LE FOTO DA 795 A 797 (Febbraio 2019)

      Durante il mio servizio, mi capitò di scovare nell'archivio alcuni originali degli ordini di servizio del tempo mussoliniano. Riuscìì a fotocopiarli ed ora mi propongo di pubblicarli fotostaticamente in alcune puntate. Possono dare un'idea del funzionamento della burocrazia del tempo, con l'interferenza del clima politico.
      Ecco altri tre ordini di servizio, senza alcun interesse particolare, se non per gli addetti ai lavori, che possono meditare sulla differenza tecnologico-organizzativa e sul diverso ambiente politico dei due periodi: 1937 ed oggi. Per fortuna, non mi pare ancora di vedere un palese riavvicinamento.

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795) - 1937 - "Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio / dei primi fanti il ventiquattro maggio..."
      Si ricordava l'entrata in guerra nel 1915, come fosse evento glorioso e gioioso; glorioso sì, gioioso molto meno, se si pensa ai 600.000 morti ed al milione di mutilati.
      Ma l'Italia volava sulle ali dei trionfi...

796) - 1937 - L'orario era di 42 ore settimanali ed era una conquista.

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797 - 1937 - "Italiani, popolo di santi, poeti e navigatori, o meglio: popolo di eroi, di santi, di poeti, di artisti, di navigatori, di colonizzatori, di trasmigratori". È il frammento di un famoso discorso che Benito Mussolini pronunciò il 2 ottobre 1935 contro la condanna all’Italia, da parte delle Nazioni Unite, per l’aggressione all’Abissinia. Questa stessa citazione campeggia sulle quattro facciate del Palazzo della Civiltà Italiana, l'’edificio che si trova a Roma nel quartiere dell’Eur.
      Non mancava occasione per ricordare al mondo quanto fossimo bravi, eccetera, eccetera. Avevamo persino scoperto l'America...

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