LE FOTO DA 829 A 831 (Marzo 2020)

      Nel Maggio scorso, feci un viaggio solitario - turista fai da te - ad Addis Abeba. Mio padre, negli anni '30, era abbonato al Touring Club Italiano che, nel 1938, regalò agli abbonati una monumentare guida dell'A.O.I. (Africa Orientale Italiana). 664 pagine, per me, erano troppe; mi limitai a leggerne alcune, fra cui quelle dedicate alla capitale, Addis Abeba, di ben 90.000 abitanti. Ora, è oltre i tre milioni, ma pare siano molti di più.
      Imparai molte cose di storia italiana, note e meno note. Ad esempio, malgrado le atrocità di Graziani, che ci fecero perdere l'onore, come italiani siamo ancora ben visti, soprattutto per le opere sociali e le infrastrutture di cui li abbiamo dotati.

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      829) - 2019 - Questo è l'incrocio di viuzze davanti alla mia pensione. E' anche il punto di raccolta dell'immondizia. Ogni martedì mattina, ogni famiglia viene a depositare in quell'angolo il proprio sacco (o quello che è) dell'immondizia. Non è una raccolta differenziata, ma è meglio di niente. Per lo meno, non rimangono mucchi d'immondizia per strada (come in certe grandi città italiane).
      Addis Abeba ha da 3 a 6 milioni di abitanti, ma è ancora povera, anche se cerca di emanciparsi e se, per certi versi, è preferibile a certi stati in lingua araba, anche se ricchi.
      E' tribolata dalla rivalità fra le tribù rivali, che non cessano di odiersi. Attualmente, c'è un presidente che vive assediato in una fortezza, con soldati e mitraglie ad ogni angolo della sua residenza, perché un mucchio di gente lo vorrebbe morto. Infatti, sta combattento la rivalità fra le tribù e, soprattutto, sta cercando di usare la mano di ferro contro la corruzione.
      Ma - come in Italia - fa quello che può.

830) - 2019 - L'entrata al campus dei Salesiani di Mekanissa (così si chiama il quartiere e così si chiama il complesso salesiano.
      E' un complesso enorme; ogni giorno feriale ospita circa 3000 studenti, di ogni ordine e grado, soprattutto ad indirizzo tecnico. Gli studenti cattolici si contano sulle dita; la maggior parte sono copti, di altre religioni o atei. Frequentano a Mekanissa per l'alto livello di preparazione. Si paga una retta, non piccola.
      Ci sono circa 400 studenti che non pagano, per impossibilità familiari, indipendentemente dalla religione.

      831) - 2019 -Siamo sempre dai Salesiani di Mekanissa.
      Era una domenica e non c'era scuola. In compenso, funzionavano gli oratori, su vari campi e varie sale. Il Padre Salesiano, che stava per fotografarmi, vide la ragazzina che mi circolava d'attorno e comprese che non le sarebbe dispiaciuto farsi fotografare con l'"italiano". Le fece cenno di accostarsi e subito accorse, senza alcun timore o soggezione. Non conosco né l'età né il nome.
      Noi siamo abituati agli africani che sono da noi e sappiamo che, anche per motivi religiosi, ci sono spesso difficoltà di comunicazione fra i due sessi; pensiamo subito agli islamici, che guardano le donne con occhio torbido, e alle islamiche, che guardano (e, sotto sotto, anelano) gli uomini come il diavolo in persona. In Etiopia i rapporti sono diversi (islamici esclusi); i rapporti sono normali, senza retrocalcoli.

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