(sonoro) Gennaio 2023

da LUCE E FORZA di Gennaio - Febbraio 1956

AUGURI
Il Bollettino e per suo mezzo il Parroco che lo scrive invia a tutti i cari Lettori e Amici, a tutti i parrocchiani, a tutte le Autorità civili e religiose i più fervidi auguri di Buone Feste Natalizie e un nuovo Anno ricolmo delle più elette Benedizioni di Dio.

LA PAROLA DEL PARROCO

       CARISSIMI PARROCCHIANI E AMICI,
       Le parole "chiusura ed apertura" racchiudono sempre un non so che di misterioso che fa pensare. Perché si chiude? Perché si apre? Che cosa si chiude e che cosa si spre? Ecco, chiudiamo un anno che se n'è andato e apriamo la porta ad un anno nuovo che viene. 1955 - 1956.
        Meditiamo brevemente su queste due cifre. Un altr'anno è passato e s'è agiunto ai pochi o ai tanti che non torneranno più. Come l'abbiamo passato? Che cosa abbiamo fatto nel 1955? Naturalmente non vogliamo entrare nel segreto dei vostri interessi materiali, famigliari, economici o che. Lo sguardo che il Parroco vi invita a dare ha piuttosto un carattere spirituale e vuole riferirsi a quell'utile che può averti portato l'anno passato, utile che nemmeno la morte ci potrà rapire. Le feste santificate, le Messe ben sentite, i Comandamenti osservati per intero, la giustizia e la carità col prossimo, il miglioramento di noi stessi ecc. sono riflessioni che devono indurci ad una seria riflessione e stabile proposito. "Continuerò nel 19565 a regolarmi come mi sono regolato finora?", oppure "Il gioco a cui mi sono lasciato è pericoloso ed è tempo di finirla e di cambiare condotta?".
       Uno sguardo a quanto s'è fatto in Parrocchia può essere anche utile.

Sono nate le A.C.L.I
       e per quanto non ancora completamente comprese nel loro programma di elevazione sociale, morale, culturale, alla luce dei principii cristiani, pure qualchecosa di bene lo hanno fatto, sia pure nello sforzo di impedire maggior male.
       Dal lato religioso s'è istituito per gli uomini e giovani il SECONDO VESPRO, a dir la verità, un po' poco frequentato.
       E' invece andata indietro la LEGA DI PERSEVERANZA che ha visto ai tempi belli anche 300 frequentanti ed ora si è ridotta ad una povera trentina o giù di lì.
       E' invalsa anche l'usanza che ha preso piede anche tra il mondo femminile di venire tardi alle funzioni per modo che di tutte se ne prende un pezzo.
       Infine va deperendo quella istituzione che dovrebbe essere la principale nella Parrocchia: L'AZIONE CATTOLICA specie nel campo maschile.
       Quali i progetti, i desiderii di realizzazione per il 1956?
       Anzitutto un'esortazione, una preghiera rivolta specialmente ai cari uomini e giovani. E' la parola che già S. Paolo ripeteva ai cristiani dei suoi tempi:

«Sveglia».
       Svegliamoci o cari uomini e giovani dal sonno di apatia, di indifferenza, di malsana quiete che è sonno di morte e che pare volerci condurre alla rovina. C'è bisogno di sveglia in tutti i campi: religioso, sociale, economico, morale, politico, ecc. Il mondo cammina e ci lascia indietro con nostro grave danno materiale e spirituale.
       Le iniziative di bene non vanno ostacolate sia pure colla semplice indifferenza o diffidenza.

Le A.C.L.I.
       Intendono farvi del bene col curare i vostri interessi materiali per mezzo del SEGRETARIATO del popolo, ma soprattutto col promuovere la vostra elevazione e formazione spirituale con corsi speciali di cultura varia, con conferenze isolate. E' vostro interesse, cari parrocchiani, farvi soci di questa provvidenziale istituzione che va prendendo importanza giorno per giorno in ogni campo e che ha per scopo orientare i lavoratori verso i principii di giustizia cristiana. A.C.L.I. vuol dire "Associazione cristiana lavoratori italiani".

