LE FOTO DA 826 A 828 (Febbraio 2020)

      Nel Maggio scorso, feci un viaggio solitario - turista fai da te - ad Addis Abeba. Mio padre, negli anni '30, era abbonato al Touring Club Italiano che, nel 1938, regalò agli abbonati una monumentare guida dell'A.O.I. (Africa Orientale Italiana). 664 pagine, per me, erano troppe; mi limitai a leggerne alcune, fra cui quelle dedicate alla capitale, Addis Abeba, di ben 90.000 abitanti. Ora, è oltre i tre milioni, ma pare siano molti di più.
      Imparai molte cose di storia italiana, note e meno note. Ad esempio, malgrado le atrocità di Graziani, che ci fecero perdere l'onore, come italiani siamo ancora ben visti, soprattutto per le opere sociali e le infrastrutture di cui li abbiamo dotati.
      Aggiungo tre foto alle precedenti.

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      826) - 2019 - Il Museo memoriale dei martiri del Terrore Rosso è un museo situato ad Addis Abeba, a testimonianza delle crudeltà della dittatura comunista negli anni '70.
      Il museo venne inaugurato nel 2010 quale memoriale delle vittime del periodo di repressione noto come Terrore Rosso avvenuto durante il governo di Menghistu Hailè Mariàm e del regime del Derg. Sembra di visitare Dachau.
      Il museo, ad ingresso gratuito, racconta le violenze scoppiate a metà degli anni 1970, in occasione dell'80º anniversario della nascita di Hailé Selassié, che colpirono gli oppositori del regime Derg. L'esposizione include una collezione di strumenti di tortura, teschi e ossa, bare, vestiti insanguinati, fotografie delle vittime e altri cimeli che testimoniano come fossero trattati i detenuti e come essi abbiano potuto comunicare fra loro segretamente.
      Nel museo sono esposte anche opere d'arte che hanno come soggetto la storia del Terrore Rosso.

      827) - 2019 - Il monumento al Leone di Giuda è una statua del Leone di Giuda, simbolo degli imperatori etiopi e dell'Etiopia, posta di fronte alla stazione ferroviaria di Addis Abeba. La statua è particolarmente nota in Etiopia per un episodio di protesta contro il colonialismo italiano avvenuto nel 1938 a Roma (dove la scultura era stata ricollocata) per mano di Zerai Deres, che per tale gesto è celebrato dalla storiografia etiope quale patriota ed eroe nazionale.
      Al termine della cosiddetta marcia della ferrea volontà che portò all'occupazione di Addis Abeba da parte dell'esercito italiano, la statua venne trasportata a Romanel 1936 al termine della guerra d'Etiopia.
      Il 15 giugno 1938 il giovane interprete eritreo Zerai Deres mise in atto davanti al monumento un atto di protesta contro l'occupazione italiana dell'Etiopia, ferendo diverse persone. Per tale motivo venne arrestato e in seguito internato nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, in cui rimase fino alla morte avvenuta nel 1945. Per tale gesto Deres è considerato nella sua patria e in Etiopia un eroe nazionale.
      Il leone di Giuda rimase a Roma fino al 1960, quando fece ritorno in Etiopia dopo i negoziati di Addis Abeba; in occasione della nuova inaugurazione il negus Hailé Selassié partecipò in divisa militare alla cerimonia, ricordando per l'occasione anche il gesto patriottico di Zerai Deres.
      Dopo la rivoluzione del 1974, il regime comunista Derg pensò di rimuovere il monumento, simbolo della monarchia, ma un'associazione di veterani sostenne che fosse un ricordo della resistenza etiope e simbolo dell'Etiopia. Il regime fu costretto ad accettare di lasciare il monumento, che si trova ancora di fronte alla stazione ferroviaria di Addis Abeba.

      828) - 2019 - L'Addis Merkato (letteralmente Nuovo Mercato), comunamente chiamato solo Merkato è il nome di un grande mercato all'aperto nel quartiere di Addis Ketema ad Addis Abeba, capitale dell'Etiopia.
      Credevo che il più grane mercato d'Africa fosse il khan khalili, quello del Cairo in Egitto. Mi sbagliavo.
      Il Merkato di Addis Abeba è il più grande mercato all'aperto in Africa, impiegando 13.000 persone con 7.100 attività imprenditoriali. La merce in vendita in particolare sono i prodotti agricoli coltivati localmente, in particolare il caffè.
      L'Addis Merkato ha oltre 150 negozi e quattro centri commerciali con 75 negozi. Il ragazzino che si vede non c'entra niente, ma pensò bene di farsi fotografare da un turista. Non c'è nessuna soggezione fra le persone, né di età né di sesso né di etnia.

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