1 – Spinardi
Lorenzo di Giuseppe di anni 10 (Moriglione. Mancò, confortato da tutti i SS. Sacramenti
il 26 Gennaio ed ebbe sepoltura di !^ classe il 28 accompagnato da quasi
tutta la popolazione e dai compagni di scuola di quella buona Borgata.
Presentiamo le più vive condogliansze ai
poveri Genitori che non risparmiarono spese e cure per strappare
alla morte il loro unico figlio. Li conforti il pensiero che il loro
Lorenzo li attende dal Paradiso e che, come dice il motto piemontese, è
andato a possedere ciò che poteva perdere vivendo.
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2 – Tarditi Luigi
fu Paolo di anni 66 (Paese). Dopo anni di duro lavoro a Torino, tormentato da
dolori artritici che gli avevano causato l’amputazione di un braccio, finiva
la sua vita di sofferenze indicibili il 5 Aprile confortato dai Sacramenti.
Ebbe sepoltura il 6.
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3 – Pirra Giovanni
di Giuseppe e di Saccato Teresa (Pasinotti). Una malattia refrattaria ad ogni
cura ebbe ragione della sua fibra robusta e lo consegnava alla morte, in età
di appena 32 anni munito dei SS. Sacramenti, il 7 Aprile. Fu Priore dei
Luigini e la Compagnia ne accompagnò la salma al Camposanto, come prescrive
lo Statuto della Pia Unione. L’immatura dipartita del povero Giovanni lascia
tra la gioventù una profonda impressione ed un salutare monito.
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4 – Alessandria Domenica
Ved. di Cogno Giovanni, di anni 81 (Gavetta), morta con tutti i Sacramenti il
20 Aprile.
Sopportò con cristiana rassegnazione la
lunga malattia di oltre due anni edificando con la sua pazienza e
sottomissione alla volontà di Dio, sentimenti che erano frutto della sua
profonda formazione religiosa. Ebbe sepoltura di 1^ classe ord. il 22.
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5 – Abbo-Ferrero
Emilia Insegnante nelle nostre Scuole Elem. di anni 37 nata a Chiusavecchia
(Albenga). Venne a Novello giovanissima e pochi anni dopo andò sposa al M°
Ferrero Michele, pure Insegnante nelle nostre scuole, ora Segretario del
Fascio di combatt. Una misteriosa malattia, dopo anni di floridezza in cui fu
madre di due bambini, la portò in pochi mesi alla tomba il 3 Maggio non
ostante tutte le cure affettuose del marito che non badò a spese in medici e
medicine.
Riportiamo volentieri il bell'articolo
apparso sulla Gazzetta d'Alba in morte della buona Maestra e ripetiamo al
desolato Consorte le nostre più sentite condoglianze.
"""NOVELLO - CON CRISTO
SIGNORE. L'alba di sabato, 3 u. s. commosse tutti i novellesi. La giovane
maestra Emilia Abbo in Ferrero era volata alla gloria dei giusti lasciando a
piangerla nella rassegnazione cristiana l'amatissimo consorte, signor Maestro
Ferrero, e due angioletti: i suoi tesorucci Giovanni di anni sette e Carlo di
anni quattro. Già da tempo soffriva. I giorni degli ultimi tre anni si
trasformavano in altare, su cui la Estinta andava man mano purificandosi e
perfezionando il suo sacrificio. Solo poche ore prima del trapasso, a una
persona che in nome del Signore le infondeva la fortezza cristiana, ella,
sorridendo lievemente, con un filo di voce rispondeva: volentieri offro a
Gesù le ultime sofferenze per l'anima mia, per i miei bimbi, per lo sposo,
per la pace, per i peccatori.
E poi la notte silenziosa trapiantò
dalla terra al Cielo quell'anima temprata nel dolore, cui Iddio affidò una
triplice missione: Educatrice, Sposa, Madre.
