Se son Fioroni, fioriranno? 15

RIMETTI I NOSTRI DEBITI... (Febbraio 2008)

Nel Giugno del 1995, nel mio notiziario scolastico, pubblicavo il pezzetto che sotto trascrivo (in grassetto).
          Lo scrissi a seguito di un articolo di un famoso scrittore, Premio Strega, che si scagliava, su un quotidiano nazionale, contro una scuola di Cuneo, rea di aver concordato un sistema per evitare che ci fossero enormi disparità di valutazione fra le varie classi.

"""Quandoque BONUS...

Era parecchio tempo che la fama di Cuneo languiva; nessuno aveva più trovate tali da rinverdire una qualità che ci ha resi unici in Italia. Finalmente, il prode Giovanni, o meglio le sue truppe, hanno inventato il bonus, rompendo il lungo perìodo di grigiore che avvolgeva i cuneesi.
          Non è parso vero, a giornali e telegiornali, di potersi avventare sullo scoop, magari senza sapere niente di scuola in genere e di didattica in specie, ma avendo la presunzione di sapere tutto. E' il triste destino - non lusinghiero per il Paese -della scuola: se uno di noi parlasse di calcoli per costruzioni edilizie, di procedure per trapianti di fegato, di conduzione di corti d'assise, verrebbe subito zittito e tacciato d'incompetenza. Chiunque parli di scuola invece, è riverito e blandito, nella convinzione che di didattica e di pedagogia tutti sappiano tutto.
          In verità, non tutti i giornalisti si sono buttati allo sbaraglio: sono stato intervistato, fra gli altri, da una giornalista romana del TG5 e devo dire che ha afferrato subito la corretta impostazione del problema. Ma gli altri? Lascio la risposta a voi, che avete più tempo di me per leggere i giornali e per seguire i telegiornali...
          Che cos'è questo BONUS, inventato dall'intrepida pattuglia del prode Giovanni? Non ho notizie di prima mano, perché, non avendo competenza didattica, non devo esserne obbligatoriamente informato; ma, da quel che ho sentito in giro, non è altro che un lodevole tentativo di razionalizzare i criteri da usare negli scrutini di giugno, a seguito dell'abolizione degli esami di riparazione.
          Se un ragazzo aveva cinque in tre materie, una volta* che cosa si faceva? Si diceva: su, una te la abbuoniamo a giugno e due le porti a settembre, così studierai un po' di più; poi, a settembre, ti promuoveremo. Se le insufficienze erano gravi, veniva rinviato a settembre in tutte e tre e, solo se veramente preparato, a settembre promosso. Se le insufficienze erano quattro e gravi, veniva bocciato a giugno. Ora, ciò non è più possibile. Però, evidentemente, non si possono bocciare a giugno tutti coloro che hanno qualche insufficienza. Ma nemmeno promuoverli. Occorrono criteri per stabilire linee didattiche di valutazione entro le quali promuovere anche chi ha qualche insufficienza.
          Per evitare che succedessero cose del tipo: corso A tutti bocciati e corso B tutti promossi, l'intrepida pattuglia ha escogitato dì procedere all'attribuzione dei voti in ogni materia, in scienza e coscienza; poi, di procedere al ripescaggio di tutti i ragazzi la cui carenza rimanesse entro limiti prestabiliti: ossia, nessuna promozione o bocciatura sull'onda della simpatia o dell'antipatia, sull'onda dell'umore caratteriale di questo o di quel docente, di questo o quel consiglio di classe, ma un metro prestabilito - sia pure di massima - uguale per tutte le classi.
          E' un ragionamento che può avere i suoi difetti, ma si presenta con le caratteristiche della linearità, della controllabilità e, soprattutto, dell'onestà.
          Ripeto, è un metodo che ha più di un aspetto negativo, ma rispecchia fedelmente la limpidezza e la correttezza del carattere cuneese.
          Che a certe persone non vada a genio, quasi quasi mi fa piacere."""

Ora, il Fioroni ha di nuovo disposto sull'argomento. Ma disposto che cosa? Che i debiti, sì, ci sono, ma vanno valutati prima dell'inizio dell'anno scolastico (1° Settembre), eccetera.
          Se capisco bene, vuol dire d'Agosto. Non la vedo bene e ne parlerò la prossima volta.

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