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999) - Putin è uno degli uomini politici più importanti e influenti nel mondo. Vladimir Vladimirovic Putin è nato il 7 ottobre 1952 a Leningrado dove si è laureato nel 1975. È presidente della Russia, al suo quarto mandato, dal 7 maggio 2012. Per 16 anni è stato alto funzionario del Kgb, persecutore dei contrari al partito comunista, specie nella Repubblica Democratica Tedesca. Col referendum costituzionale - da lui voluto - del primo luglio 2020 (i sì sono stati il 77,9%) si è data la possibilità, in caso di rielezione, di rimanere al Cremlino fino al 2036, quando compirà 84 anni.
Di origini modeste, laureatosi in legge all'Università di Leningrado, nel 1975 è entrato nel KGB, per il quale ha lavorato, dal 1985 al 1989, nella Repubblica Democratica Tedesca. Nominato capo del Consiglio di sicurezza federale (ex KGB) nel 1998 e, nel marzo del 1999, capo del Consiglio di sicurezza russo, nell'agosto dello stesso anno ha assunto la carica di primo ministro, riprendendo in tale veste le operazioni militari in Cecenia e guadagnandosi il sostegno dell'opinione pubblica nazionalista. Dopo le dimissioni di Elsin (dic. 1999), ha assunto ad interim il ruolo di capo dello Stato, confermato alla presidenza nelle elezioni del marzo 2000 (53% dei consensi).
E' un ottimo organizzatore di propaganda (come faceva Mussolini, in cui gli italiani credevano veramente), per cui è idolatrato dall'80% dei russi, anche se la povertà e l'analfabetismo sono elevati, mentre pullulano i magnati ricchissimi che lo sostengono.
Lo stesso è avvenuto in Italia per la propaganda comunista per 50 anni al grido di: Abbasso gli U.S.A. affamatori del mondo. E' difficile rendersi conto che gli stati con regime democratico sono pochi, oltre gli U.S.A.; c'è solo l'Europa (non tutta) e qualche ex colonia inglese. Gli italiani credono: ma chi è credevo, dice un proverbio? E' il padre dei... |
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1000) - Ernesto Guevara de la Serna, più noto come il Che, nacque a Rosario (Argentina) il 14 giugno 1928 e morì fucilato a La Higuera Bolivia) il 9 ottobre 1967), è stato un rivoluzionario, guerrigliero, scrittore, politico e medico argentino.
Guevara fu membro del Movimento cubano del 26 luglio e dopo il successo della rivoluzione cubana assunse un ruolo nel nuovo governo, secondo per importanza solo a Fidel Castro.
Nella prima metà del 1965 lasciò Cuba per attuare la rivoluzione socialista in altri Paesi, soprattutto in Bolivia. L'8 ottobre 1967, a La Higuera, venne ferito e catturato da un reparto antiguerriglia dell'esercito boliviano assistito da forze speciali statunitensi. Il giorno successivo venne giustiziato sommariamente e mutilato delle mani nella scuola del villaggio. Il suo cadavere, dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande, fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani, autorizzata dal governo boliviano di Sanchez de Lozada, soltanto nel 1997.
Da allora i suoi resti riposano nel mausoleo di Santa Clara di Cuba.
Nel mondo occidentale fu descritto come un terrorista, mentre era un vero partigiano che si batteva per aiutare i poveri peones a liberarsi dalla schiavitù imposta dai latifondisti. Praticamente, era un missionario col fucile.
Dovrebbe essere ammirato da tutto il mondo. Non rubò mai, mangiava ciò che poteva avere dai contadini, dormiva dove poteva, combatteva i vari dittatori (tutti ricchi) che si susseguivano al governo. E fece la fine dei martiri. |
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1001) - "Dio mi destinò al mare e mi diè l'ardore e l'azione"
Cristoforo Colombo nacque a Genova nel 1451 e morì a Valladolid (Spagna= il 20 maggio 1506). Fu il primogenito di quattro figli (tre maschi e una femmina) di Domenico Colombo e Susanna Fontanarossa, gestori dapprima di una piccola azienda tessile e successivamente, in seguito al trasferimento a Savona, di un negozio di vini e formaggi. Avendo l'animo del navigatore, per tale lavoro si spostò in Spagna e in Portogallo (Palos), da cui parte per le Indie il 3 Agosto 1492.
