(sonoro) Novembre 2023

da LUCE E FORZA di Novembre - Dicembre 1956


Tre raccomandazioni

       Basterebbero queste tre parole per darci ampia materia di ragionamento sul Bollettino e nelle nostre famiglie.

Riconoscenza
       A chi? A quanti ci hanno fatto del bene ma prima di tutto e sopratutto a Dio. Materialmente parlando possiamo dire che l'anno 1956, esclusa una piccola parte del territorio, è stato un anno buono. Grano, meliga, uve, fieno, ecc. Potremmo fare la firma che per tutte le famiglie gli anni venturi fossero così abbondanti di raccolti. E' vero! C'è la solita lamentela in gran parte giustificata: il grano è sceso di circa mille lire il quintale; le uve non sono state pagate al giusto prezzo e noi siamo sempre nella triste condizione: quando dobbiamo comprare il prezzo lo fa il venditore; quando dobbiamo vendere lo fa il compratore.
       Ma, a parte la malizia degli uomini, occorre ricordare che nell'abbondanza di merce il prezzo cala come nella penuria aumenta. E' la legge del mercato. Quanto alle ingiustizie di cui siamo vittime e la trascuranza con cui si guarda ai nostri problemi agricoli non c'è altro che da sperare in un ravvedimento da parte di troppi egoisti e nell'aiuto della Provvidenza che illumini i nostri dirigenti.
       Comunque tutto ciò, cari parrocchiani, che è frutto della malizia e cattiveria degli uomini dalla quale potremmo difenderci, non ci dispensa dal dovere della riconoscenza verso Dio che ci ha dato abbondantemente non ostante la nostra ingratitudine.
       E la riconoscenza non deve consistere soltanto in sterili parole o in qualche parola di grazie. La Chiesa, le opere parrocchiali sono opere di Dio che se personalmente non ha bisogno di nulla, ritiene fatto a Sé ciò che noi facciamo per il prossimo e per le opere istituite a bene spirituale e materiale i tutta la popolazione. Parleremo in altro articolo dei bisogni delle nostre opere, limitandoci qui a ripetere a tutti il precetto dalla Chiesa: "Soccorrere alle necessità della Chiesa contribuendo secondo le usanze e le proprie possibilità".

Riflessione
       Potrebbero ridursi, dopo breve esame di coscienza, ad una domanda sola: "Ho fatto o voglio fare il mio dovere? La scorsa primavera, quando i pericoli minacciavano i raccolti parlavo forse e pensavo come penso e parlo adesso a raccolti finiti? Non ho forse fatta qualche promessa che oggi non ho più voglia di mantenere? Come ho santificato le feste? Se io fossi al posto di Dio non mi verrebbe la tentazione di non dare più nulla a chi dopo essere tstato beneficato si dimentica del Benefattore? La roba che Dio mi ha data non mi è stata pretesto e occasione per offenderlo e trasgredire i suoi Comandamenti?"

Propositi
       Pochi e serii. Cari parrocchiani: Vi pare di esservi diportati con Dio in modo da essere sicuri di trovarvi a posto nei riguardi della religiosità, della moralità, della giustizia, da essere sicuri che nulla di più gli dovete di quanto gli avete dato? Vi pare di poter dire con tranquilla coscienza: "Anche se morissi oggi, senza Sacramenti, sono sicuro di salvarmi?"
       La coscienza cristiana e sincera (non la cauteriata o rilassata al 100% o ridotta a maglia o fisarmonica) vi assicura che siete a posto, senza timore né della morte né del giudizio, né dell'Inferno? Se è così tirate pure avanti e che Dio vi benedica come vi benedirà un giorno. Ma se c'è qualcosa che non va, non fatevi delle illusioni con dei "Farò, ci penserò, rimedierò più tardi". Si dice che il pavimento dell'Inferno è lastricato di buone volontà.
       Le preghiere quotidiane, il Rosario in famiglia, la Lega di perseveranza, la santificazione delle feste, la giustizia, la moralità, la carità, il modo di agire, di parlare, di comportarvi nei doveri del vostro stato ecc. ecc. sono tutte cose che forse hanno qualche cosa da dirvi. E che Dio vi illumini e il vostro Angelo custode vi custodisca nel bene.

