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993 - 3 settembre: Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa viene ucciso in un attentato mafioso in via Carini, a Palermo
Carlo Alberto Dalla Chiesa nasce a Saluzzo nel 1920.
Nel 1942 si laureò in giurisprudenza ed entrò come sottotenente nell'Arma dei Carabinieri e fu uno dei capi della Resistenza nelle Marche.
Nel 1948 cominciò la sua esperienza nella lotta alla mafia, incriminando Luciano Liggio e arrestando 76 capi mafiosi tra il 1966 e il 1973.
Nel 1973 venne trasferito in Piemonte e promosso generale di brigata, dove gli venne affidata nel 1977 la coordinazione degli istituti di sicurezza e di pena.
Nel 1978 venne promosso generale fino al 1981, per combattere il terrorismo e riuscì a distruggere l'organizzazione delle Brigate Rosse in tre anni.
Sempre nell'81, fu mandato a Palermo come prefetto antimafia, ma i suoi poteri limitati gli impedirono di agire. Protestò contro il governo per i poteri limitati, ma i poteri forti siciliani fecero in modo che non gli fossero concessi.
Finalmente se ne liberarono il 3 settembre del 1982. Mentre tornava dal palazzo della Prefettura del capoluogo siciliano, in Via Carini, sulla macchina personale guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, di 37 anni e sposata da soli 54 giorni (era rimasto vedovo), fu affiancato da un'auto che spara ed uccide lui, la moglie e tre agenti di scorta.
Nella foto, il foglio posto sul luogo del delitto.
Commento - Così andava il mondo. Ma è cambiato? |
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994) - 6 settembre: Il regime nazista costrinse tutti gli ebrei al di sopra dei 6 anni ad indossare la Stella di David
Il 6 settembre del 1941, nei paesi occupati dai nazisti, indossare la ‘Stella di David’ diventava obbligatorio per tutti gli ebrei sopra i sei anni. Il simbolo a sei punte, insieme alla Menorah (il tradizionale candelabro a sette bracci) rappresenta la civiltà e la religiosità ebraica.
I nazisti lo distorsero e lo trasformarono in Die Jude Stern, la stella degli ebrei, per indicarli, segregarli, perseguitarli e infine sterminarli. Un ulteriore passo verso la Shoah, quella Soluzione finale che Eichmann e Himmler condussero con tanta burocratica solerzia. La Stella, con diversi colori e composizioni, fu poi applicata sulle divise degli ebrei nei Campi di sterminio come Auschwitz o Dachau.
Tuttavia la scelta nazista aveva precedenti nella storia europea. Nel 1215 il IV Concilio del Laterano, sotto il pontificato di Innocenzo III, impose che gli ebrei portassero un segno distintivo. Nel 1416 Amedeo VIII di Savoia negli Statuta Sabaudiae dedicò ben 16 capitoli agli ebrei, obbligandoli a portare un segno distintivo sulla spalla sinistra. La bolla papale Cum nimis absurdum di Paolo IV (luglio 1555) stabilì l’istituzione dei Ghetti, quindi la separazione degli ebrei dalla restante popolazione, ma anche l’adozione di un segno distintivo di colore grigio.
Una storia di discriminazione e segregazione durata secoli e che oggi ritorna come ultimo insulto alla memoria dell’Olocausto nei paragoni che tanti manifestanti fanno tra ‘Stella di David’ e green pass.
«Questo paragone io non lo accetto assolutamente. Per me significa tutt’altra cosa: sofferenza, dolore, deportazione, eliminazione, sradicare le persone dalle loro case» scrisse Sami Modiano, 91 anni, sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau. E a A chi parlava di marchi sulla pelle per i non vaccinati, Modiano ha ribadì: «Quando io sono stato tatuato non avevo più un nome, non sono più stato chiamato Sami Modiano ma B7456. In quel momento mi hanno tolto la dignità di essere una persona umana. I tedeschi ci hanno considerato bestie da eliminare, non eravamo più persone».
Commento: Ripeto il già scritto: Così andava il mondo. Oggi è cambiato?. |
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- 995- 7 settembre: Giuseppe Garibaldi entra a Napoli con l'Esercito dei Mille.
