Provo ad immaginare di scrivere ad una persona che non conosco, ma che apprezzo molto per la convinzione con cui svolge il suo lavoro politico.
Forse non mi leggerà mai, ma non si sa.
Onorevole Serracchiani,
leggo sempre con interesse i suoi impegnativi messaggi.
Ora, per quel che vale, mi permetto di richiamare l'attenzione sulla cosiddetta "buonascuola", che proprio buona non è (ma potrebbe esserlo). Lo dico a lei, perché scrivere a Renzi penso sia problematico. Ma lei, come suo vice (e Mentore...), potrà parlargli all'orecchio.
Vuole o non vuole chiudere le Graduatorie Ad Esaurimento? Il modo c'era, il consiglio lo diedi (40 anni di attività nell'amministrazione scolastica, come provveditore, mi insegnarono qualcosa), ma non fu accolto. Bisognava (e ancora si può fare) nominare subito in ruolo quelli nelle GAE, ma a condizione che abbiano insegnato con nomina da ex Provveditorato negli ultimi tre anni, indipendentemente dal numero delle ore. C'è posto per tutti, utilizzando quelle nuove forme aggiuntive previste dalla nuova legge; e senza aggravio per l'Erario. Poi, le GAE vanno eliminate, per tutti quelli che non hanno insegnato. Non si può pensare, ad esempio, di esaurire la graduatoria di diritto, dove si iscrivono (pensando che non si sa mai) tutti gli abilitati in diritto, persone che pensano a tutt'altra professione. Ci saranno strilli sindacali, ma non esiste un provvedimento che non faccia strillare i sindacati; è di mestiere. Sono costretto a ricordare ancora una volta che l'abilitazione è "abilitazione all'esercizio della professione" e c'è per ingegneri, architetti, geometri, giornalisti, avvocati, ecc., senza che ingegneri, architetti, geometri, giornalisti, avvocati, ecc. pretendano di essere assunti dallo Stato (Genio Civile, Avvocatura di Stato, RAI, eccetera) per la sola inclusione nell'elenco degli abilitati alla professione.
E' precario colui che ha un lavoro precario, non chi aspira ad un lavoro. Lo sa o non lo sa il Governo?
Il secondo punto (e più pregnante) è correggere l'errore del ministro Gelmini, che fece il tentativo - in parte riuscito - di eliminare la filosofia. La storia, gli storici e i dotti di tutti i tempi ci insegnano che la filosofia è la base della formazione umana (mi piace poco il termine cultura). Le allego ciò che scrissi nel mio sito (http://www.giovanniferrero.it) recentemente in proposito.
Il suo partito mediti, senza perdere tempo, su questi due problemi. Io non sono filosofo, ero uomo di leggi, decreti, regolamenti e circolari (ovviamente, vengo da giurisprudenza...), ma vedo lo scempio causato dalla riduzione della filosofia.
Di un terzo punto nero, inventato di sana pianta dalla "buonascuola", le farò cenno una prossima volta, per non appesantire.
Chissà, con tutto il lavoro che si ritrova, se troverà il tempo di occuparsi di questi problemi, che non sono affatto piccoli.
La vecchiaia mi porta ad essere prolisso e ne chiedo venia.
Col più profondo ossequio.
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