La perfetta Letizia 15

SUPPLENZE: PERCHE' NO? (Gennaio 2005)

 

Ho letto tante cose sulla riforma della scuola, non ultima la notizia che, nelle secondarie, verranno nominati supplenti soltanto per le assenze superiori a 15 giorni. Ciò mi lascia perplesso, non perché non veda la necessità di risparmiare in tutti i campi, ma perché m'immagino la difficoltà dei dirigenti scolastici nel far fronte alle immancabili necessità.
          Quando ero in servizio, ero contrario ai posti di ruolo in soprannumero, indici di poca conoscenza della realtà o - forse, ma sarebbe peggio - indici di una volontà di moltiplicazione dei posti indipendentemente dalla loro utilità e, ancor più, indipendentemente dai costi. Lo sanno bene quei presidi che si trovarono, ad esempio, il 10% in più di docenti di lettere, mentre le assenze erano tutte di matematica. Infatti, quella via fu abolita.
          Ma una classe non può mai essere scoperta. Allora, i casi sono due: o si nomina un supplente o si trova, fra i docenti in servizio, chi - di quella materia - provvede alla bisogna.
          E se non ci sono volontari? Si è ventilato che, in caso di necessità, si possa obbligare il docente a superare le 18 ore settimanali, fino a 24. Non sarebbe una cattiva soluzione, ma non può essere imposta: deve essere contrattata e concordata coi sindacati, deve far parte del nuovo contratto e, soprattutto, deve prevedere una retribuzione pensionabile non inferiore a quella ordinaria. Anzi, dovrebbe essere superiore. Ma dell'aspetto contrattuale non ho trovato traccia nelle varie pubblicazioni specializzate. Staremo a vedere.
          Intanto, la perfetta Letizia continua a deludermi, perché non ha messo in atto nessuno dei semplici suggerimenti da me indicati nei mesi scorsi (ma, intendiamoci, non solo da me. Non ho tale pretesa...), per rendere più accettabile la vita dell'insegnante, SENZA ALCUN ONERE PER L'ERARIO.
          Consoliamoci, rileggendo, a titolo di curiosità, una delibera del Consiglio Scolastico Provinciale di oltre 80 anni fa, in cui si autorizzava lo sdoppiamento di una classe elementare per elevato numero di alunni. Dal verbale del Consiglio Scolastico Provinciale del 16 Dicembre 1920:

"""""La deputazione scolastica,

esaminata la proposta di sdoppiamento della classe 2^ mista del capoluogo del comune di Monforte d'Alba, diretta dalla maestra Maiolo Virginia;
          visto il registro d'iscrizione dal quale risulta esser il numero degli alunni iscritti e frequentanti 86;
          visto il parere favorevole del R° Ispettore scolastico di Alba;
          riconosciuta la necessità del provvedimento il quale deve durare dal 1° gennaio al 31 maggio 1921;
          visti gli atti;
          visti l'art. 6 della legge 8 luglio 1904 N°. 407 e l'art, 9 della legge 4 giugno 1911 N°. 487;

DELIBERA

è approvato lo sdoppiamento in due sezioni, da affidarsi, in orario alternato di 3 ore per ciascuna, alla titolare maestra Maiolo Virginia, della classe 2^ mista del capoluogo del comune di Monforte d'Alba a datare dal 1° gennaio fino al 31 maggio 1921""""".

Come dire: maestra, arràngiati; invece di 25 ore settimanali, ne farai 30 (ma la paga è la stessa); invece di una classe di 86, ne avrai due di 43. Mi sembran già tanti 43, ma come facesse a farne entrare 86 in un'aula non immagino proprio.

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