586) – 1956(?) – Non so dove – Mia sorella Maria Teresa (quella in piedi) al mare con la sua amica Adriana Anselma, il cui prematuro decesso, avvenuto pochi anni dopo il matrimonio, lasciò molto rimpianto, non solo nel marito, ma in tutti i Novellesi.

587) – 1972 – Frazione Viozene di Ormea – La scuola di mia sorella.
        Quando l'Italia era povera, riusciva a mantenere anche le scuolette di montagna con pochi alunni. Ma i genitori erano saggi e li mandavano a scuola anche se c'era un metro di neve. Ovviamente, si andava a piedi e l'unico aiuto erano gli stivali di gomma fino al ginocchio.
        Poi venne il telefono azzurro...

588) - 1974 - Castelletto, frazione di Monforte d'Alba. Altra piccola classe, dove insegnò mia sorella.
        Ricorda tutti i suoi alunni per nome; li tralascio, perché si riconosceranno senz'altro. Posso elencarli, se mi fanno un cenno.
        Chissà se avranno occasione di aprire questo sito e pensare con nostalgia alla loro infanzia felice.

589) – 1974 – Alla Pedaggera, frazione di Cerretto Langhe.
        Era maggio e non so come mia sorella si trovasse colà.
        Lascio alle due simpatiche faccine l'onere di riconoscersi.

590) – 1977 – Novello. Quell'anno, vennero a trovarmi a Novello i miei colleghi Bravi e Filippi, viceprovveditori a Piacenza e a Bolzano. Si stupirono molto di quella scritta all'entrata del Cimitero, perché, secondo loro, quell'"OGGI A ME - DOMANI A TE" sembrava troppo duro. Io, abituato a vederla fin dalla nascita, la trovavo espressione normalissima.
        Però, anche il Parroco don Rapalino, successore di don Graneris, la trovò troppo poco caritatevole e la sostituì con un'innocua frase di circostanza (che non ricordo).