"Essi mi faranno un santuario e abiterò in mezzo a loro" (Es 25,8).

LE FOTO DA 851 A 856 (Dicembre 2020)

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LA SINAGOGA DI CUNEO

      851) - 1)La sinagoga di Cuneo fu costruita nel 1611 nel cuore del ghetto, da poco costituito. Il luogo di culto è rimasto ininterrottamente nella stessa area, ma nel 1884, in seguito all'Emancipazione, il tempio fu completamente ristrutturato.
      In Piemonte, gli ebrei apparvero solo agli inizi del 1600. Non vi furono delle persecuzioni gravi, non vi furono espulsioni violente, però gli ebrei furono sempre soltanto tollerati ,non degni di esercitare le professioni e costretti a umili mestieri. Nel 1848, Carlo Alberto emancipò gli ebrei, rendendoli pari in tutto agli altri cittadini.
      La scritta sul frontone dice: "Essi mi faranno un santuario e abiterò in mezzo a loro" (Esodo 25,8).

      852) - Questa è L'Arca Santa, l’armadio, di solito riccamente ornato, che nelle sinagoghe custodisce i rotoli della Torà. È così chiamata per analogia con l’Arca Santa, che conteneva le Tavole della Legge.
       Nelle sinagoghe della diaspora (cioè, quelle non in Israele) è posta sulla parete rivolta verso Israele, mentre in Israele su quella rivolta verso Gerusalemme e a Gerusalemme su quella rivolta verso il monte dove sorgeva il tempio.
      Quando l'Arca Santa viene aperta, in segno di devozione, i fedeli si alzano in piedi.
      Come detto, nella sala delle preghiere, spicca l'Arca Santa, contenente le tavole della legge (ovviamente, non quelle originali...) ed il Menorah (candelabro con sette braccia).
      E' il punto più sacro della sinagoga, un po' come il Tabernacolo per noi cristiani.
      A Cuneo non risiedono più ebrei a sufficienza per poter celebrare cerimonie religiose. Mi pare che debbano essere almeno nove, se non erro. Però, la sinagoga è spesso aperta per visite e per attività culturali.

      853) - Al di sotto del pulpito pensile – elemento mutuato dal modello cristiano e risalente all’ultimo rinnovamento – è stata murata una palla di cannone: cadde nei locali della sinagoga durante l’assedio austro-russo del 1799, ma rimase inesplosa; per commemorare lo scampato pericolo, la Comunità istituì una apposita ricorrenza festiva chiamata “Purim della bomba”.

      854) - Una rampa di scale conduce al matroneo, che è illuminato dalle finestre sulla facciata e si affaccia sulla sala di preghiera con una balaustra in legno.
      Nell'Ebraismo, specialmente secondo la tradizione ortodossa, ci sono una serie di contesti e situazioni in cui uomini e donne sono tenuti separati, al fine di conformarsi ai vari elementi della Halakhah (norme che regolano la tradizione religiosa) ed evitare che uomini e donne si mescolino. Altre correnti e forme di Ebraismo raramente tengono a separare i due sessi.
      Durante i servizi di preghiera, nelle sinagoghe ortodosse, i posti a sedere sono quasi sempre separati. Una mechitza (semplice paravento di legno a mezza altezza) viene utilizzata per dividere gli uomini e le donne, e spesso per bloccare la vista da una sezione all'altra, sebbene le altezze della mechitza possano variare da una sinagoga all'altra.
      Gli ebrei conservatori, i riformati ed altri tipi di sinagoghe liberali (come quella di Cuneo, malgrado il matroneo), in genere non hanno aree separate.

      855) - La sala di preghiera si trova al secondo piano ed è rettangolare.
      Le pareti grigie e il soffitto sono decorati da cornici dorate, iscrizioni in ebraico e candelieri.
      Due coppie di finestroni e un grande lampadario centrale in ferro battuto e cristallo danno luce alla sala.
      I banchi sono tutti collocati in direzione dell'armadio (aron) e del podio (tevah) che si trovano entrambi sul lato orientale. Si noti anche il grande pulpito.
      L'armadio in legno dipinto è un esempio di barocco veneziano, con decorazioni di elementi liturgici e dorature.

>      856) - Una rampa di scale porta al primo piano, dove sulla destra vi è una piccola stanza un tempo adibita a scuola e biblioteca, che ancora oggi conserva gli arredi originali.
      Nei locali adiacenti - più ampi di quest'aula - è stata creata nel 2017 la Biblioteca "Davide Cavaglion" che raccoglie testi per la storia degli ebrei a Cuneo e in Piemonte, con annessa sala per conferenze.
      Nel cortile dell’edificio è tuttora conservato l’antico forno per la cottura del pane azzimo pasquale.

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