DITA FLEMMATICHE (Aprile 2005)
(o multe comode?)

Caro Beato Angelo Carletti, compatrono di Cuneo,

Certamente, avrai letto (ma Tu non hai bisogno di leggere...) un settimanale cuneese di qualche mese fa, in cui la Superiorità Municipale spiegava la meritoria attività svolta dalla Polizia Urbana nell'arco di un intero anno. Io l'ho visto solo ora, mentre lo usavo poer impacchettare.
        Indicava il numero delle contravvenzioni elevate e di ogni altra attività svolta a tutela della pubblica circolazione. In particolare, erano indicate quante contravvenzioni per divieto di sosta erano state elevate.
        Non Ti è sorto un dubbio? A me si. Non è stato dimenticato qualcosa? Infatti, non ho trovato il numero delle contravvenzioni elevate per mancato od errato uso degli indicatori di direzione. Tempo fa, un periodico specializzato in motoristica, indicava il rapporto fra violazioni alle norme sull'uso degli indicatori ed altre infrazioni in 100 a 1. Vale a dire che, per ogni infrazione circolatoria di qualsiasi genere, se ne compiono altre cento per violazione all'uso degli indicatori. C'è un motivo (che non sia la semplice difficoltà di riscontro) per cui tali infrazioni non vengono sanzionate? Conoscendo la diligenza municipale cuneese, non è certo la citata difficoltà del riscontro e del controllo (anche se la vita comoda piace anche a me).
        Devo dire, però, - e Tu, che in alto voli e tutto vedi, mi sarai buon testimone - che, a parte le mancate contestazioni di violazioni, le violazioni stesse non sono una prerogativa cuneese, ma sono un'abitudine ormai diffusasi in tutta Italia. A tal proposito, già nel 2001 scrissi un articolo su QUATTRORUOTE, che ritengo opportuno ripetere integralmente (non per Te, che lo ricordi benissimo, ma per la nostra indefessa Superiorità locale...):

Da QUATTRORUOTE del Maggio 2002.

"""""Mi capita spesso di viaggiare in altri Stati; là la guida è molto meno stressante per il semplice motivo che vengono usati gli indicatori di direzione. In Italia, invece, le forze dell'ordine multano chi non usa il casco, chi non allaccia le cinture, chi supera i limiti di velocità, chi parcheggia malamente o chi supera il periodo per la revisione.
        Hanno pienamente ragione, ma ne avrebbero ancor di più se ci multassero anche quando svoltiamo senza indicarlo, quando superiamo la linea di mezzeria, quando zigzaghiamo in città nelle corsie, senza azionare la freccia; e soprattutto se ci dessero il buon esempio.
        Casa mia si affaccia su una rotonda. Volendo provare la cinepresa nuova, un giorno la montai sul cavalletto, la puntai sulla rotonda e la lasciai accesa a lungo. Quando guardai il filmato, constatai tante di quelle infrazioni da far rizzare i capelli: chi andava troppo forte, chi superava la linea bianca, chi non si fermava allo stop. Pochissimi usavano gli indicatori di direzione, almeno all'uscita dalla rotonda. In un'ora, passarono anche 11 mezzi della forza pubblica: ebbene, non uno passò per il rondò usando gli indicatori.
        Non mi stupirei se, prima o poi, le Case costruttrici mettessero gli indicatori fra gli optional."""""

Caro Beato, Tu che sai tutto (o quasi), aiutaci ad avere il dito medio della mano sinistra meno flemmatico.

Con devozione, il Tuo fedelissimo

Giovannino del Maestro

Indietro
Lettera successiva
torna all'indice
Torna a LETTERE AL BEATO ANGELO