LE FOTO DA 897 A 901 (Dicembre 2021)

      Nell'autunno di 150 anni fa, avvennero nascite di studiosi e rivolte drammatiche; sia le une sia le altre sono forse eventi non molto noti. Provo a citarli, con qualche nota di spiegazione.

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      897) -       Nel Novembre del 1871 nasceva Florence Rena Sabin, dottoressa da non confondere col più noto dottor Sabin, scopritore del vaccino contro la poliomielite.
      Il nome della Sabin è legato a molti primati, essendo tuttora considerata una pioniera nel campo della medicina per tutte le donne. Fu la prima donna a divenire professore ordinario presso l'Università Johns Hopkins di Baltimora. Fu, inoltre, la prima ad essere eletta tra i membri della National Academy of Science. La prima donna a capo di un dipartimento al Rockefeller Institute for Medical Research e la prima donna presidente dell'American Association of Anatomist. Florence Rena Sabin diede un cospicuo contributo allo sviluppo della conoscenze riguardo all'istologia del cervello, al sistema linfatico e alla comprensione della patologia e dell'immunologia della tubercolosi.
      Dopo il suo ritiro, ebbe un importante ruolo nella riforma sulla salute pubblica del Colorado dopo la fine della seconda guerra mondiale.

      898) - Théophile Charles Gilles Ferré (Parigi, 6 maggio 1846 – Versailles 28 novembre 1871), il 26 marzo fu eletto al Consiglio della Comune e fu incaricato nella Commissione Sicurezza generale. Il 1º maggio fu anche sostituto-procuratore della Comune e votò a favore della costituzione del Comitato di Salute pubblica. Il 24 maggio firmò l'ordine di esecuzione di sei ostaggi, tra i quali era l'arcivescovo Georges Darboy, dichiarando di assumersene tutta la responsabilità.
      Arrestato alla caduta della Comune, fu processato l'8 agosto. Lesse unicamente una breve dichiarazione, continuamente interrotto dal commissario dell'accusa Gaveau, che lo definì «energumeno dagli occhi stravolti, uscito da poco dal manicomio». Ferrè dicendo soltanto: «Sono Membro della Comune, ma sono nelle mani dei vincitori. Loro vogliono la mia testa, che se la prendano! Non salverò mai la mia vita per viltà. Sono vissuto libero, tale voglio morire. Aggiungo solo una parola: la fortuna è capricciosa, io confido all'avvenire la cura della mia memoria e della mia vendetta».
      Condannato a morte il 2 settembre, la sentenza fu eseguita il 28 novembre nel campo di Satory, presso Versailles. Fu fucilato insieme con Louis Rossel e con il sergente Pierre Bourgeois: «Ferré gettò la benda, respinse il prete che veniva verso di lui e, aggiustandosi gli occhiali, guardò bene in faccia i soldati».

      899) - LÉON GAMBETTA (1838-1882) - Originario di una famiglia ligure emigrata in Francia, brillante avvocato, si distingue in Francia, nel 1870/71, per le sue solide idee repubblicane.
      Nel 1869 viene eletto deputato e diventa il capo della opposizione contro l'imperialismo di Napoleone III. Dopo la disfatta di Sedan proclama la decadenza di Napoleone III e l'istituzione della Repubblica. Dopo i fatti del 1871 fonda il giornale La République Française e si fa strenuo promotore dell'idea repubblicana in tutto il paese.
      Nel 1877, come leader dell'opposizione repubblicana, mette alle strette il Presidente, filo monarchico, Mac-Mahon e lo costringe alle dimissioni. Rifiuta la nomina a Presidente della Repubblica ma accetta quella di Presidente dell'Assemblea Nazionale e dà vita ad un "grande ministero di Unione Repubblicana".
      Muore in un incidente nel Dicembre del 1882.
      Gambetta e' stato riconosciuto come uno dei piu' grandi fautori della Repubblica e l'ideatore/codificatore delle caratteristiche fondamentali del pensiero repubblicano. L'urna con le sue ceneri e' conservata al Pantheon di Parigi.
      Nella foto, in modo molto retorico, spiega le sue idee al popolo.

      900) - A Parigi, di sommossa in sommossa,Il 4 settembre una grande folla di popolo invase palazzo Borbone e occupò le tribune. Il presidente (Eugène Schneider) fu cacciato dall'Assemblea, un rivoluzionario si insediò al suo posto e dalle tribune si chiese con forza la proclamazione della Repubblica.
      Fu formato in fretta un governo di «difesa nazionale». Napoleone III (ripeto Napoleone Terzo, per chi legge di corsa) era nelle mani dei prussiani, l'imperatrice era fuggita in Inghilterra, il Senato era svanito prima ancora di essere dichiarato sciolto, «grandi dignitari, alti funzionari, generali baffuti, tutti si eclissarono pietosamente».
      Nella foto, Club rivoluzionario in chiesa a Parigi nel 1971
      Per le sue riunioni, la Comune di Parigi si serviva anche delle chiese, E’ la forma di organizzazione autogestionaria, di stampo socialista libertario, che assunse la città di Parigi dal 18 marzo al 28 maggio 1871. È considerata la prima grande esperienza di autogoverno della storia contemporanea. Ma cominciò male e finì peggio.
      Adottò a proprio simbolo la bandiera rossa, eliminò l'esercito permanente e armò i cittadini, rese elettivi e revocabili i magistrati e tutti i funzionari, retribuì i funzionari pubblici e i membri del Consiglio della Comune con salari prossimi a quelli operai, iniziò l'epurazione degli oppositori, cioè i cittadini fedeli al Governo legittimo e i rappresentanti religiosi. Come vedemmo sopra, ci volle Gambetta a raddrizzare la storia.

      901) - L'origine delle specie è una tra le opere cardine nella storia scientifica e, senza dubbio, una delle più eminenti in biologia, scritta dal naturalista inglese Charles Darwin.
      Pubblicata per la prima volta il 24 novembre 1859, in essa Darwin spiegava la sua teoria dell'evoluzione, riportandovi le osservazioni che egli stesso aveva compiuto durante una spedizione, secondo cui «gruppi» di organismi di una stessa specie si evolvono gradualmente nel tempo attraverso il processo di selezione naturale, un meccanismo che venne reso noto per la prima volta a un pubblico non specialistico proprio grazie a questo libro.
      L'opera contiene dettagliate prove scientifiche che l'autore ebbe il tempo di accumulare durante i suoi viaggi. Al suo ritorno, preparò diligentemente la sua teoria e, contemporaneamente, rifiutò quella più in voga fino a quel tempo, il creazionismo, che ritiene tutte le specie come il frutto della creazione di Dio e quindi perfette ed immutabili. Non negò la creazione del mondo, ma la creazione di ogni specie a sé stante, fra cui la specie umana.
      Il libro risultò accessibile anche ai non specialisti e suscitò da subito un grande interesse. Darwin espone tutte le prove della evoluzione dell'uomo, sia nella sua discendenza comune con le scimmie antropomorfe, sia nello sviluppo delle diverse popolazioni (etnie) umane. Per tale motivo, dai vignettisti veniva figurato come scimmia colla testa umana.

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