L'Azione cattolica.
       è qualchecosa di più importante delle A.C.L.I. di quanto l'anima è superiore al corpo. Perciò non deve assolutamente essere trascurata o peggio scomparire. E' vero che oggi per far posto alle A.C.L.I. delle quali il Parroco ha visto la necessità per evitare mali maggiori, abbiamo dovuto, per così dire, sfrattare con giusto rincrescimento di molte brave persone, l'A. C. dalla sua sede, ma occorre anche chiarire che, se per disgrazia una delle due istituzioni dovesse soffrirne per mancanza di locale, e perciç scomparire, questa non sarà certo l'A. C. che giustamente reclamerà il suo posto. Occorre perciò compiere questo atto di giustizia e restituire quanto s'è tolto, sia pure in fine di bene./i>

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IN PARROCCHIA

Giornata Missionaria.
       La Giornata Missionaria tenutasi in parrocchia la domenica 23 ottobre ha fruttato offerte per L. 5.015 così distribuite: Giov. Femm. (alla porta della Chiesa) L. 3.313 - Elemosina in Chiesa L. 1.392 - Cassetta alla porta L. 10. Da Bergera L. 300. Il totale, unito a quanto frutterà la Festa della S. Infanzia (Epifania), sarà inviato al Centro Missionario diocesano.

Al Camposanto.
       La ricorrenza dei Santi e dei Morti quest'anno è stata disturbata dal maltempo. Le visite al Camposanto si sono ridotte assai e i pochi che vi si avventurarono, specie forestieri, hanno trovato fango in abbondanza. Forse un po' di ghiaia avrebbe diminuito l'incomodo.
       La visita ufficiale, solita a farsi tutti gli anni in corteo, fu rimandata alla domenica seguente e riuscì devota e numerosa. Fu fatto il solito appello alle persone (n. 13) che vi vennero ad abitare dal Novembre 1954 al Novemvre 1955. L'elemosina fatta in dette occasioni fu di L. 8.775 così distinte: In Chiesa L. 5.487. Cassetta alla porta L. 905. Al Camposanto L. 2.383. La somma fu convertita in elemosina per Ss. Messe di suffragio notate su apposito registro, che saranno pubblicate.
       Una novità è apparsa anche al Cimitero: una piccola lapide sul frontale della Croce centrale a ricordo dei benefattori delle Opere Parrocchiali. Per ora i nomi sono appena tre: La Sig.a Bosco-Ghigo che destinò a fin di bene l'intero patrimonio di cui poteva disporre e i Fratelli Dott. Pietro e Avv. Giuseppe Giordano pei quali fu offerta la somma di L. 60.000. Speriamo che i cari defunti abbiano già avuta da Dio l'ampia ricompensa della loro carità che continua a far del bene e auguriamo che altre lapidine si uniscano all'attuale.

Premiazione Catechistica.
       Nel giorno dell'Immacolata fu fatta la premiazione ai meritevoli alunni della Scuola Parrocchiale di Catechismo. Quattro fattori hanno concorso a dare il verdetto: la frequenza, lo studio, la condotta e la Messa del Giovedì. Motivo per cui i premi furono un po' limitati. Però furono costituiti da oggetti di valore, come maglie e cravattoni di lana, tagli di stoffa per vestiti, ecc., il tutto per un valore di L. 20 mila e anche di più. Di tutto diciamo un grazie sentito alle brave donne che regalarono lana e a quelle che la filarono e confezionarono gli oggetti. Bellissima e meritoria usanza che speriamo si tramandi per gli anni venturi in forma anche superiore per il bene dei nostri bambini.

Nella Compagnia delle Figlie di Maria.
        Finalmente dopo una discreta e spiacevole litania di nomi che, speriamo per giuste ragioni, si rifiutarono di accettare l'onorifica e meritoria carica, anche se un po' pesante, la Compagnia ha trovata la sua Priora nella persona della giovane Iberti Maria f. Giuseppe che ha accettato volentieri ed ha iniziato con entusiasmo a sbrigare le incombenze della nuova carica. A lei il ringraziamento delle Consorelle e l'augurio di avere volenterose imitatrici e coadiutrici.

Il Catechismo d'Avvento.
       Per cause varie, compreso il freddo e l'impossibilità di scaldare i locali, lo rimandiamo come continuazione del catechismo della Quaresima o dopo Pasqua sperando un clima più benigno.