I funerali, svoltisi lunedì 5 maggio,
riuscirono imponentissimi. La popolazione novellese in massa tributò alla
Compianta cordiali sensi di suffragio e alla Famiglia sentita partecipazione
all'immenso dolore.
La funzione e il corteo eran di un
ordine e di una mesta bellezza suggestiva. I folti gruppi delle Compagnie
religiose, le rappresentanze del Partito, e la scolaresca al completo davano
l'impressione dell'ideale di ogni Nazione, di ogni gente, di ogni famiglia e
di ogni individuo: unirsi alla Chiesa, amare la Chiesa, seguire la Chiesa.
Solo in questo c'è vera grandezza e gloria imperitura.
Al Camposanto, prima che la Salma
calasse nella tomba, diede l'ultimo saluto, con parole indovinate, sincere,
proprie, la Ispettrice, Sig.na Baudana, poi una bimba le rivolse il
cristianissimo addio, che suona: arrivederci nell'unione inseparabile della
casa del Padre. La commozione era generale. Ma a conforto dei cuori in pena
suonava all'orecchio la parola viva di Cristo: Ego sum resurrexio et vita,
qui credit i in me, etiam si mortuus fueriti vivet.
La Maestra Abbo Ferrero Emilia visse e
credette e morì nel Signore. Quindi vive e vivrà in eterno. Ai parenti tutti
condoglianze sincere e il ricordo in Domino.
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6 – Tarditi Stefano
di Giuseppe. - Il primo Caduto per la Patria. Anche la nostra Parrocchia
registra per primo fra i caduti per la Patria uno dei suoi migliori giovani:
il Capor. Alp. Tarditi Stefano di
Giuseppe della (Fraz Podio), della cui morte avvenuta in seguito a tifo
il giono 5 Maggio nell'Ospedaletto da campo N. 444 in Albania, giungeva
ufficiale notizia il giorno 15 corr.
Era della classe 1910.
Senza esagerare si può dire che il caro
Stefano era migliore tra i migliori. Serio ed allegro insieme come lo sanno
essere le anime belle, generoso fino al sacrificio di sè, mentre avrebbe
potuto forse esimersi dall'invio in Albania per la sua salute già precaria,
non oppose ragioni al comando dei Superiori e partì fidente in Dio al quale
aveva offerto se stesso dicendo «Sia fatta la sua volontà. Se son destinato a
tornare, tornerò». Dio lo vide maturo per il premio e noi siamo certi che già
glie l'ha dato ampio, immenso, eterno, come lo merita chi, dopo aver
edificato colla sua vita di giovane intemerato, religioso, casto, laborioso,
ha suggellato col supremo olocausto di sè la giovane, ma fruttuosa carriera.
Il ricordo del carissimo Stefano resterà
imperituro nell'Associazione di A.C. cui apparteneva fin da bambino ed i
nostri giovani avranno sempre in lui un fulgido modello di giovane cattolico
dalla cui bocca non uscì mai una bestemmia, mai un discorso cattivo, un
incitamento al male.
La dolorosissima notizia ha gettato nel
più pietoso lutto la famiglia che lo amava intensamente, i compagni
dell'Associazione che perdono nel caro Stefano l'amico affezionato ed
esemplare, la Parrocchia intera che stima profondamente lui e la famiglia.
Mercoledì a cura dell'Associazione fu
cantata una prima Messa di suffragio.
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7 – Rostagno
Sebastiano fu Pietro (Pedr.) morto il 3 Luglio con tutti i Sacramenti. Fu il padre
della più numerosa famiglia di Novello (15 figli di cui 13 vivi) cui diede
una decorosa posizione sociale e informò coll’aiuto della pia e compianta
moglie Graziano Antonina a sensi di educazione civile e religiosa.
Porgiamo le più vive condoglianze a
tutti, specie ai figli più lontani che non ebbero più tempo a dare l’ultimo
bacio al padre morente.
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8 – Gallo Carlo di
Lodovico di anni 29 morto il 7 Agosto.
