LE FOTO DA 955 a 959 (Gennaio 2023)

      Alcuni avvenimenti di Gennaio di tanti anni fa.

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      955) - Gennaio 1954 - È il 3 gennaio del 1954 quando ha inizio il regolare servizio di televisione e la RaiTV appare sul piccolo schermo con il suo primo canale. Alla fine del '54 la televisione raggiunge il 58% della popolazione (nel 1961 raggiungerà il 97% degli italiani). Le trasmissioni radiofoniche, invece, sono diffuse ormai regolarmente dai primi anni '20 con tre reti nazionali: il Primo, il Secondo e il Terzo Programma. Prima annunciatrice televisiva fu Fulvia Colombo (nella foto).
      Nei primi dieci anni di vita gli abbonamenti crescono costantemente: dai 24.000 del '54 a oltre 6 milioni nel 1965. In ogni casa e ritrovo pubblico si raccoglie tutto il vicinato per vedere la Tv. Inizialmente i programmi durano quasi quattro ore, la pubblicità non esiste. Le trasmissioni iniziano alle 17.30 con La Tv dei ragazzi, s'interrompono per riprendere con il telegiornale alle 20.45 e durano sino alle 23.00.
      Nel 1957 una prima svolta: viene introdotta la pubblicità con Carosello, programma simbolo nel quale lo spettacolo prevale sullo spot. Dopo Carosello i bambini e i ragazzi vanno a letto.
      La Tv è resa presto popolare dall'intrattenimento, ma l'informazione rimane la vetta d'eccellenza della Rai: oltre il 70% dei telespettatori segue il telegiornale. Gli sport più amati sono il ciclismo e il calcio, puntualmente illustrati da Rai.
      Sul finire del decennio si affermano i sistemi di registrazione. La Tv non è più ancorata alla diretta ma può registrare, conservare e riproporre e, nel 1979, viene inaugurata la Terze rete Tv a diffusione sia nazionale sia regionale e le prime reti locali commerciali fanno la loro comparsa nel panorama televisivo italiano.

      956) - Piersanti Mattarella (Castellammare del Golfo, 24 maggio 1935 – Palermo, 6 gennaio 1980) è stato un politico italiano, esponente della Democrazia Cristiana, assassinato da Cosa Nostra mentre era Presidente della Regione Sicilia. Figlio di Bernardo Mattarella, ministro democristiano per una ventina d'anni, ingiustamente sospettato di simpatie mafiose. Piersanti dovette da sempre fare i conti con la presenza ingombrante del padre, fomentata dai suoi avversari politici e occultamente dai mafiosi.
     Piersanti militò nell'Azione Cattolica e cominciò a far politica con la Democrazia Cristiana nella corrente di Aldo Moro, espressione della migliore tradizione del cattolicesimo democratico (quella dei Dossetti e dei La Pira). Laureatosi in giurisprudenza, insegnò per molti anni diritto civile all'Università, facendosi valere anche in ambito universitario.
     Nel 1978 venne eletto Presidente della Regione Sicilia, guidando una giunta di centro-sinistra. La serietà e il rigore nell'attività politica, che tanti consensi bipartisan gli avevano fatto conquistare, furono applicati anche nei confronti di Cosa Nostra, quando tentò di bonificare alcuni assessorati pesantemente infiltrati dalla criminalità organizzata, tra tutti quello all'Agricoltura.
     Il giorno dell'Epifania del 1980, Mattarella, privo di scorta che rifiutava nei giorni festivi, fu ucciso da un killer appena si mise alla guida della sua 132. Era in macchina con la moglie, che supplicò inutilmente il killer di non sparare, ai due figli e alla suocera. Trasportato in ospedale ancora vivo, vi morì mezz'ora dopo, sotto lo sguardo sgomento del fratello Sergio, l’attuale Presidente della Repubblica.
     Il delitto fu rivendicato da una sigla neofascista, benché la dinamica dell'agguato risultasse troppo aliena agli agguati dei terroristi dell'epoca. Dopo lunghe indagini, si scoprì che l’assassino era un terrorista di destra, ma pagato dalla mafia per la bisogna. La pista dell'omicidio Mattarella come delitto di mafia venne confermata da Tommaso Buscetta, capomafia in carcere. Però, dopo 42 anni, gli esecutori materiali del delitto Mattarella non sono stati ancora trovati.