Sbarca nell'isola di San Salvador il 12 ottobre 1492, dopo poco più di due mesi di viaggio.
Nel settembre 1493 riparte e giunge il 27 novembre nelle isole di Dominica, Guadalupa e Antigua. Il 30 maggio 1498 parte per il terzo viaggio arrivando sull'isola di Trinidad, fino poi al Venezuela, Nel 1503 infine nella sua quarta e ultima spedizione sbarca a Panama. Tre anni dopo, nel 1506, morirà a Valladolid, all'età di 55 anni. Una figura riconosciuta e apprezzata ancora oggi in tutto il mondo.
Però, destò invidia e ostilità da parte di quelli che colle navi mercanteggiavano attorno all'Africa. Tornato in Spagna per riposare, fu accusato di furti e cose varie, imprigionato e morì carcerato. |
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1002) - Thomas Alva Edison, nato a Milan (U.S.A)., l'11 febbraio 1847 e mordo a West Orange U.S.A.), il 18 ottobre 1931) è stato un inventore e imprenditore statunitense.
Fu il primo imprenditore che seppe applicare i principi della produzione di massa al processo dell'invenzione. Era considerato uno dei più prolifici progettisti del suo tempo, avendo ottenuto il record di 1093 brevetti registrati a suo nome, in tutto il mondo, inclusi Stati Uniti, Italia, Regno Unito, Francia e Germania.
Diede origine alla Edison Trust ), compagnia formata dall'unione delle nove maggiori case di produzione cinematografiche dell'epoca. La rivista statunitense Life, in un'edizione speciale doppia, mise Edison al primo posto tra le "100 persone più importanti negli ultimi 1000 anni", evidenziando che la lampada a incandescenza "illumina il mondo". Sebbene altri, Heinrich Göbel e Alessandro Cruto nel 1880, l'avessero preceduto con minor successo, fu Edison che riuscì a commercializzare e diffondere la lampada a incandescenza.
Edison fu anche protagonista della cosiddetta guerra delle correnti per il controllo del mercato mondiale dell'energia elettrica, che lo oppose a George Westinghouse e Nikola Tesla. Non voleva che l'energia elettrica servisse soltanto ad arricchire due grosse compagnie nel mondo. |
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1003 - “Trieste, città nel ricordo di vite spezzate e futuro per un mondo di giustizia e di pace”. Parole del sindaco Roberto Dipiazza nel 68esimo anniversario, data che ha segnato la storia del Novecento italiano. Il 26 ottobre 1954 il tricolore tornava a sventolare sulla Piazza dell’Unità di Trieste, accolta dall’8º Reggimento Bersaglieri, entrato in città ricevuto da una folla acclamante che salutava la fine della guerra e l’occupazione straniera.
Nel 1945, gli alleati avevano fronteggiato Tito duramente creando il territorio libero di Trieste diviso in due zone, la zona A amministrata dagli angloamericani e la zona B sotto la Jugoslavia. Furono anni difficili per gli italiani costretti a lasciare le loro case, fino al 5 ottobre 1954 quando si arrivò ad un’attribuzione definitiva della zona A all’Italia e della zona B alla Jugoslavia. Ma di questo, in Italia, i giornali comunisti non vollero mai parlare.
“Trieste è una città che ha vissuto la storia drammatica della Prima e Seconda Guerra mondiale – commenta il sindaco – in ogni angolo luoghi della memoria per ricordare le vittime delle foibe (massacrati crudelmente perché italiani), per commemorare uomini barbaramente uccisi e fucilati, figli che lottarono e persero la vita per ideali di libertà e democrazia. Dopo lutti e tragedie – prosegue Dipiazza – la più italiana delle città italiane, è tornata a rivivere con grande emozione ed entusiasmo.
Ero ragazzo e mi ricordo quando giunsero anche da noi, sistemati in vecchie caserme, i profughi non solo istriani, ma anche dalmati ed altri, fuggiti pressoché nudi dalla Jugoslavia di Tito per salvasi almeno la vita.. |