DEFUNTI NEL 1941

(Ottobre 2012)

DEFUNTI NEL 1941                               

A Novello, nel 1941, sono decedute le sottoelencate persone.

1 – Spinardi Lorenzo di Giuseppe di anni 10 (Moriglione. Mancò, confortato da tutti i SS. Sacramenti il 26 Gennaio ed ebbe sepoltura di !^ classe il 28 accompagnato da quasi tutta la popolazione e dai compagni di scuola di quella buona Borgata.

     Presentiamo le più vive condogliansze ai poveri Genitori che non risparmiarono spese e cure per  strappare  alla morte il loro unico figlio. Li conforti il pensiero che il loro Lorenzo li attende dal Paradiso e che, come dice il motto piemontese, è andato a possedere ciò che poteva perdere vivendo.

2 – Tarditi Luigi fu Paolo di anni 66 (Paese). Dopo anni di duro lavoro a Torino, tormentato da dolori artritici che gli avevano causato l’amputazione di un braccio, finiva la sua vita di sofferenze indicibili il 5 Aprile confortato dai Sacramenti. Ebbe sepoltura il 6.

3 – Pirra Giovanni di Giuseppe e di Saccato Teresa (Pasinotti). Una malattia refrattaria ad ogni cura ebbe ragione della sua fibra robusta e lo consegnava alla morte, in età di appena 32 anni munito dei SS. Sacramenti, il 7 Aprile. Fu Priore dei Luigini e la Compagnia ne accompagnò la salma al Camposanto, come prescrive lo Statuto della Pia Unione. L’immatura dipartita del povero Giovanni lascia tra la gioventù una profonda impressione ed un salutare monito.

4 – Alessandria Domenica Ved. di Cogno Giovanni, di anni 81 (Gavetta), morta con tutti i Sacramenti il 20 Aprile.

     Sopportò con cristiana rassegnazione la lunga malattia di oltre due anni edificando con la sua pazienza e sottomissione alla volontà di Dio, sentimenti che erano frutto della sua profonda formazione religiosa. Ebbe sepoltura di 1^ classe ord. il 22.

5 – Abbo-Ferrero Emilia Insegnante nelle nostre Scuole Elem. di anni 37 nata a Chiusavecchia (Albenga). Venne a Novello giovanissima e pochi anni dopo andò sposa al M° Ferrero Michele, pure Insegnante nelle nostre scuole, ora Segretario del Fascio di combatt. Una misteriosa malattia, dopo anni di floridezza in cui fu madre di due bambini, la portò in pochi mesi alla tomba il 3 Maggio non ostante tutte le cure affettuose del marito che non badò a spese in medici e medicine.

      Riportiamo volentieri il bell'articolo apparso sulla Gazzetta d'Alba in morte della buona Maestra e ripetiamo al desolato Consorte le nostre più sentite condoglianze.

     """NOVELLO - CON CRISTO SIGNORE. L'alba di sabato, 3 u. s. commosse tutti i novellesi. La giovane maestra Emilia Abbo in Ferrero era volata alla gloria dei giusti lasciando a piangerla nella rassegnazione cristiana l'amatissimo consorte, signor Maestro Ferrero, e due angioletti: i suoi tesorucci Giovanni di anni sette e Carlo di anni quattro. Già da tempo soffriva. I giorni degli ultimi tre anni si trasformavano in altare, su cui la Estinta andava man mano purificandosi e perfezionando il suo sacrificio. Solo poche ore prima del trapasso, a una persona che in nome del Signore le infondeva la fortezza cristiana, ella, sorridendo lievemente, con un filo di voce rispondeva: volentieri offro a Gesù le ultime sofferenze per l'anima mia, per i miei bimbi, per lo sposo, per la pace, per i peccatori.

     E poi la notte silenziosa trapiantò dalla terra al Cielo quell'anima temprata nel dolore, cui Iddio affidò una triplice missione: Educatrice, Sposa, Madre.