                     Vostro aff.mo Arciprete

AUGURI

       L'ultimo numero del Bollettino per l'anno 1956 non può fare a meno che portare, sia pure alquanto anticipati, i più cordiali e sinceri auguri ai suoi affezionati lettori per le Feste Natalizie e di Capo d'Anno. Che il Celeste Bambino, che ogni anno viene a ricordarci il più grande Mistero che mai si sia avverato sulla terra, la sua Incarnazione per la nostra salvezza, porti a tutti i lettori del Bollettino ed alle lloro famiglie le più elette benedizioni che l'anno 1957 sia veramente per tutti l'anno della pace, della prosperità unite alla salute del corpo nella grazia di Dio.

In Parrocchia

Le Feste dei Luigini e delle Figlie di Maria
ono state celebrate rispettivamente nelle domeniche 2 e 23 Settembre. Predicò il triduo ai Luigini il Rev. D. G. Cogno ed alle Figlie il Vicecurato D. Artusio.La generale impressione? Che purtroppo anche queste non sono più le feste di una volta. Tanta gioventù manca dalla Parrocchia e quella che ancora c'è ha allentato assai il ritmo di vita religiosa.
       Troppe distrazioni, troppo denaro, troppa libertà. Tuttavia riconosciamo volentieri che ci fu un discreto gruppo di giovani e di figliuole ai quali auguriamo che quanto hanno udito fatto sia loro di aiuto per una vita cristiana sempre migliore. Il Priore dei Luigini, Cogno Domenico di Antonio (Corini), uscente, ha fatto l'offerta alla Chiesa di L. 3.000 e fu nominato Sotto-Priore il giovane Marengo Francesco di Modesto (Pilone. Entra a Priore per l'anno venturo il giovane Taricco Giovanni di Andrea.
       Per le Figlie la Priora uscente Signorina Iberti Maria ha pure offerto l. 3.000. Lascia la carica alla Priora entranteSig.na Cogno Francesca f. Natale (Corini) e fu nominata Sottopriora la Sig.na Sardo Maria di Alfonso (Podio).
       A tutti ringraziamenti e auguri.

S. Michele Arcangelo
       La festa del patrono della nostra Parrocchia è caduta in piena vendemmia, ciò che ha rallentato alquanto la frequenza alla Lega di Perseveranza e alle funzioni. Ciò per parte di qualche famiglia è stato una poco soddisfacente gratitudine verso chi ha esercitato per tutto l'anno l'ufficio di Protettore delle nostre persone e cose. Come alle feste suddettte fu fatta la processione e la Mesa grande fu parata coll'aiuto del Predicatore P. Garroni S. J. di Chieri. Furono degni Priori di S. Michele i Coniugi Passone Giuseppe e Consorte della Fracchia che fecero la generosa offerta di L. 10.000 alla Chiesa e L. 2.000 all'Asilo. Sentiti ringraziamenti nella certezza che S. Michele restituirà abbondantemente. A nuovi Priori furono chiamati i coniugi Audisio Giovanni e Veglio Luigia. Congratulazioni e auguri.

Le Quarantore dei Santi
       Avranno luogo nei giorni 29-30-31 ottobre predicate dal Rev. Don Michelino Gagna della P.S.S. Paolo. Speriamo in una totale partecipazione delle nostre famiglie anche in riparazione delle omissioni colpevoli dell'anno agrario ormai trascorso, ringraziamento a Dio per i benefici ricevuti e suffragio ai Morti.
       A questo scopo in molte Parrocchie in detta occasione e nella ricorrenza della Festa di Gesù Cristo Re che ricorre la domenica 18 Ottobre, si fa l'offerta alla porta della Chiesa di meliga e grano per la Chiesa stessa in ringraziamento e a suffragio dei morti. Poiché la cosa riuscirebbe a molti un po' gravosa esortiamo a compiere questo dovere coll'equivalente in denaro che può essere chiuso in una busta (se si vuole col nome della famiglia offerente), da introdurre nella cassetta alla porta della Chiesa. L'orario delle Quarantore sarà pubblicato per tempo, col programma del mese dei Morti.