La Buona Stampa.
       Con questo nome non si vuol raccomandare il giornale che porta questo nome che, se si può intitolare STAMPA, non sempre si merita l'aggettivo di BUONA nel vero significato cristiano. La tinta liberale non è tinta cattolica. Noi vogliamo caccomandarvi per l'anno nuovo i giornali che vi fanno realmente del bene, che vi portano una buona parola, anche quando, per tante cause, non potete venire in Chiesa. Vi raccomandiamo perciò: LA FAMIGLIA CRISTIANA bellissima rivista cattolica il cui prezzo d'abbonamento non paga neppure la carta.
       IL POPOLO NUOVO (abbon. per tutti i giorni L. 6.250 oppure L. 3000 per tesserati della D. C.. Se solo festivo Lire 1.000). LA GAZZETTA D'ALBA, ricca di notizie locali e utilissima per i consigli in materia di agricoltura. IL NOSTRO TEMPO di Torino, settimanale utilissimo a persone un po' colte. LA CROCIATA MISSIONARIA il periodico quindicinale più a buon prezzo (L. 15 circa la copia) e in genere tutti quei Bollettini che le varie Congregazioni religiose inviano come saggio. Per la gioventù consigliamo PRIMAVERA - ALBA - GIOIA - GIOVANI ecc., raccomandando di non fidarsi dei vari giornali dai colori sgargianti che fanno mostra di sè (non sempre edificante in fatto di figure) alle edicole che ormai invadono anche i piccoli paesi. Non occorre far nomi. A proposito ci viene riferito che in certe case si fa lo smercio di giornali e di libri che non fanno onore (anzi fanno disonore) a chi li dà e fanno del male a chi li riceve. Genitori, all'erta da certe case dove non si trova solo della roba dolce ma anche del veleno.

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ANNIVERSARI DI GENNAIO E FEBBRAIO

1955 - Cogno Giacomo Natale, 17 Gennaio.
1955 - Abbio Giovanni, 25 Febbraio.
1954 - Gallo Michele, 17 Gennaio.
1954 - Gallo Teresa ved. Giachello, 11 Febbraio.
1954 - Saccato Ottavio, 16 Febbraio.
1954 - Garabello Catterina ved. Sobrero, 20 Febbraio.
1953 - Barberis Catterina in Psssone, 8 Gennaio.
1953 - Vietto Giacomo, 23 Febbraio.
1953 - Alessandria Domenica ved. Taricco, 26 Febbraio.
1952 - Bruno Luigia ved. Protto, 3 Gennaio.
1952 - Conterno Mattia, 17 Gennaio.
1952 - Vassallo Angela in Degiorgis, 3 Febbraio.
1951 - Massabò Luigia ved. Bozzone, 1° Gennaio.
1951 - Cabutto Anna in Saccato, 16 Febbraio.
1951 - Stra Luigi, 19 Febbraio.
1950 - Marenco Carlo, 2 Febbraio.
1950 - Viotti Giovanna ved. Ferrero, 7 Febbraio.
1950 - Tarditi Giovanni Angelo, 8 Febbraio.
1949 - Musso Giuseppina ved. Sangiano, 10 Gennaio.
1949 - Ferrero Giovanni, 15 Gennaio.
1949 - Baudino Giacomo, 6 Gennaio.
1948 - Marenco Giov. Battista, 28 Gennaio.
1948 - Rinaldi Tommaso, 7 Febbraio.
1947 - Vivalda Teresa ved. Manzone, 29 Gennaio.
1946 - Abrigo Rosa ved. Straria, 13 Gennaio.
1946 - Principiano Stefano, 24 Gennaio.
1946 - Marenco Alfredo, 10 Febbraio.

R. I. P.

       Un'idea.
       Una buona persona, vedendo che molti defunti sono completamente dimenticati, ha avanzata l'idea:«E se ci mettessimo in parecchie persone a fare una piccola colletta per fare celebrare almeno una Messa letta per i dimenticati?». Ottima idea a cui auguriamo la realizzazione. Domani potremo trovarci noi nel caso.

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NOTIZIE VARIE

Neo Sacerdote Novellese.

       Il Rev. D. Tarditi Marco di Lodovico con una lettera piena di profonda commozione e di dolcissimi accenti ci notifica la bella notizia che Domenica 27 Novembre u. s. ha ricevuta l'ordinazione sacerdotale. A lui i nostri auguri e a tutta a Congregazione salesiana affinché il nuovo Figlio di D. Bosco, autentico novellese, possa compiere in quelle lontane regioni tutto il bene che noi gli desideriamo e di cui ha tanto bisogno la moderna società. Inteso che per quanto sta e da noi lo attendiamo per la Prima Messa a Novello nel prossimo Luglio per la festa del Carmine di cui i suoi degni genitori sono Priori.

