(sonoro)

CE L'HO FATTA! (Gennaio 2020)

        Ci sono riuscito! Non parlo più di scuola!
        C'è voluto il rapporto OCSE per portare la mia tristezza al limite della rottura; la nostra Scuola - l'Italia - non ci ha fatto bella figura, ma sono tutti contenti perché ci saranno i concorsi. Ben vengano, sperando che servano a migliorare i programmi, non ad affidare al docente il compito di baby-sitter.
        Certamente, abbiamo delle celebrità, dei cervelloni in ogni campo. Perché ci sono quelli (rectius, quei pochi) che s'impegnano a studiare e non si accontentano del diploma o della laurea. Ma la massa dei diplomati, specie delle secondarie di primo e di secondo grado? Mah! E anche certi laureati, che vanno ai giochini televisivi e confondono Giulio Cesare con Francisco Franco, che fanno di Manila la capitale del Portogallo. Sarà l'emozione (adesso si chiama così).
        Però, la rabbia ed il magone (avrebbe detto mia nonna) mi vengono pensando a quelle decine e decine di migliaia di insegnanti - tanti, ma non tutti - che ci mettono l'anima e la capacità, combattendo contro i programmi, contro i T.A.R., contro i politici, spesso contro i genitori sempre più molli (leggo la cronaca nera...). Non si scoraggiano, sono ammirevoli. Sono più bravi di me, lo devo ammettere. Io, nel mio cuore, li ringrazio sempre, anche se loro non lo sanno.

        Ai miei dodici lettori, per conoscere il mio pensiero, non rimane che fare a ritroso il percorso delle mie note. In calce alla presente, c'è l'indicazione "Pagina precedente". Così di pagina in pagina.
        Questa pagina sarà ripetuta ad ogni aggiornamento del mio sito, ma non modificata (se resisto).

        A tutti coloro che si occupano, con competenza e dedizione, della Scuola, il ringraziamento di un nonno ottantaseienne.

        P. S. - Leggo che Fioramonti s'è dimesso - dicono - per cambiare partito. Ora c'è la giovin Lucia, bilaureata, idonea alla dirigenza, già filosofa di ruolo e, soprattutto, sindacalista, emula della dottoressa Fedeli. Non voglio più parlare, di proposito, di questi problemi; comunque, prima di aprire la bocca, vorrei aprire gli occhi.

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