ISTRUZIONE? BAH...(Maggio 2017)

 

      Ho letto e riletto l'Ordinanza Ministeriale n. 221 del 12 Aprile 2017, relativa alle operazioni di mobilità del personale scolastico. Mi sono cascate le braccia.
      Non entro nel merito delle disposizioni, ma, dal Ministero dell'Istruzione, vorrei qualcosa di più "istruito", anche nella forma. Sono innumerevoli le imperfezioni linguistiche (mi limito a definirle tali) che si riscontrano; perciò, mi limito a citare qualche esempio.
      Art. 3.1 - "Il personale docente, ed A.T.A.", eccetera. C'è una serie stucchevole di virgole di troppo o mancanti o messe male.
      Art. 3.5 - "Le domande del personale A.T.A. devono contenere le seguente indicazioni".
      Art. 3.8 - "Il personale educativo deve redigere le domande, sia di trasferimento che di passaggio,...". Il mio maestro unico alle elementari mi avrebbe fatto mettere "sia di trasferimento sia di passaggio", dovendo usare il "sia che" soltanto in frase disgiuntiva, ad esempio "sia che chieda il trasferimento sia che chieda il passaggio". Insegnandomi un po' di latino - ora, non s'insegna nemmeno alle Medie - , mi faceva il paragone con aut aut e, meglio ancora, con et et: et album et nigrum, sia bianco sia nero, non sia bianco che nero. Mi diceva: togli il "sia" e, alla latina, metti la congiunzione "e"; vedi che non potrai dire "e bianco che nero". Ormai, queste sottigliette linguistiche non si usano più; già Montanelli scriveva "sia bianco che nero"...
      Art. 4.4 - "Nel caso in cui i genitori sono scomparsi"... Hanno imparato da un noto parlamentare o da un membro dell'Accademia della Crusca a non usare il congiuntivo?
      Art. 4.6 - "...il punteggio per il ricongiungimento al coniuge, ai genitori o ai figli è attribuito solo se la residenza della persona alla quale si richiede il ricongiungimento è comprovata, ai sensi delle disposizioni contenute nel D.P.R. 28.12.2000, n. 445 e successive modifiche ed integrazioni, con una dichiarazione personale, anche redatta dall'interessato, nella quale lo stesso dichiari...". Anche? Chi, se non l'interessato, può anche redigerla?
      Art. 6.5 - "Il personale che non ha ottenuto il trasferimento viene data comunicazione per posta". Che fatica inutile fecero i nostri maestri ad insegnarci grammatica e sintassi!
      E' un campionario, perché le cosiddette sviste sintattiche si ripetono di articolo in articolo, di comma in comma. Al fine della comprensione, nulla di grave, ma, al fine della serietà, sì. E' umiliante che il Ministero dell'Istruzione (il MIO Ministero, che continuo ad amare...) dia tali esempi di sciatteria. Dapprima, avendo letto l'Ordinanza su un ottimo periodico di argomenti scolastici, fui assalito dal dubbio che si trattasse soltanto di una copiatura veloce, biasimevole, ma comprensibile in certi momenti di urgenza di stampa. Così, volli accedere al sito ufficiale del M.I.U.R., dove trovai l'Ordinanza tale e quale la descrissi.
      Una cosa credo certa: che la dottoressa Fedeli, fidandosi dell'apparato, l'abbia firmata (assumendosi la responsabilità anche della forma) senza trovare il tempo di leggerla e capirla. Ma un'altra cosa è certa: che una stesura in un italiano così approssimativo è indice di qualcosa che fa male al cuore, specie a quanti ben sanno che la forma, anche quando non è sostanza, è indice di serietà e conoscenza, qualità indispensabili a chi ha responsabilità istruttive (non dico educative, per non suscitare pruriti). Sarà stato solo uno scivolone, ma ha lasciato qualche ammaccatura.
      Intanto, dalle lettere ai giornali, trovo docenti che scrivono: "Sono un insegnante di scuola primaria precaria", E' precaria la scuola primaria? E' un uomo? E' una donna che dimentica l'apostrofo? E' un omaggio al gender?
      C'è chi - e sorvolo su punteggiatura e altro che non cito - scrive: "So che per avere diritto al rientro devo mettere nell'elenco delle scuola come prima e che devo presentare il modello F.". Che cosa deve mettere? Come prima? Più di prima? Mi sembra una vecchia canzone. Bah!
      Se troverò il tempo e la voglia, in futuro parlerò del contenuto dell'Ordinanza e, forse, delle tanto decantate selezioni dei docenti secondo criteri di merito.

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