In paese

La festa dell'uva
       ebbe luogo la domenica 16 Settembre e dal lato profano la si deve dire perfettamente riuscita, non ostante la concomitanza di feste consimili in paesi viciniori che non si sono contentati, come noi, di una domenica ma ne hanno volute due o più con evidente danno di chi si è contentato di meno. La discrezione, si dice, è una gran bella virtù specie quando diventa un riguardo verso il prossimo. Perfin la fiera di Milano che in fondo è qualche cosa di più delle nostre piccole manifestazioni ha i giorni contati per non danneggiare altre iniziative consimili.
       Dal lato civile, la Festa dell'uva avrebbe il lodevole scopo di far affluire il maggior numero di forestieri, affiancata come sempre alla fiera-mostra bestiame che segue al lunedì, onde far conoscere i nostri pregiati prodotti, le attrattive del nostro paesaggio, l'immenso panorama e la generosità dei nostri agricoltori che in detti giorni distribuiscono gratis in abbondanza uva e vino. Certo la manifestazione costa sacrifizi di denaro, di tempo e di fatica ed è per questo che il Parroco sente il dovere di cooperare per quanto può alla buona riuscita e vorrebbe non essere frainteso coinvolgendolo, con grossolana faciloneria, nella festa da ballo che purtroppo la mentalità odierna ritiene ancora un mezzo di richiamo. Come si fa a pensare a una festa profana senza ballo? si sente ancora ripetere da qualche nostalgico dei tempi passati. Ed è per questo che il Parroco ci tiene a separare la sua responsabilità da una all'altra cosa. Perché se si vuol dire la verità la festa dell'uva , così come si svolge da qualche anno, dal lato religioso è un vero disastro. Forse nessun'altra festa è così profanata. Accenniamo di passaggio alle cose principali: la partecipazione della brava Banda di Villafocchiardo, la riuscitissima Mostra di pittura organizzata dal nostro bravo pittore Tarditi Oreste, la bella illuminazione elettrica allestita dal novellese Tarditi Stefano, la premiazione delle migliori vetrine e case illuminate e la imponente mostra zootecnica che meravigliò i forestieri per la quantità e qualità del bestiame di razza esposto. Congratulazioni ai promotori della bella manifestazione, ringraziamenti agli On.li Ferraris e Stella che ci onorarono della loro presenza e cooperazione e dai quali attendiamo, come dagli altri parlamentari piemontesi, la difesa dei nostri interessi agricoli e specialmente la soluzione immediata del problema antigrandine. Vivo augurio che la simpatica e utile manifestazione autunnale si ripeta cogli anni venturi notevolmente incrementata e, se possibile, nettament distinta da quantopuò avere carattere di mondanità offensiva alla civiltà cristiana.

Ancora degli interessi stradali
       Una persona amica di Novello, dopo aver letto il breve articolo dello scorso numero in tema di strade ci ha espresso la sua soddisfazione aggiungendo queste parole che noi però, per educazione e rispetto non intendiamo fare nostre.
       «Così va bene, poiché dobbiamo essere persuasi che in alto non si decidono fare qualcosa se non per coloro che insistono e battono alla porta fino alla noia scocciante».
       Noi invece insisteremo nella preghiera umile e fiduciosa come il povero che tende la mano ed aspetta pregando. Vorremmo anzi che le superiori e competenti autorità facessero soventi sopraluoghi o meglio visita di amicizia, per convincersi che non esageriamo nelle richieste, per vedere le condizioni in cui si dibatte il nostro Comune, il bisogno di attenzione delle nostre strade in cui diventa impossibile transitare e ci dicessero una buona volta, senza ripetere il solito «campa cavallo...»: buoni e pazienti novellesi, finalmente è arrivato il vostro giorno e domani, sì proprio domani, inizieremo col vostro aiuto i lavori più necessari, cominciando a inchiudere il tratto di strada provinciale Barolo-Novello appena saranno ripresi i lavori di asfaltatura della Barolo-Castello della Volta».
       E l'esplosione di ringraziamento sarebbe unanime colla promessa che siamo disposti a fare anche dei sacrifici. All'opera adunque!