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        Finalmente, dopo varie vicende, funziona nei pressi delle scuole affidato al Sig. Dotta Luigi, il distributore di benzina e lubrificanti. Lode a coloro che ne furono i promotori e alla Ditta Installatrice.

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       Quest'anno, caso strano, la ghiaia, veramente un po' troppo grossa, ha invaso addirittura le nostre strade. E' il caso di dire: Troppa grazia, S. Antonio. I non contenti sono specialmente i poveri possessori di macchine e in modo particolare di moto-scooter che addirittura non ce la fanno. Tendiamo lo sguardo e le speranze alle strade asfaltate.

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       Stiamo assistendo ad una intensa campagna, condotta dalla Gazzetta d'Alba, per il distacco dell'Albese dalla Provincia di Cuneo ed annessione ad Asti. Non è nostro compito avanzare pregiudizi, anche perché per noi la distanza dai due centri è in favore di Cuneo. Certo, però, e uesta è la voce che sentiamo in giro, che se Cuneo continuerà a tenerci buoni solo per pagare le tasse, la campagna si può dire, nei suoi riguardi, perduta.

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LA PAGINA DEI GIOVANI

       Caro Amico, se ricordi l'ultima volta che ho scritto per te, avevo promesso che ti avrei parlato di «Amore e di Ragazze». Pare il titolo di un film. Se credi, discorriamone adesso. Non pensare però che io ti voglia sciorinare un trattato sistematico sull'amore o sul matrimonio, voglio semplicemente darti alcuni consigli da amico.Nemmeno pretendo dirti cose nuove: vorrei soltanto aiutarti a scoprire meglio tutta la sublime bellezza del mistero che Dio vuole compiere per te e dentro di te mentre tu ti accosti timoroso alla grande realtà dell'amore che si affaccia come il sole di primavera alla tua giovinezza.
       Ebbene, sappi, caro amico, che l'amore è una cosa seria, inquadrato da leggi che nessuno può calpestare. E' vero! Purtroppo c'è un amore che esalta, che uccide o che fa impazzire. Basta aprire i giornali e si vede subito. Per fortuna però c'è ancora un altro amore, un amore che eleva, che rasserena, che salva. E' l'amore che hai trovato in casa tua: l'amore che ti ha portato e ti porta tua madre, l'amore che ti porta tua sorella. E' questo l'amore che tu, caro amico, devi trovare quando pensi al tuo matrimonio, al tuo avvenire. E' questo l'amore che devi cercare tutte le volte che passi vicino ad una ragazza e pensi che la potrai amare e che forse potrebbe essere quella la tua sposa di domani. Il comportamento che assumi adesso colle ragazze può essere decisivo per il tuo Amore.
       Purtroppo di ragazze divette o farfalle se ne trovano ad ogni angolo della via. Andare in giro (magati in macchina) con queste ragazze è facile! Ne troverai sempre delle disposte a tutto. Qualunque bellimbusto è capace di fare questo, ma non da uomini serii. E' facile correre dietro alle farfalle che volteggiano attorno ai lampioni, afferrarle e magari stringerle in mano; poi finito il gioco la si lascia andare o si butta via come una cosa sporca che non serve più, per ricominciare il gioco con un'altra. E' facile ed è forse divertente; dà il brivido della novità. Ma ti pare onesto e soprattutto giovevole? La vita è una cosa seria, non una caccia alle farfalle. A volte, a forza di fare «i furbi» si finisce di urtare in un paracarro rompendosi la testa.
       Credi pure, caro amico, non è nelle serate di ballo o nellas passeggiata a due al chiaro della luna che prepari il tuo domani e costruisci la tua fortuna. La vita è molto diversa da qualche giro di valzer e sovente ha degli «andanti» ben più complessi ed intricati con dei ritmi strani ed imprevisti.
       Scusami se ti sembro un po' severo. Non lo faccio per rimproverarti, ma solo perché penso al tuo domani e non lo vorrei vedere guasto, perché ti sono amico e ti voglio bene.
       Se sei d'accordo, la prossima volta continuerò su questo argomento e cercherò di essere meno acerbo. Per ora lascio per non seccarti troppo. Ti saluto e prego per te il Bambino Gesù che venga nel suo Natale a colmare dei suoi doni il tuo cuore per farlo grande, generoso e bello.
                     Il tuo Vicecurato D. G. Artusio

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