocchi (ma tu, ormai, dirai i gnocchi)...