La pagina della carità

Pro Chiesa
       Roggia Giuseppe (Ermigl.)500 - Manzone Francesco (occ. battes.) 500 - Cogno Domenico Priore Luigini 3000 - Rosso Andrea 1500 e L. 600 pro lampada - Ravera Gino (Torino) 500 - Graneris Anna (in suffr. sorella Giuseppina) 5000 (pro zoccolo) - Con. Cardellino-Gallo 500 - Con. Perino 500 - Gallo Felice 500 - Iberti Maria Priora Figlie 3000 - Comp. Figlie di Maria 1000 (pro zoccolo) - Novo Michele 1000 - Con. Passone Priori S. Michele 10.000 - Sardo Maria per 1 cerone 300 - P. C. 1000 - M.a Borio (per 1 cerone) 300 - M.a Daniele 2 ceroni - Fam. Montagnoni-Perego 5000 - Rag. Giuseppe Tarditi (Francia) 10.000.

Pro Opere Parrocchiali
       Con. Bertorello-Dotta 1000 - Tarditi Oreste 500 - Fam. Montagnoni-Perego 4000.

Pro Asilo
       (In occasione della Festa dell'Uva) Inviate alla Direttrice:
        Cav. Agostino Capriata L. 500 - Rosso Andrea 5000 - Tarditi Lucia (Torino) 1000 - Fam. Prof. Roggero (Torino) 1000 - Fam. Prof. Tarditi Alfonso 1000 - Fam. Protto (Lovera) 1000 - Stra Noemi 1000 - Maria Teresa Pizzamiglio 500 - Coniugi Gavioli 500 - Fam. Novo Michele (Torino) 1000 - Tarditi Maddalena (Lequio T.) 500 - Con. Macario-Bergamino 500 - Sig. Montagnoni Bianca 5000 - Bruno Luigina 500 - Rovella Antonio 500 - Con. Pira-Tarditi 500 - Bria-Tarditi Ada 1000 - Stra Lucia 1000 - Rag. Sarzotti 1000 - Fam. Meriggio 1000 -
       A mano dell'Arciprete: Ravera Gino (Torino) 500 - Quintina Vigliecca-Tarditi 1000 - Gallo Felice (Torino) 500 - Tarditi Giuseppina (Torino) 1000 - Con. Gindri-Saccato 500 - Con. Passone, Priori San Michele 2000.

Per Catechismo
       M.a Carla Tarditi-Borio 1000 - Tarditi Margherita Ved. Angelo 1000 - Salvano Lucia 5000.

Pro Borsa Studio
       Con. Montagnoni-Perego 3000
       Forse non tutti sanno che per iniziativa delle Donne di A. C. e delle Zelatrici del S. Cuore si sta lentamente formando(in occasione dell'onomastico dell'Arciprete) una BORSA DI STUDIO pro Seminario. A tutt'oggi le donna hanno depositato su libretto postale la somma di L. 29.213. Vogliono arrivare alle 100mila. Le Zelatrici hanno consegnato quest'anno al Parroco L. 1000 da aggiungersi alle offerte degli anni scorsi.
       Non troviamo parole sufficienti per lodare e incoraggiare per tutti i buoni la bella iniziativa che mentre non costituisce un grave peso e accumula grandi meriti, darà un giorno i suoi frutti di bene per la Parrocchia e per la Diocesi.