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9 – Bozzone
Giancarlo di Lor. (Moriglione) di mesi 3.
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10 – Alessandria
Giuseppe fu Matteo d’anni 70 (Pratorotondo). Morì improvvisamente il 31
Agosto in seguito a caduta da un carro che gli causò la frattura della spina
dorsale. Lascia buona memoria di uomo retto ed onesto dedito al lavoro della
sua cascina ove la sua famiglia è mezzadra da oltre 100 anni. Ebbe funerali
solenni il 2 Settembre.
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11 – Mascarello
Teresa fu Giuseppe nativa di Lamorra e resid. a Novello (Tardirotti) d’anni
80 finiva la sua esistenza di stenti e sofferenze il 4 Settembre munita di
tutti i Sacramenti.
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12 – Alessandria
Lorenzo fu Giuseppe d’anni 78 (Paese), malato da tanto tempo fu colto
improvvisamente il 18 Settembre dalla morte che gli lasciò appena il tempo di
ricevere i Sacramenti.
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13 – Vietto Giuseppe
di Clemente (Panerole) volò al Cielo fra gli Angeli dopo appena 10 giorni dal
suo battesimo.
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14 – Ravera Pierina
di Luigi (Belmonda) lasciò la terra per il Cielo il 6 Ottobre in età di mesi 6.
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15 – Nell’Ospedale
di Lamorra, ove da qualche tempo era stato ricoverato, è pure morto il 19
Settembre Stra Matteo fu Michele (Loschetti). Ebbe per sua espressa volontà
sepoltura e tumulazione in Lamorra il 21, con dolore della famiglia che
l’avrebbe voluto seppellire nel Cimitero della nostra Parrocchia, ove spera
trasportarlo a tempo propizio. Coll’occasione ringrazia sentitamente quanti,
specie dalla Borgata dei Loschetti e Ciocchini, hanno voluto accompagnarne la
sepoltura.
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16 – Marengo Rosa
Anna di Modesto e di Giachello Rosa di giorni 16 morta il 23 Nov.
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17 – Castella Luigi
fu Celso di anni 83 (Ravera) morto il 29 Nov. Colpito da insulto apoplettico
ebbe appena tempo a ricevere i Sacramenti. Ebbe sepoltura il 1° Dicembre.
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18 – Montanaro
Giuseppe fu Giov. di anni 79 (Chiarene) morì improvvisamente la mattina del
1° Dicembre. Aveva ricevuto la S. Comunione otto giorni prima. Ebbe sepoltura
solenne il 3 Dic.
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19 – Rostagno Ant.
Giovanni Battista fu Giuseppe d’anni 71 (Rostagni). Di fibra robustissima che
lo faceva parere d’età assai più giovane, fu prostrato quasi improvvisamente
da mal di cuore la notte del 7 Dicembre dopo aver ricevuto i SS. Sacramenti.
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20 – Rostagno
Antonietta Ved. Tarditi di anni 78 (Chiabotto). Donna di antico stampo,
profondamente religiosa, s’addormentava nel Signore col sorriso sulle labbra
la notte del 13 Dicembre, confortata dai SS. Sacramenti, seguendo il fratello
alla distanza di appena una settimana.
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21 – Graziano
Mattia – A TORINO (Ospedale delle Molinette) si spense pure nello scorso mese
la preziosa esistenza del nostro compaesano Dott. Graziano Mattia
Chimico-Farmacista, d’anni 57, residente a Bagnolo, ove per parecchi anni
tenne la carica di R. Podestà.
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22 – Toschi
Augusto. Pure a Torino è deceduto nello scorso mese il Sign. Toschi Augusto,
padre della Signora Novo che passò tutta la scorsa estate a Novello (S.
Giuseppe). Colpito da paralisi mentre si trovava tra noi, parve riaversi
tantoché potè ritornare a Torino, dove poi mancò pochi mesi dopo.
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