     I funerali, svoltisi lunedì 5 maggio, riuscirono imponentissimi. La popolazione novellese in massa tributò alla Compianta cordiali sensi di suffragio e alla Famiglia sentita partecipazione all'immenso dolore.

     La funzione e il corteo eran di un ordine e di una mesta bellezza suggestiva. I folti gruppi delle Compagnie religiose, le rappresentanze del Partito, e la scolaresca al completo davano l'impressione dell'ideale di ogni Nazione, di ogni gente, di ogni famiglia e di ogni individuo: unirsi alla Chiesa, amare la Chiesa, seguire la Chiesa. Solo in questo c'è vera grandezza e gloria imperitura.

     Al Camposanto, prima che la Salma calasse nella tomba, diede l'ultimo saluto, con parole indovinate, sincere, proprie, la Ispettrice, Sig.na Baudana, poi una bimba le rivolse il cristianissimo addio, che suona: arrivederci nell'unione inseparabile della casa del Padre. La commozione era generale. Ma a conforto dei cuori in pena suonava all'orecchio la parola viva di Cristo: Ego sum resurrexio et vita, qui credit i in me, etiam si mortuus fueriti vivet.

     La Maestra Abbo Ferrero Emilia visse e credette e morì nel Signore. Quindi vive e vivrà in eterno. Ai parenti tutti condoglianze sincere e il ricordo in Domino.

6 – Tarditi Stefano di Giuseppe. - Il primo Caduto per la Patria. Anche la nostra Parrocchia registra per primo fra i caduti per la Patria uno dei suoi migliori giovani: il Capor. Alp. Tarditi Stefano di Giuseppe della (Fraz Podio), della cui morte avvenuta in seguito a tifo il giono 5 Maggio nell'Ospedaletto da campo N. 444 in Albania, giungeva ufficiale notizia il giorno 15 corr.

     Era della classe 1910.

     Senza esagerare si può dire che il caro Stefano era migliore tra i migliori. Serio ed allegro insieme come lo sanno essere le anime belle, generoso fino al sacrificio di sè, mentre avrebbe potuto forse esimersi dall'invio in Albania per la sua salute già precaria, non oppose ragioni al comando dei Superiori e partì fidente in Dio al quale aveva offerto se stesso dicendo «Sia fatta la sua volontà. Se son destinato a tornare, tornerò». Dio lo vide maturo per il premio e noi siamo certi che già glie l'ha dato ampio, immenso, eterno, come lo merita chi, dopo aver edificato colla sua vita di giovane intemerato, religioso, casto, laborioso, ha suggellato col supremo olocausto di sè la giovane, ma fruttuosa carriera.

     Il ricordo del carissimo Stefano resterà imperituro nell'Associazione di A.C. cui apparteneva fin da bambino ed i nostri giovani avranno sempre in lui un fulgido modello di giovane cattolico dalla cui bocca non uscì mai una bestemmia, mai un discorso cattivo, un incitamento al male.

     La dolorosissima notizia ha gettato nel più pietoso lutto la famiglia che lo amava intensamente, i compagni dell'Associazione che perdono nel caro Stefano l'amico affezionato ed esemplare, la Parrocchia intera che stima profondamente lui e la famiglia.

     Mercoledì a cura dell'Associazione fu cantata una prima Messa di suffragio.

7 – Rostagno Sebastiano fu Pietro (Pedr.) morto il 3 Luglio con tutti i Sacramenti. Fu il padre della più numerosa famiglia di Novello (15 figli di cui 13 vivi) cui diede una decorosa posizione sociale e informò coll’aiuto della pia e compianta moglie Graziano Antonina a sensi di educazione civile e religiosa.

     Porgiamo le più vive condoglianze a tutti, specie ai figli più lontani che non ebbero più tempo a dare l’ultimo bacio al padre morente.

8 – Gallo Carlo di Lodovico di anni 29 morto il 7 Agosto.

