LE FOTO DA 950 A 954 (Dicembre 2022)

      Alcuni eventi, rimasti nella storia, che avvennero nel mese di Dicembre.

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      950 - 2 Dicembre 1804: Napoleone Bonaparte nacque in Corsica (Ajaccio, 15 Agosto 1769), da una famiglia della piccola nobiltà italiana, studiò in Francia, dove divenne ufficiale d’artiglieria e quindi generale durante la Rivoluzione francese. Con il colpo di stato del 9 Novembre 1799, assunse il potere in Francia come Primo Console dal novembre di quell'anno al 18 maggio 1804, e Imperatore dei francesi, con il nome di Napoleone I dal 2 dicembre 1804 al 14 aprile 1814 e nuovamente dal 20 marzo al 22 giugno 1815. Fu anche presidente della Repubblica Italiana dal 1802 al 1805 e d’Italia dal 1805 al 1814.
      In quel periodo, in Piemonte venne prescritto l’uso della lingua francese in tutti gli atti pubblici ed io ne ho qualche esempio nei contratti di acquisto di piccoli terreni da parte di mio trisnonno.
      Napoleone, grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le potenze europee, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli (Giuseppe Bonaparte in Spagna, Gioacchino Murat ne Regno di Napoli, Girolamo Bonaparte in Vestfalia, Jean-Baptiste Jules Bernadotte nel Regno di Svezia e Luigi Bonaparte nel Regno d'Olanda).
      La sua riforma del sistema giuridico (confluita nel Codice Napoleonico) introdusse chiarezza e semplicità delle norme e pose le basi per il moderno diritto civile.
      La disastrosa campagna di Russia (1812) segnò il tramonto del suo dominio sull'Europa. Sconfitto nella battaglia di Lipsia nell'ottobre del 1813, Napoleone abdicò il 4 aprile 1814 e fu esiliato all'isola d'Elba. Nel marzo del 1815, abbandonata furtivamente l'isola, sbarcò vicino ad Antibes, e rientrò a Parigi senza incontrare opposizione, riconquistando il potere per il periodo detto dei "cento giorni", finché non venne definitivamente sconfitto dalla coalizione anglo-europea nella battaglia di Waterloo, il 18 giugno 1815.
      Trascorse gli ultimi anni di vita in esilio all'isola di Sant'Elena, sotto il controllo dei britannici. Dopo la sua caduta, il congresso di Vienna ristabilì in Europa i vecchi regni pre-napoleonici (Restaurazione).

