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1009 - Enrico VIII
Enrico VIII Tudor è uno dei sovrani inglesi più conosciuti nei secoli. Nato a Greenwich il 28 giugno 1491 e morto a Londra il 28 gennaio 1547, è stato Re d'Inghilterra e Signore d'Irlanda dal 22 aprile 1509 alla morte ed ha fondato la Chiesa Anglicana, dopo lo Scisma con la Chiesa Cattolica di Roma a causa di alcuni contrasti con Papa Clemente VII. Si è sposato sei volte nel corso della sua vita.
La prima moglie fu Caterina d'Aragona, che non riuscì a dare un figlio maschio al marito, ma solo una figlia, Maria. Enrico VIII si rivolse alla Santa Sede e al nuovo Papa Clemente VII per fare annullare il suo matrimonio, ma il Papa non lo annullò. Allora, Enrico VIII decise, da solo, che il suo primo matrimonio poteva essere annullato e, il 25 gennaio 1533, sposò Anna Bolena. Nel mese di luglio arrivò la scomunica dalla Santa Sede per Enrico VIII.
Questi, per reazione, fondò la Chiesa anglicana e dichiarò illegittima la prima figlia Maria, sostituita, per il trono, da Elisabetta, la figlia di Anna Bolena. Poi, visto che c'era, fece approvare dal Parlamento inglese l'Act of Supremacy, che stabiliva che il re era "l'unico Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra".
Dopo tre anni, si stufò di Anna Bolena, la fece accusare di aver utilizzato la stregoneria per farsi sposare ed altro. Naturalmente venne condannata a morte e decapitata. Il giorno dopo la sua esecuzione, Enrico VIII sposò Jane Seymour, che l'anno dopo morì del parto di Edoardo.
Allora, sposò il 6 Gennaio 1540 Anna di Clèves, che fu rispedita a casa dopo pochi mesi.
Il 28 luglio 1540 Enrico sposò Caterina Howard, ma si stufò e due anni dopo venne condannata a morte perché accusata di aver tradito il marito.
Nel 1543 Enrico VIII sposò la sua sesta e ultima moglie, Caterina Parr, matrimonio che durò fino al 28 Gennaio 1547, giorno della morte di Enrico VIII. Ma fu un matrimonio burrascoso, con gli sgherri del re sempre impegnati a trovare qualcosa - senza riuscirci -per condannare Caterina Parr.
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1010 - 3 Gennaio 1954 - La RAI in tutta Italia.
E` domenica. Dopo cinque anni di sperimentazione da Torino e due da Milano, la televisione italiana, organizzata dalla RAI, è pronta a partire ufficialmente, giungendo fino a Roma tramite 7 trasmettitori. Da settembre 1952 va in onda da Milano tre volte a settimana il Telegiornale, diretto dall'aprile 1953 dal radiocronista Vittorio Veltroni.
La Domenica Sportiva ha già debuttato in TV l'11 ottobre 1953, divenendo il programma più longevo della RAI.
Dell'inaugurazione del 3 gennaio 1954 non esistono filmati originali, essendo una telecronaca diretta, e dieci anni dopo Ugo Zatterin farà recitare il palinsesto di quel fatidico giorno all'annunciatrice della sede TV di Milano Fulvia Colombo (nella foto): "La Rai, Radiotelevisione Italiana comincia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive. Gli odierni programmi di oggi sono ore 11 inaugurazione..."
Le altre annunciatrici sono Nicoletta Orsomando da Roma, Marisa Borroni da Milano e Maria Teresa Ruta da Torino. Quel 3 gennaio 1954 gli abbonati sono appena novanta, in un mese 24mila, in un anno 88mila. Nel giro di quattro anni saranno più di un milione. Nell'immagine, Fulvia Colombo annunciatrice Rai della TV di Milano 1954. |
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- 1011- 8 Gennaio 1324 - Morte di Marco Polo
Marco Polo (Venezia, 1254 – Venezia, 8 gennaio 1324) è stato un viaggiatore, scrittore, ambasciatore e mercante italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. La relazione dei suoi viaggi in Estremo Oriente è raccolta nell'opera letteraria Il Milione, una vera e propria enciclopedia geografica che riunisce le conoscenze essenziali sull'Asia in Europa alla fine del XIII secolo.
Membro del patriziato veneziano, viaggiò con il padre Niccolò e lo zio paterno Matteo attraverso l'Asia lungo la Via della seta fino alla Cina, allora Catai, dal 1271 al 1295. Consigliere e ambasciatore alla corte del Gran Khan Kubilai, tornò a Venezia nel 1295 con una discreta fortuna che investì nell'impresa commerciale di famiglia. Prigioniero dei genovesi dal 1296 al 1299, dettò le memorie dei suoi viaggi a Rustichello da Pisa, forse suo compagno di cella, che le scrisse in lingua franco-veneta, con il titolo Divisiment dou monde. Ormai ricco e famoso, sposò la patrizia Donata Badoer, dalla quale ebbe tre figlie: Moretta, Bellela, Fantina. Morì nel 1324 e venne sepolto nella chiesa di San Lorenzo a Venezia.
Seppur non sia stato il primo europeo a raggiungere la Cina, fu il primo a redigere un dettagliato resoconto del viaggio, Il Milione, che fu ispirazione per generazioni di viaggiatori europei, come Cristoforo Colombo, e fornì spunti e materiali alla cartografia occidentale, in primis al mappamondo di Fra Mauro. |
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1012 - 31 Gennaio 1776 - Il metano di Volta
Nel 1776 padre Carlo Giuseppe Campi, che fu maestro di Volta, gli parlò di un gas strano, che aveva trovato perché usciva spontaneamente dal terreno e, con una zolfanello (i cerini non c'erano ancora) poteva accendersi. Alessandro Volta, in vacanza sul Lago Maggiore, subito si mise a frugare con un bastone il fondo melmoso dell’acqua e osservò numerose bollicine gassose che salivano a galla per poi svanire nell’aria. Raccolse tale gas e, scoprendone il carattere infiammabile, il 31 Gennaio del 1776 la definì aria infiammabile nativa delle paludi.
Aveva scoperto il metano, ma il nome gli venne dato dopo.
Dal 1776 Volta eseguì una serie di esperimenti riuscendo a produrre l’accensione di tale gas tramite scariche elettriche anche in un ambiente chiuso, e costruì il dispositivo successivamente chiamato pistola di volta. Insomma, aveva inventato anche l'accendigas.
Il metano ebbe subito diffusione in molti campi e allora Volta inventò l'audiometro, grazie al quale era possibile valutare con precisione le quantità di gas prima e dopo una reazione chimica. |