Il regno delle Due Sicilie era uno Stato indipendente, anche se con un re fannullone e la popolazione voleva qualcosa di meglio; di qui gli applausi. Fu conquistato senza motivo dal duo Savoia-Garibaldi solo perché erano più forti e perché la popolazione applaude sempre chi pensa porti benessere ai furbetti. Come narra la favola di Fedro: "Una mucca, una capra e una timida pecora andarono a caccia nei boschi insieme a un leone, e catturarono un grosso cervo. Essendo in quattro, il leone ne fece quattro parti dicendo: "Poiché io sono il leone prendo la prima parte, e anche la seconda, perché sono il più forte. Inoltre, visto che valgo più di voi, mi spetta anche la terza parte. Infine, che nessuno osi contendermi la quarta parte, altrimenti ne subirà le conseguenze".
E così, il duo Garibaldi-Savoia fece una pace giusta, come Putin vuole farla adesso mangiando tutto il cervo.
Nella foto: originale, scattata all'entrata di Garibaldi.
Commento - Fare l'Italia fu una bella cosa, ma farla a spese di uno stato sovrano che non ci aveva mai fatto niente non mi pare il massimo della correttezza. Eppoi, fu una vera vittoria? L'Italia senza l'appendice di quel Regno siamo sicuri che non sarebbe stata più ricca (tipo Svizzera o Lombardia) e più onesta? E che quel Regno non avrebbe migliorato il potere delle sue enormi, ma capaci, forze occulte che funzionavano benissimo, tipo mafia, camorra, ndrangheta? |
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996) - 11 settembre: Attentato terroristico alle Torri Gemelle
La mattina di martedì 11 settembre 2001, 19 terroristi di Al Qaida fecero schiantare due aerei Boeing 767 a New York, nel complesso World Trade Center, uno contro ciascuna delle Torri Gemelle, in un attacco terroristico coordinato. La Torre Nord venne colpita alle 8:46 dal volo American Airlines 11, mentre la Torre Sud venne colpita alle 9:03 dal volo United Airlines 175. Dopo aver bruciato per 56 minuti, la Torre Sud crollò alle 9:59, seguita alle 10:28 dalla Torre Nord. Gli attacchi al World Trade Center provocarono 2.753 morti. Un altro grattacielo a fianco crollò più tardi quel giorno, alle 17:20, e altri edifici, sebbene non siano crollati, sono stati demoliti perché il danno provocato dalle macerie delle due torri era irreparabile.
Alla fine degli anni Ottanta, Bin Laden faveva fondato l’organizzazione terroristica al-Qaida: l’obiettivo era il finanziamento, l’addestramento e la promozione della guerriglia islamica contro il governo afghano sostenuto dalle forze sovietiche. Dopo il ritiro dell’URSS dal territorio afghano (1989) e la guerra del Golfo (1990-91), al-Qaida, costituita da militanti prevalentemente di origine araba, rivolse la propria iniziativa contro gli Stati Uniti, contando su una rete internazionale di sostegno.
Oltre che dal patrimonio personale di bin Laden, si ritiene che le principali fonti di finanziamento siano provenute dalle organizzazioni islamiche occidentali e da contributi di ricchi uomini d’affari. L’organizzazione è ritenuta responsabile di numerosi atti terroristici, tra i quali gli attentati alle ambasciate statunitensi in Tanzania e Kenya nell’agosto 1998 e gli attacchi dell’11 settembre 2001 a New York e a Washington. Considerato il mandante morale e materiale della strage, bin Laden diventò il nemico principale degli USA. Solo il 1° maggio 2011, dopo un decennio di ricerche e grazie a mirate operazioni di intelligence, le forze militari statunitensi hanno individuato il suo rifugio, nei pressi di Islamabad.