      951) - 10 Dicembre 1848 - Napoleone III, il nipote che sognò di far rivivere le ambizioni imperiali dello zio.
      Luigi Carlo Napoleone Bonaparte era figlio del fratello del grande Napoleone e nacque a Parigi nel 1808. Negli anni giovanili partecipò con Ciro Menotti ad attività cospirative in Romagna (1831); nel 1836 e nel 1840 mise in atto tentativi finiti nel nulla di abbattere la monarchia di Luigi Filippo. Fu arrestato e ne uscì nel 1848 con la rivoluzione, quando fu costituita la Repubblica. Venne eletto ripetutamente deputato. Poi, 10 dicembre 1848 fu eletto a schiacciante maggioranza presidente della Repubblica.
      Bonaparte ottenne il deciso appoggio dei cattolici e della Chiesa inviando nel 1849 truppe francesi per soffocare la repubblica romana guidata da Mazzini e difesa da Garibaldi e riportare al potere Pio IX. Assegnò alle scuole cattoliche il monopolio dell’istruzione elementare e secondaria. Quando l’Assemblea legislativa rifiutò di modificare la legge che vietava una sua seconda elezione alla presidenza, nel dicembre 1851 compì un colpo di Stato, facendosi nominare presidente per dieci anni, con l’avallo di un plebiscito popolare.
      Con un nuovo plebiscito, il 2 Dicembre 1852 divenne ufficialmente Napoleone III, Imperatore dei francesi e il suo impero durò poco meno di vent’anni. Durante gli anni del Secondo impero la Francia ebbe un notevole sviluppo economico e attiva fu la sua politica coloniale (canale di Suez), che portò i Francesi a stabilire il proprio saldo controllo su Algeria, Senegal, Cocincina (la parte più meridionale del Vietnam) e Cambogia. Dal 1854 al 1856 la Francia condusse a fianco dell’Inghilterra una difficile ma alla fine vittoriosa guerra contro la Russia che aveva attaccato la Turchia. Vi parteciparono anche truppe italiane. Nel 1859, aiutò il Regno di Sardegna a liberare la Lombardia (battaglia di Solferino), ma tradì gli accordi che prevedevano anche la liberazione del Veneto.
      Egli è considerato uno dei padri e degli ispiratori delle dittature moderne. Dopo un decennio di governo fortemente autoritario, però, la forza dell’opposizione cattolica, che accusava l’imperatore di aver contribuito alla dissoluzione dello Stato della Chiesa appoggiando il processo delRisorgimento italiano, e quella della risorta opposizione repubblicana indussero il regime a un’apertura in senso liberale.
      Nel luglio del 1870 Napoleone dichiarò guerra alla Prussia guidata dal cancelliere Bismarck. Contro ogni previsione, l’esercito francese venne sconfitto a Sedan: l’imperatore fu fatto prigioniero e in Francia fu proclamata la repubblica. Napoleone, liberato nel 1871, andò in esilio in Inghilterra, dove morì a Chislehurst nel 1873.

-      952 - 12 Dicembre 1901: MARCONI INVIA PRIMO SEGNALE RADIO TRANSOCEANICO – L’invenzione della radio è tra quelle che hanno cambiato la storia dell’umanità.
      Marconi, classe 1874, svolge buona parte delle sue attività in Inghilterra e in Irlanda poiché sua madre è irlandese e suo padre, pur essendo italiano, decide di assumere la cittadinanza britannica, pertanto anche il futuro ideatore della radio può, in qualunque momento, diventare cittadino inglese.
      Egli realizza la prima radio funzionante alla fine del 1895 e negli anni successivi compie numerose dimostrazioni in pubblico della sua creatura. Una tra le più clamorose è certamente quella del 12 dicembre del 1901, quando invia un segnale da una sponda all’altra dell’Oceano Atlantico.
      L’inventore aveva istallato un trasmettitore in Cornovaglia (Inghilterra), poi, in nave, andò in Canada (isola di Terranova), dove installa un altro trasmettitore. Ed è proprio dal Canada che Marconi trasmette all’antenna installata in Inghilterra i tre punti che nel codice Morse indicano la lettera S.
      Negli anni seguenti Marconi prosegue con i suoi esperimenti, puntando ad ottenere un sistema di comunicazione transoceanico che sia effettivamente attendibile. Una delle prime occasioni in cui i segnali radio rivelano la loro enorme utilità è il naufragio del transatlantico Republic, all’inizio del 1909: i 1.700 viaggiatori vengono tratti in salvo proprio grazie alla possibilità di lanciare un SOS via radio.
      In quello stesso anno Marconi consegue il Premio Nobel per la Fisica.
      L’inventore muore a Roma, nel luglio del 1937, in seguito ad un attacco cardiaco.

