LE FOTO DA 651 A 653 (Febbraio 2014)

Oggi mi dedico ai Presidenti della Repubblica. I primi due autografi (De Nicola ed Einaudi) li comperai ad un'asta. Il terzo (Scàlfaro) è una lettare indirizzata a me.

651) - 1947 - Roma. E' parte di un decreto firmato da Enrico De Nicola.

652) - 1951 - Roma. E' parte di un decreto firmato da Luigi Einaudi.
        Quando alcuni notabili andarono a chiederli se avrebbe accettato l'incarico di presidente, col suo accento langarolo disse: " Lor signori sanno che sono claudicante?".

E' rimasta famosa la cena con Ennio Flaiano. E' prassi che i presidenti cenino con qualche persona, in modo non ufficiale. Quella sera, Einaudi invitò una decina di persone, fra cui Ennio Flaiano. Sul finire, come frutta, portarono alcune pere ed il cameriere le offrì ad Einaudi. Einaudi ne prese una, la guardò e disse: "E' grossa, qualcuno vuole mezza pera?". Momento d'imbarazzo, perché la gente chic (o snob) non divide mai la frutta, al massimo la lascia nel piatto. Ruppe l'imbarazzo Flaiano, dicendo: "Io!".
        Flaiano conclude il racconto del fatto scrivendo: "E dopo, venne il periodo delle pere indivise".
        Einaudi sapeva di economia ma, soprattutto, veniva da Dogliani, dove è sepolto; veniva da gente che sa che non si deve sprecare.

653 - 1991 - Roma. E' una segnalazione (si dice così) di Luigi Scàlfaro, quando non era ancora presidente. Mi raccomando, Scàlfaro coll'accento sulla prima a, perché non deriva nè da scalfàro nè da scalfarotto, termini poco usati ma, soprattutto, poco consoni alla dignità di un magistrato che fa politica.

Pagina successiva
Pagina precedente
Torna a FOTO
Torna all'indice

	651) - 1947 - Roma. E' parte di un decreto firmato da Enrico De Nicola.
	652) - 1951 - Roma. E' parte di un decreto firmato da Luigi Einaudi. Quando alcuni notabili andarono a chiederli se avrebbe accettato l'incarico di presidente, col suo accento langarolo disse: " Lor signori sanno che sono claudicante?". E' rimasta famosa la cena con Ennio Flaiano. E' prassi che i presidenti cenino con qualche persona, in modo non ufficiale. Quella sera, Einaudi invitò una decina di persone, fra cui Ennio Flaiano. Sul finire, come frutta, portarono alcune pere ed il cameriere le offrì ad Einaudi. Einaudi ne prese una, la guardò e disse: "E' grossa, qualcuno vuole mezza pera?". Momento d'imbarazzo, perché la gente chic (o snob) non divide mai la frutta, al massimo la lascia nel piatto. Ruppe l'imbarazzo Flaiano, dicendo: "Io!". Flaiano conclude il racconto del fatto scrivendo: "E dopo, venne il periodo delle pere indivise". Einaudi sapeva di economia ma, soprattutto, veniva da Dogliani, dove è sepolto; veniva da gente che sa che non si deve sprecare.
	653 - 1991 - Roma. E' una segnalazione (si dice così) di Luigi Scàlfaro, quando non era ancora presidente. Mi raccomando, Scàlfaro coll'accento sulla prima a, perché non deriva nè da scalfàro nè da scalfarotto, termini poco usati ma, soprattutto, poco consoni alla dignità di un magistrato che fa politica.