Commento: è prassi parlar sempre male degli U.S.A., ma io ho presente che gli americani, figli di coloni, non ebbero mai colonie e non infierirono mai su uno Stato sconfitto; anzi, aiutarono a sollevare Italia e Germania, che iniziarono la seconda guerra mondiale. Mi ricordo il primo dopoguerra, quando avevamo fame ed aspettavamo con ansia l'arrivo del pacco alimentare americano UNRRA, sempre grtuito, con latte in lattina, minestra in scatola, tonno, alimenti vari scatolati, sapone e, per la prima volta, conobbi il dentifricio. |
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997 - 1870 – Roma Capitale.
La Breccia di Porta Pia è uno degli episodi più celebri del Risorgimento italiano e riguarda l'annessione di Roma al neonato Regno d'Italia.
Il Papa era il sovrano dello Stato Pontificio, che comprendeva tutto il Lazio, parte dell'Umbria, le Marche, la Romagna e il Beneventano.
Il 20 settembre 1870, l'esercito italiano apri un varco nelle mura aureliane dell'Urbe, proprio di fianco alla Porta Pia, riuscendo a penetrare nella città e ponendo fine al governo del Papa. L'anno successivo, nel 1871, Roma poté dunque divenire la vera capitale d'Italia. Ma vediamo che cosa accadde di preciso...
Dopo il successo della spedizione dei Mille di Garibaldi (1860), nel 1861 l'Italia era stata proclamata unita sotto la reggenza della Casa Reale dei Savoia. Non tutto lo Stivale però era stato interessato da questo processo di unificazione. Roma infatti era ancora la capitale dello Stato Pontificio, governato da Pio IX, sostenuto dall'Imperatore francese Napoleone III e senza alcuna intenzione di rinunciare all'indipendenza dello Stato della Chiesa.
Ma nel 1870 la Francia combattè con la Prussia, a Sedan subì una tremenda sconfitta e Napoleone III fu preso prigioniero.
Approfittando della caduta del più potente sostenitore dello Stato Pontificio, il governo italiano inviò velocemente l'esercito (50.000 soldati) per occupare Roma. Dopo qualche giorno di inutili trattative per prendere pacificamente la città, il 20 settembre 1870 i bersaglieri italiani entrarono in Roma attraverso Porta Pia. Lo Stato Pontificio non era piccolo: comprendeva tutto il Lazio, parte dell'Umbria, le Marche, la Romagna e il Beneventano
Per anni cronisti e storici risorgimentali alimentarono il mito della Breccia di Porta Pia, simbolo dell'eroismo e della determinazione italiana, ma in realtà i pochi soldati a difesa del Papa opposero una resistenza volutamente pressoché nulla.
Pio IX - così come i suoi successori fino al 1929 (Mussolini), data dei Patti Lateranensi - non riconobbe il nuovo Stato italiano. Tuttavia nel 1871 Roma poté finalmente diventare capitale del regno d'Italia.
(continua) |
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998 - 1870 – Roma Capitale.
Pio IX fu definito un gigante di luce e di santità e il 3 settembre 2000 da San Giovanni Paolo II fu proclamato Besto.è stato elevato alla gloria degli altari.
Nella foto: l'ambulanza dei bersaglieri a Roma il 20 Settembre; ma ebbe poco lavoro.
Commento - Ricordiamo che, nello Stato Pontificio, vigeva la pena di morte e l'ultimo giustiziato fu Agabito Bellomo, un brigante condannato per omicidio e ghigliottinato a Palestrina il 9 luglio 1870, sotto il papato del Beato Pio IX, due mesi prima della conquista di Roma da parte delle truppe sabaude.
La Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano, emanata nel 1929 da papa Pio XI dopo la firma dei Patti Lateranensi ed in sostanziale concordanza con quanto presente nel codice penale del Regno d'Italia, prevedeva la pena di morte anche nell'ordinamento della Città del Vaticano e la introdusse, ma solo per il tentativo di uccisione del Santo Padre. Non ci furono tentativi di assassinio del Papa fintanto che lo statuto vaticano previde la pena capitale. Papa Paolo VI rimosse la pena di morte dagli statuti vaticani (restando nella Legge fondamentale), abrogandola per qualsiasi reato, annunciando la modifica nell'agosto 1969. La pena di morte venne rimossa completamente dalla Legge fondamentale con motu proprio il 12 febbraio 2001, su decisione di Giovanni Paolo II. |