LE FOTO DA 788 A 790 (Novembre 2018)

      Durante il mio servizio, mi capitò di scovare nell'archivio alcuni originali degli ordini di servizio del tempo mussoliniano. Riuscìì a fotocopiarli ed ora mi propongo di pubblicarli fotostaticamente in alcune puntate. Possono dare un'idea del funzionamento della burocrazia del tempo, con l'interferenza del clima politico.
      Non ho trovato documenti circa la storia del provveditorato, ma ricordo di aver letto che, dopo aver funzionato fino all'inizio degli anni '20, fu soppresso. Poi, fu ripristinato nel 1936 e questo lo so perché il ragionier Taragna, Direttore di Ragioneria, in servizio a Cuneo quando iniziai il mio lavoro, mi raccontò un po' di storia. Era originario della Provincia di Torino ed era funzionario del Provveditorato agli Studi di Torino, che comprendeva anche Cuneo. Nel 1936 avvenne l'istituzione del Provveditorato a Cuneo ed egli fu destinato a questa sede, all'inizio composta di poche unità e di poche funzioni. Mi raccontava che il trasloco degli attti avvenne mediante valigioni trasportati in treno soprattutto da Lui. Poi, in brevissimo tempo, le mansioni crebbero a dismisura.

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788) - 1937 - Il Provveditore (pardon, il Regio Provveditore) mi pare si chiamasse Mondino.
      Gli impiegati direttivi e di concetto (erano qualifiche del tempo) dovevano firmare gli ordini di servizio ed erano responsabili della loro applicazione anche da parte dei loro collaboratori subordinati.
      Ad ogni ricorrenza ritenuta degna di memoria da parte del Governo, si chiudeva un po' prima, ma non sottovalutiamo il fatto che era un ufficio che rispettava anche l'apertura domenicale, sia pure a turni.

789) - 1937 - Quando un Re o una Regina compiono gli anni, non si festeggia il compleanno, ricorrenza da comuni mortali, ma il Genetliaco, da scriversi sempre con la G maiuscola, cosa che il Provveditore del tempo dimenticò, ma che io dovetti fare scrivendo i "pensierini" a scuola nel 1940/41.
      La bella Elena, già prestante principessa montenegrina, non era ambiziosa e pare non ambisse a tante solennità.
      Parlando della Regina, mi viene sempre in mente la battuta di suo padre Nicola, re del Montenegro, stato con circa 2 milioni di abitanti. Gli fu chiesto, una volta, quanti sudditi avesse ed egli rispose: "Col mio amico Nicola II (omonimo, zar di tutte le Russie), ne abbiamo 102 milioni!".

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790 - 1937 - Come in ogni ufficio statale che si rispetti, ci si ricordava che, alla fin fine, il Carnevale è tale per la sequenza delle tappe che avvicinano alla Pasqua; pertanto, era giusto lavorare solo mezza giornata, perbacco!

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