Pro Bollettino        Con. Goletti-Audisio (Torino) 600 - Germano Jolanda 500 - Alessandria Bettina 500 - Degiacomi Filippo 500 - Passone Carlo (Torino) 500 - Borio Francesca 200 - D. Roggia Felice 500 - Rossotto Carlo (Savona) 1000 - Novo Clara Ved. 200 - Con. Montagnoni-Perego 1000.
       A tutti i generosi sostenitori delle nostre Opere i più sentiti ringraziamenti e le benedizioni di Dio impetrate colle nostre preghiere di ogni giorno.

NOTA TRISTE

        Oltre la spaventosa mortalità, per lo più di vecchi, che quest'anno ha colpito la nostra Parrocchia, il nostro Comune va lentamente spopolandosi per il lento ma costante esodo di intere famiglie verso la città. Ciò se profondamente addolora per una parte, per l'altra ci porta a riconoscere per certe famiglie l'ineluttabile necessità. Per alcune è questione di impiego che assolutamente pur desiderando di restare, non troverebbero quassù; per altre è questione di pane causa le condizioni dell'annata agricola che le pone nella necessità di trovare lavoro per quest'inverno. E qui, pur a malincuore, non possiamo fare a meno che approvare e augurare. Ma dove vorremmo, per il bene di tutti che l'emigrazione cessasse è nei riguardi di tanta gioventù maschile e femminile che potrebbe rimanere nelle nostre campagne che, dopo tutto, non sono avare e pensarci due volte prima di fare un passo avventato che li porrà sì in città, ma pone sul loro collo un giogo assai più pesante, tohlie la libertà, promettendo distrazioni effimere ed esige sacrifici ben più gravi di quanto esige la casa paterna. E ciò è ben più doloroso quando la spinta alla città viene dalle giovani spose che la mettono per condizione al matrimonio. Che credano proprio di andare in città a fare le signore?

ANNIVERSARI DI NOVEMBRE E DICEMBRE
1955: - Cogno Catterina Ved. Abbio, 1 novembre.
        - Abbona Onorato, 6 novembre.
        - Abbona Cristina in Pirra, 8 dicembre.
        - Giuliano Pasqualina in Cristino, 13 dicembre.
1954: - Stra Anna in Tarditi, 10 novembre.
1953: - Tarditi Giorgio, 5 novembre.
        - Rostagno Maria in Rosso, 7 dicembre.
        - Moscone Giuseppina Ved. Vietto, 12 dicembre.
1952: - Pavia Giuseppe, 18 novembre.
1950: - Galvagno Giov. Battista, 27 dicembre.
1949: - Musso Giuseppe, 25 novembre.
        - Conterno Orsolina in Marenco, 28 novembre.
1947: - Cane Lucia Ved. Rovella, 9 novembre.
        - Tarditi Isabella Ved. Settime, 3 dicembre.
        - Mosca Catterina Ved. Vivalda, 10 dicembre.
        - Alessandria Luigina in Dutto, 22 dicembre.
1946: - Viglione Giovanni, 23 novembre.

R. I. P.

AVVISO
       Mentre il Parroco ringrazia quanti si sono occupati per provvedere la cascina del Beneficio Parrocchiale di una buona famiglia colonica, avverte che molto facilmente si renderà vacante il posto di Sacrestano e di altri importanti incarichi. Senza impegni porge invito a presentarsi a coloro che avessero convenienza ad assumere tali cariche.