9 – Bozzone Giancarlo di Lor. (Moriglione) di mesi 3.

10 – Alessandria Giuseppe fu Matteo d’anni 70 (Pratorotondo). Morì improvvisamente il 31 Agosto in seguito a caduta da un carro che gli causò la frattura della spina dorsale. Lascia buona memoria di uomo retto ed onesto dedito al lavoro della sua cascina ove la sua famiglia è mezzadra da oltre 100 anni. Ebbe funerali solenni il 2 Settembre.

11 – Mascarello Teresa fu Giuseppe nativa di Lamorra e resid. a Novello (Tardirotti) d’anni 80 finiva la sua esistenza di stenti e sofferenze il 4 Settembre munita di tutti i Sacramenti.

12 – Alessandria Lorenzo fu Giuseppe d’anni 78 (Paese), malato da tanto tempo fu colto improvvisamente il 18 Settembre dalla morte che gli lasciò appena il tempo di ricevere i Sacramenti.

13 – Vietto Giuseppe di Clemente (Panerole) volò al Cielo fra gli Angeli dopo appena 10 giorni dal suo battesimo.

14 – Ravera Pierina di Luigi (Belmonda) lasciò la terra per il Cielo il 6 Ottobre  in età di mesi 6.

15 – Nell’Ospedale di Lamorra, ove da qualche tempo era stato ricoverato, è pure morto il 19 Settembre Stra Matteo fu Michele (Loschetti). Ebbe per sua espressa volontà sepoltura e tumulazione in Lamorra il 21, con dolore della famiglia che l’avrebbe voluto seppellire nel Cimitero della nostra Parrocchia, ove spera trasportarlo a tempo propizio. Coll’occasione ringrazia sentitamente quanti, specie dalla Borgata dei Loschetti e Ciocchini, hanno voluto accompagnarne la sepoltura.

16 – Marengo Rosa Anna di Modesto e di Giachello Rosa di giorni 16 morta il 23 Nov.

17 – Castella Luigi fu Celso di anni 83 (Ravera) morto il 29 Nov. Colpito da insulto apoplettico ebbe appena tempo a ricevere i Sacramenti. Ebbe sepoltura il 1° Dicembre.

18 – Montanaro Giuseppe fu Giov. di anni 79 (Chiarene) morì improvvisamente la mattina del 1° Dicembre. Aveva ricevuto la S. Comunione otto giorni prima. Ebbe sepoltura solenne il 3 Dic.

19 – Rostagno Ant. Giovanni Battista fu Giuseppe d’anni 71 (Rostagni). Di fibra robustissima che lo faceva parere d’età assai più giovane, fu prostrato quasi improvvisamente da mal di cuore la notte del 7 Dicembre dopo aver ricevuto i SS. Sacramenti.

20 – Rostagno Antonietta Ved. Tarditi di anni 78 (Chiabotto). Donna di antico stampo, profondamente religiosa, s’addormentava nel Signore col sorriso sulle labbra la notte del 13 Dicembre, confortata dai SS. Sacramenti, seguendo il fratello alla distanza di appena una settimana.

21 – Graziano Mattia – A TORINO (Ospedale delle Molinette) si spense pure nello scorso mese la preziosa esistenza del nostro compaesano Dott. Graziano Mattia Chimico-Farmacista, d’anni 57, residente a Bagnolo, ove per parecchi anni tenne la carica di R. Podestà.

22 – Toschi Augusto. Pure a Torino è deceduto nello scorso mese il Sign. Toschi Augusto, padre della Signora Novo che passò tutta la scorsa estate a Novello (S. Giuseppe). Colpito da paralisi mentre si trovava tra noi, parve riaversi tantoché potè ritornare a Torino, dove poi mancò pochi mesi dopo.

 

Condoglianze alle famiglie e suffragi ai cari defunti.

Alle Famiglie visitate dalla morte le più sentite condoglianze.

Pace eterna ai morti e condoglianze alle Famiglie.

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