LE FOTO DA 621 A 625 (Giugno 2013)

M'è sempre piaciuta la storia, a tal punto che, quando mi capitava e me lo permetteva il borsellino, compravo qualche autografo in internet.
        Ora, ne pubblico tre (due sono di due facciate), colla speranza che interessino anche altri.
        Spero di aver trascritto esattamente il contenuto e, in qualche caso, aggiungo una mia considerazione.

621) - 1880 circa - Così Arnaldo Fusinato (quello della poesia "sul ponte sventola bandiera bianca...") scrive:

"""Definizione dello Studente

Studente, come insegna la Grammatica, è il participio di studiare, ma dacché tal nome conferì la pratica a chi frequenta l'Università, tutti sanno che il nome di Studente vuol dire: un tale che non studia niente.

A Fusinato""".

622) - 1938 - Firenze. Si sta preparando il viaggio di Mussolini in Germania, per incontrare Hitler. Il treno passerà a Firenze e i diplomatici si danno da fare. Ho trovato la velina di quel giorno.

"""Alle ore 19,45 Sua Eccellenza il Ministro CIANO ha personalmente dettato al Capo di Gabinetto della Prefettura di Firenze il seguente fonogramma da consegnare a Sua Eccellenza il Ministro ALFIERI al passaggio del treno Presidenziale alla Stazione di Campo di Marte:
        ATTOLICO informa che dopo la consegna a Chamberlain della lettera di Hitler, i due Capi non si sono più incontrati.
        Viceversa alle 18,30 ha avuto luogo un colloquio tra l'Ambasciatore Henderson ed il Ministro Ribbentropp.
        Di tale colloquio non si conosce ancora il tenore.
        Attolico aggiunge, però, che la situazione tende a precipitare date le gravi notizie che pervengono dai Sudeti e si ritiene che, qualunque sia l'esito dei colloqui di Godesberg, le forze tedesche si apprestino ad entrare nei Sudeti tra breve tempo.
        L'Addetto Militare Generale MARRAS ha telefonato a Sua Eccellenza Fariani che, secondo sue informazioni, "sarebbe per domani".

Consegnato personalmente dal Comm. dott. Ugo Mazzolani - Viceprefetto di Firenze ad un Ufficiale della Milizia del seguito per S. E. Alfieri alla Stazione di Campo di Marte alle ore 23,51.
                Taliani.

623 - 1938 - Firenze. Sul retro del dispaccio precedente esiste un appunto preso a matita rossa, probabilmente da un incaricato di riferire in alto loco, da cui traspare come Ciano non fosse dell'idea di Mussolini. Infatti, sei anni dopo fu fucilato...
.         Dice l'appunto:

Il comm. Mazzolani ha sentito S. E. Ciano, rivolgendosi a un gruppo di autorità tra cui il Segretario Federale, il gen. comandante la divisione, dire testualmente queste parole: "Fate silenzio - Il Duce dorme - la dimostrazione la farete al suo ritorno - Sono a terra, non ci manca che di mettergli la corda al collo".
        Il comm. Mazzolani gli consegna un telegramma di Alfieri che Hitler gli andrà incontro a Kufstein. Lo aprì con gesto nervoso e lo lesse dicendo: "Ci vengono incontro!".

624 - 1938 - Salsomaggiore. Il Maresciallo De Bono scrive ad una baronessa (non ho trovato il nome) per parlarle di suo marito eroe di guerra in Africa. Scrive:

IL MARESCIALLO D'ITALIA EMILIO DE BONO
                 Salsomaggiore 12 luglio 1938 - XVI

Respintami da Roma, ricevo qui una lettera del Prof. G. Giardina, nella quale mi dice che presto dovrà mandarle l'Albo d'oro della Campagna d'Africa.
        Con l'occasione, io desidero che pervenga a Lei l'espressione del memore ricordo che io ho di suo Marito. Egli può veramente considerarsi un pioniere della Grande Impresa ed uno dei primi martiri di essa; la Patria non

        continua alla foto successiva

625) - 1938 - Salsomaggiore. (continua dalla foto precedente)

lo dimenticherà.
        Io mi lusingo che Ella sia riuscita ad aggiustare ogni sua cosa laggiù.
        Oramai io ne sono fuori, e ne sento nostalgia, sono però certo che S. A. R. il Vicerè - che tanto stimava il povero Barone - le sarà largo, occorrendo, di ogni aiuto.
        Mi creda, Baronessa, con devozione, suo obbligatissimo
                Emilio De Bono

Il 1938 è l'anno dell'introduzione del voi obbligatorio. A quanto pare, De Bono non ci si abitua. Sarà per questo che verrà fucilato a Verona, nel 1944, assieme a Ciano?

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