La pagina dei giovani

       Caro Amico,
       Un Giovane, alla vigilia delle sue nozze, mi diceva: "La vita per me è una cosa che non si può definire, una cosa un po' misteriosa di cui si ha sempre un po' paura... Sto per sposarmi, ma il Matrimonio rimane ancora per me un problema con molte operazioni e parecchie incognite".
       Penso che questo Giovane non avesse tutti i torti a parlare così. E' inutile mentire: nonostante tutte le precauzioni il Matrimonio resta sempre "una avventura a due" sul mare della vita e come tutte le avventure può avere le sue sorprese. Quando due giovani sposi stanno per iniziare il loro grande viaggio chi può assicurare che sul cielo del loro amore splenderà sempre il sole? che non incontreranno anche giornate di nebbia e forse di tempesta? La vita dell'uomo è fatta così, ogni suo passo sfiora il mistero. Però è anche vero che il Matrimonio resta sempre la più bella, la più grande avventura che due persone possano tentare assieme. Perciò va tentata con molto coraggio e fiducia, ma anche con molta serietà e prudenza.
       Si trovano dei Giovani, in realtà ancora troppo giovani, che di fronte ad una Ragazza che li ha colpiti, magari all'improvviso come un colpo di fulmine, non sanno più controllarsi e agiscono con troppa precipitazione. Il più delle volte, purtroppo, questi amori improvvisi o troppo precoci hanno solo l'apparenza dell'amore, ma non sono vero amore. Sovente in questi casi si vive più di emozioni che di convinzioni; l'attrattiva per la ragazza è più per le sue qualità fisiche, la sua bellezza, il suo fascino esteriore, che per le doti e i sentimenti profondi del suo cuore e della sua anima; ben difficilmente si arriva a sentimenti veri di amore inteso come sacrificio e dono di sè. Quasi sempre, perciò, questi amori fuori stagione durano poco più delle rose e costituiscono un serio pericolo per l'avvenire.
       Attento, caro Amico, a non lasciarti ingannare da questi amori improvvisi o troppo precoci, non avere troppa fretta. Prima di fare delle promesse ad una ragazza e impegnare il suo cuore pensaci bene, esamina te stesso, cerca di renderti conto del tuo amore, se proviene veramente dai sentimenti più elevati della tua anima e del tuo cuore o se soltanto da emozioni sensuali o da sentimentalismi. Se, per caso, la tua attrattiva per la tale o tal altra ragazza suscita in te dei turbamenti, ti rende a tratti melanconico, provoca delle tentazioni per la tua purezza, accende la tua fantasia e diminuisce le ue energie e la tua volontà di lavorare e di pregare, vuol dire che per il momento non sei ancora in grado di impegnare una ragazza e farla tua fidanzata.
       Se ti senti attratto verso una ragazza solo perché ha un bel volto, dei bei occhi, dei bei capelli... solo perché è carina, graziosa, gentile... vuol dire che tu conosci ed ami in lei solo solo quello che essa ha di esperiore e ciò non basta per fare l'unione. Forse è il caso di dire, come nella canzone napoletana: "Tu 'n conosce e femmene, sì ancora accussì giovane!...".
       In questo caso devi attendere pazientemente la tua maturazione sentimentale. Non metterti in pericolo di fare come molti giovani i quali, per imprudenza o troppa fretta, creano delle situazioni vramente drammatiche e dolorose; si trovano, cioè, nella necessità o di abbandonare e spezzare il cuore di una ragazza a cui avevano fatto delle promesse precise oppure di sposare ugualmente una ragazza la quale sentono che non sarà capace di formare con essi quel bel focolare che avevano sognato. Ma perché non porsi la questione prima di prendersi la "cotta" e di impegnare il cuore della ragazza?
       Caro amico, non essere di questi filibustieri incoscienti; sii uomon che sa ragionare prima di prendere delle decisioni. Impara a riflettere, a pregare, ad attendere: sarai più sicuro di non sbagliare.
       Ti saluto e ti benedico nel nome di Gesù.

                     Il tuo Vicecurato G. A.

RINGRAZIAMENTO
       La famiglia Giordano dopo la felice soluzione del gravissimo incidente automobilistico che avrebbe potuto costare la vita al loro caro Avv. Gino, attribuendo la segnalata grazia alle preghiere dei buoni, ringrazia sentitamente la popolazione di Novello a cui è tanto affezionata per la partecipazione unanime presa al loro dolore di ieri ed alla gioia di oggi.

PRO SEMINARIO
       Le delegate dell'Opera BUON PASTORE a mezzo della M.a Daniele hanno versato al Parroco per il Seminario la somma di L. 21.370 che saranno portate al Seminario con quanto frutterà la Giornata pro Seminario che celebreremo in una delle prossime Domeniche in cui speriamo avere un predicatore apposito.

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