      953) - 17 Dicembre 1903 - Kitty Hawk (U.S.A.) - il 17 Dicembre 1903, i fratelli Wright sperimentano con successo il primo volo con pilota.
      Dopo numerosi tentativi, ma tutti con problemi tecnici o meteorologici, una volta riparati i danni, approfittando di una giornata di vento forte, Orville Wright prese i comandi di quello che fu chiamato Flyer e rullò lungo la rotaia che impediva ai pattini di affondare nella sabbia. Poi decollò. Rimase in volo per 12 secondi e, dopo aver percorso 36 metri, tornò a terra in un atterraggio abbastanza morbido.
      Nella stessa giornata, ma anche nei giorni seguenti, alternandosi al posto di pilotaggio, i due fratelli compirono altri tre voli, l’ultimo dei quali, ai comandi di Wilbur, durò 59 secondi e coprì 260 metri.
      In Italia, entusiasta per la notizia del volo dei fratelli Wright, l’ufficiale di marina Mario Calderara si decise a scrivere loro numerose lettere per ottenere preziosi dettagli tecnici dell’impresa. Una corrispondenza che Wilbur e Orville accettarono di buon grado e che proseguì anche negli anni successivi. Nacque un’amicizia. Fino al punto che giunto a Roma nell’aprile del 1909, uno dei due fratelli, Orville, impartì a Calderara diverse lezioni di volo sull’aeroporto di Centocelle.
      Calderara fu il primo italiano ad ottenere il brevetto di pilota d’aviazione. Nacque l'aviazione militare italiana, che, nella prima guerra mondiale, si coprì di gloria con Baracca e Scaroni.

      954 - 25 Dicembre 800. Nato il 2 aprile del 742, Carlo Magno fu Re dei Franchi, Re dei Longobardi e primo imperatore del Sacro Romano Impero. Era un uomo incredibilmente grosso e possente, soprattutto per l'epoca, un combattente valoroso e un grande rubacuori. Grazie a lui, il continente europeo in un certo senso vide colmare il vuoto di potere che si erano venuto a creare dopo le invasioni barbariche e la conseguente caduta di Roma.
      Carlo era figlio del re dei Franchi Pipino il Breve, nonché nipote di Carlo Martello, il condottiero che aveva impedito l'invasione araba con la celebre vittoria nella Battaglia di Poitiers (732 d.C). Una discendenza di tutto rispetto dunque, che infatti gli garantì l'autorevolezza necessaria per mantenere saldamente il potere dopo la sua salita al trono, avvenuta nel 768 dopo la morte del padre. In un'epoca dove la Spagna era un dominio arabo e i regni barbarici erano perennemente in lotta fra loro, Carlo sognava di ripristinare un solo grande fulcro di potere in grado di fungere da guida per l'Europa e raccogliere l'eredità di Roma.
      Dapprima rafforzò la sua posizione saldando l'amicizia con il Papato, che ormai stava riconoscendo nei Franchi il ruolo di legittimi difensori della cristianità In Europa, e poi si dedicò a numerose campagne militari. Sconfisse i rivoltosi Sassoni e gli Àvari e combatté contro gli arabi invasori della penisola iberica, ma la disastrosa sconfitta a Roncisvalle nel 778 per mano di un'imboscata basca impedì l'espansione ad ovest.
      Successo più importante fu quello contro i Longobardi, che ghi permise di diventare anche sovrano dei Longobardi, amico del Papa e, di fatto, l'uomo più potente d'Europa. A quel punto Carlo Magno era veramente un'altra cosa rispetto ai re barbari che dalla caduta di Roma si erano contesi le spoglie dell'Impero. E ciò divenne evidente nell'800 quando Carlo, giunto a Roma per trascorrere il santo Natale, venne incoronato imperatore da Papa Leone III. Era nato il Sacro Romano Impero.
      Dopo l'incoronazione Carlo continuò a dedicarsi alla trasformazione del suo impero, incentivando la costruzione di nuove città e la fondazione di nuovi monasteri, migliorando le vie di comunicazione, promulgando nuove leggi, rafforzando il controllo sulle province e istituendo una moneta unica. Quest'ultimo tentativo - davvero all'avanguardia se si pensa che l'Euro sarebbe nato più di mille anni più tardi - non ebbe però successo.
      La vita di Carlo tramontò nell'814, quando morì lasciando al figlio Ludovico, detto "il Pio", un regno immenso e che aveva cambiato destini ed equilibri della storia europea (e non solo).

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