CAPACITA' AMMINISTRATIVA? (Febbraio 2014)

Qualche giorno fa, ascoltai in TV l'intervista al ministro Carrozza sul problema dei famosi 150 euro mensili che parecchi docenti avrebbero dovuto restituire. Mi sono cascate le braccia.
      Facevo molto affidamento sulle capacità di governo del ministro, data la sua abbastanza giovane età, la sua professione di rettore di una Università, della sua laurea tecnica. Poi, la sentii, imbarazzata, insicura, alla ricerca di un appiglio per riuscire a parlare senza dire niente, senza compromettersi, senza chiarire. Non raggiunse l'insipienza di quel parlamentare (ma che gente abbiamo eletto?) che fece le pulci a Saccomanni dicendo che un ministro non è un esecutore, ma ci andò molto vicino.
      Quando l'intervistatore (di sinistra) chiese al ministro Carrozza notizie sullo stesso problema relativo al personale non docente (il cossiddetto personale ATA), la Carrozza annaspò, disse di stare tranquilli che avrebbe esaminato il caso, eccetera. Insomma, lasciò trasparire che non ne sapeva niente.
      Ora, avendo passato quarant'anni nella gestione del personale della scuola, posso dire che il Tesoro (ora non si chiama più così, ma è il ministero di Saccomanni), in certe procedure, è puramente esecutivo. Ad esempio, il mio Ufficio diceva al Tesoro chi pagare, quando pagare, quanto pagare, con tabelle rigorosissime al centesimo a cui il Tesoro (cioè, Saccomanni) doveva attenersi. La carriera anche economica dei docenti non la gestisce il Tesoro (ora Economia, nomen omen...), ma il Ministero della Pubblica Istruzione ed il Ministro (Carrozza, altro nomen omen...) dovrebbe saperlo.
      Siamo nel mondo della Scuola e il Ministro lo sa: se dovessimo dare un voto alla sua capacità amministrativa (quella d'insegnamento non si discute), cosa potremmo scrivere: discreto o mediocre? Ma basta per fare il Ministro?
      Mi sorge il dubbio chel'onorevole Enrico Letta, non sapendo quali pesci pigliare, per la nomina a ministro della P.I. abbia semplicemente pensato a qualcuno di sua conoscenza personale, della sua Regione e, ovviamente, del Partito Democratico.
      Spero che il ministro Carrozza, almeno nella gestione dei programmi - in particolare, quelli delle secondarie di secondo grado - abbia più conoscenze e più profondità di pensiero, in modo da non svilire ulteriormente la formazione della personalità dei giovani.
      Ho desso spero, perché la speranza - insegnavano gli antichi filosofi, che la Carrozza non ama - è l'ultima dea!

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