LE FOTO DA 887 A 891 (Ottobre 2021)

      Nell'Ottobre di 150 anni fa, si verificarono i due più grandi incendi degli Stati Uniti: l'incendio di Chicago (California) e quello di Peshtigo (Wisconsin).

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      887) - Il grande incendio di Chicago distrusse circa 9 km.² della città dall'8 al 10 ottobre 1871. Fu storicamente considerato uno delle più grandi catastrofi statunitensi del XIX secolo, e vi persero la vita centinaia di persone. La ricostruzione, avvenuta immediatamente dopo l'estinzione dell'incendio, avviò un processo che portò Chicago ad essere una delle più importanti città americane.
      Il fuoco ebbe origine intorno alle 21:00 di domenica 8 ottobre, in un edificio in legno adibito a stalla e granaio. Per molto tempo si credette che a causare l'incendio fosse stata una mucca che, urtando nella statta una lanterna, la fece cadere sulla paglia del pavimento, dando origine al disastro. Nel 1893, il giornalista che aveva diffuso tale versione, ammise di aver inventato tutto per rendere la storia più colorita.
      Il diffondersi del fuoco fu permesso dal massiccio uso del legno nella costruzione degli edifici, dal forte vento che soffiava verso nord-ovest e dalla siccità che dominava in quei giorni. L'amministrazione cittadina compì a sua volta i propri errori, non reagendo con la dovuta velocità, con esiti fatali. I vigili del fuoco non risposero alla prima segnalazione, mandata da una farmacia verso le 21:40, pensando che la nuvola di fumo nel cielo provenisse da un incendio del giorno prima. Solo quando il fuoco guadagnò territorio i vigili del fuoco si resero conto che si trattava di un nuovo incendio, e mandarono le pompe, ma nella direzione sbagliata. Seguirono vari tentativi di fermare le fiamme, ma tutti fallirono, contrastati dal clima, caldo e secco, e dal forte vento che aiutava la diffusione delle fiamme. Il sindaco di Chicago arrivò addirittura al punto di chiedere aiuto alle città limitrofe, ma a quel punto l'incendio era troppo vasto da contenere. Dal momento che l'incendio distrusse anche l’acquedotto, i pompieri dovettero per forza rinunciare allo spegnimento delle fiamme, e il disastro continuò ad espandersi attraversando anche il fiume di Chicago, il Chicago River.

      888) - Presi dal panico, i cittadini cominciarono a scappare e di conseguenza il sindaco, per calmare il clima che si era formato, decretò la legge marziale.
      Non ci fu verso di spegnerlo, ma, alla fine, il fuoco fine si estinse da solo, aiutato dai venti in diminuzione e da una lieve pioggia che cadde lunedì notte.
      Più di 120 km. di strade vennero distrutte, 190 km di marciapiedi, 2.000 lampioni, 17500 edifici, e 222 milioni di dollari di proprietà, circa un terzo del valore dell'intera città. Di 300.000 abitanti, oltre 90.000 restarono senza abitazione. Si disse che il fuoco superò addirittura in potenza distruttiva l' incendio di Mosca del 1812. Dopo lo spegnimento, furono recuperati 125 corpi, ma le vittime stimate furono circa 300; considerata la portata del disastro, è un numero piuttosto piccolo, grazie alla tempestività con cui gli abitanti riuscirono a fuggire.
      La ricostruzione fu veloce e durò qualche anno; tra gli edifici costruiti ex novo, va menzionato l'Home Insurance Building, il primo grattacielo della storia.

      889) - L'incendio di Peshtigo (città del Wisconsin) è avvenuto lo stesso giorno del grande incendio di Chicago, ma è stato molto più mortale. Fu il più letale incendio nella storia degli Stati Uniti.
      Il reverendo Peter Pernin sopravvisse al fuoco di Peshtigo rifugiandosi nelle acque della baia del fiume Peshtigo. Era il parroco di Peshtigo e della vicina Marinette, e durante l'incendio entrambe le sue chiese furono rase al suolo. In un suo libro racconta la catastrofe con dettagli agghiaccianti. Le particolari condizioni di pressione atmosferica fecero sì che le fiamme e il fumo passassero ripetutamente sulla superficie della baia, costringendo quelli che si erano tuffati a tenere a lungo la testa sotto, con il risultato che diversi tra essi annegarono; poiché l'incendio durò a lungo (Padre Pernin restò nel fiume per oltre 5 ore), altri morirono per ipotermia a forza di rimanere immersi nell'acqua fredda.
      L'incendio di Peshtigo bruciò tutta la notte dell'8 ottobre 1871. Si stima che il disastro naturale abbia ucciso almeno 1.200 persone, rendendolo con un ampio margine l'incendio più mortale nella storia americana.
      Il numero esatto non si sa, perché il 9 Ottobre furono trovati 1.152 cadaveri bruciati, ma altre 350 persone furono date disperse. Nel solo villaggio di Peshtigo, una città di 1700 persone, si stima che 800 persone abbiano perso la vita. La maggior parte di coloro che sono morti sono stati ustionati così gravemente da essere irriconoscibili.

      890) - Il fuoco era così potente che ha raggiunto temperature di 2.000 gradi Fahrenheit (1093 centigradi). Probabilmente era una tempesta di fuoco con un vento dalla velocità di oltre 180 km. all'ora. Il fuoco ardeva con una tale ferocia e velocità che l'aria era irrespirabile, e bruciò in una sola notte. L'immensa potenza ha reso il fuoco in grado di saltare attraverso Green Bay, che è larga 16 chilometri.
      Coloro che pensavano di essere al sicuro nelle loro case o edifici si sono ritrovati all'interno delle loro tombe poiché principalmente le strutture in legno non potevano competere con le fiamme e l’incendio li aveva circondati.
      Solo i fortunati sono riusciti a sopravvivere. Il reverendo Pernin agì rapidamente, ma fu fortunato a non essere annegato, non essere morto per ipotermia, a non essere soffocato o arso vivo.
      Nella foto, che cosa resta di una enorme piantagione agricola con capannoni e ferrovia.

      891) - Al di fuori del fiume, sopravvissero solo quei pochi che erano riusciti a trovare rifugio dentro qualche caverna di roccia, dove l'incendio non arrivò. Una circostanza che si ritenne miracolosa fu che alcune religiose, guidate da suor Adele Brise (di origine belga, vissuta dal 1831 al 1896, e destinata a diventare una veggente, per la quale è in corso un processo di beatificazione), insieme ad alcuni profughi, si rifugiarono in una cappella nella località di Robinsonville, poco distante, e sopravvissero benché l'area circostante fosse bruciata completamente.
      La moria di persone fu nulla in confronto a quella di animali. Nemmeno gli uccelli del bosco riuscirono a salvarsi, perché le fiamme furono talmente alte da raggiungerli e risucchiarli nel vortice."

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