      957) - 16 gennaio 1860 . A Fino Mornasco Garibaldi sposa Giuseppina Raimondi: un’ora dopo la cerimonia la lascia per presunto tradimento.
      Di Giuseppina Raimondi, figlia naturale riconosciuta ma non legittimata del marchese Giorgio Raimondi Mantica Odescalchi, l’Eroe dei due mondi, rimasto vedovo di Anita, si innamorò al primo sguardo, il 1° giugno 1859. La donna, attiva mazziniana, era già legata sentimentalmente all’ufficiale garibaldino Luigi Caroli e non disdegnava di frequentare il maggiore Rovelli, ma capitolò alle insistenti richieste di Garibaldi e fu ben presto disposta a sposarlo. Le nozze, con rito religioso, avvennero il 16 gennaio 1860.
      Al termine della cerimonia, Rovelli consegnò a Garibaldi un foglio in cui si diceva che la donna avesse mantenuto relazioni con altri uomini anche nei giorni appena precedenti le nozze. Subito il generale la interrogò sulla veridicità di quello che gli era stato riferito ed ella tranquillamente ammise ogni cosa, non negando di essere ancora, diciamo così, amica di alcuni ufficiali o nobili.
      Garibaldi la ripudiò immediatamente e si mobilitò per l’annullamento del matrimonio, il che, però, dopo strascichi giudiziari, avvenne solo nel 1880.

      

      958) - 28 Gennaio 1986. Space Shuttle Challenger, missione STS-51L si lanciava verso il cielo alle ore 16,38 del 28 Gennaio 1986. Era il 25° volo del programma Space Shuttle. Appena 73 secondi dopo il distacco dalla rampa di lancio, un’esplosione disintegrò la navicella.
      Il guasto a una guarnizione, un cosiddetto O-ring (stesso nome dato a guarnizioni presenti in molte parti meccaniche delle automobili) di una sezione del razzo SRB-Solid Rocket Booster destro a propellente solido, provocò il cedimento strutturale e l’esplosione.
      Nelle immagini registrate da telecamere a terra visionate durante l’indagine post disastro, appare evidente la non tenuta della guarnizione sin dall’istante del distacco da terra dopo solo 1,9 secondi (si vede uno sbuffo di materiale gassoso dal razzo di destra, ritratto da due telecamere diverse).
      Morirono il comandante Dick Scobee, il pilota Michael John Smith, gli specialisti di missione Judith Resnik, Ellison Shoji Onizuka e Ronald McNair, gli specialisti del carico Gregory Jarvis e Christa McAuliffe.

      959 - 30 gennaio 1948 - Morte di Gandhi. Prima di sparare a Gandhi, padre dell'indipendenza dell'India, il suo assassino, il nazionalista indù Nathuram Godse, l'ha salutato e si è inchinato davanti a lui in segno di riverenza. Era il 30 gennaio 1948. Adesso, l'assassino del Mahatma, condannato ed impiccato nel 1949, sta conoscendo una gloria postuma grazie all'iniziativa del suo pronipote, Ajinkya Godse. Uomo di cinquant'anni, di casta alta, promotore immobiliare, ha creato un memorial per lo zio Nathuram Godse, tirando fuori da una vecchia valigia tutto quello che era appartenuto all'omicida della nuova India: documenti, registrazioni, e anche l'urna con le ceneri. E’ esposta anche l’urna con le ceneri dell’assassino.
      69 anni dopo (autunno 2017) è iniziata la costruzione di un tempio in onore dell'assassino, a Gwalior, nel centro del paese, per volontà dell'associazione estremistra indù Hindu Mahasabha, piccolo partito di destra che prevedeva la creazione di uno stato democratico induista. L'associazione di questi corpi nazionalisti è la matrice del movimento nazionalista indù dalla quale dipende il partito del popolo indiano oggi al potere in India.
      Il memorial è diventato oggetto di culto quasi religioso da parte degli estremisti indù. Arrivano qui da tutto il paese. Il posto è sacro: è necessario togliersi le scarpe prima di entrare. Un'urna d'argento con le ceneri dell’assassino posta sotto una teca di vetro come se contenesse l'anello o i capelli di un santo.
      Ogni mattina, il pronipote, e sua moglie, non dmenticano mai di depositare un fiore fresco davanti all'urna e di recitare alcuni brani della Bhagavad-Gita (testo induista).

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