(sonoro)
La visita del Prefetto Anche questa graditissima novità, che certo non è cosa di tutti gli anni, ha visto fl 1928 a Novello: la visita di S.E. il Prefetto della Provincia, la prima nostra autorità civile, il rappresentante autentico e genuino del Governo Nazionale.
La data memoranda fu il giorno 9 dello scorso Dicembre. Sua Eccellenza Chiesa giungeva fra noi su elegante automobile accompagnato dal Segretario Fed. Comm. Borri, dal Prof. Milanese, dal Sig. Gasso di Alba e altre personalità fasciste. Lo accoglie sullo spianato delle scuole una fiumana di popolo colle scuole e autorità. Senza perderci in enumerazione di nomi diciamo semplicemente che il ricevimento è stato cordia1issimo e imponente degno dei sensi di profondo rispetto all'autorità e di vivo e disciplinato attaccamento al Regime che sono sempre stati la caratteristica del nostro paese. Dalle scuole si passò alla Chiesa per la benedizione dei gagliardetti degli Avanguardisti e dei Balilla di cui erano Padrini gli Ill. Sigg. Prof. Avv. Ferreri, e Prof. Perego e madrine le Gent. Sig. Abrate - Milanese Tersilla e Tarditi - Vigliecca Quintina. Dal balcone del Municipio parlò alla folla il Comm. Borri con uno di quei discorsi che rivelano tutto l'uomo e il patriota. Dopo una brev e visita al castello S. E. Chiesa partiva per Cuneo, ottimamnente impressionato del nostro bel paese pulito, ordinato, civettuolo, esteticamonte perfetto tra la sua Chiesa monumentale e il vetusto castello, cui nulla manca per una vita rigogliosa. La graditissima visita resterà negli annali della nostra cronaca come un atto di alta degnazione di S. E. verso del paese che ne serba la profonda riconoscenza.
Anche nell'ambito della Parrocchia il 1929 vede qualcosa di nuovo.
Cominciamo dalla Crocetta
Il piccolo e devoto Santuario deve, in certo modo, al 1928, la sua risurrezione. Ristorato esternamente, munito il portico di una elegante cancellata in ferro, ha assunto una fisionomia suggestiva fra il verde delle nostre vigne e degli alberi che lo circondano. il fatto però che lo ricorderà ai posteri è che per concessione del Sommo Pontefice, richiamando un'antica tradizione, fu eletto in Santuario francescano col privilegio dell'lndulg. della Porziuncola assegnando la festa al giorno 2 Agosto. La prima festa ha dimostrato quanto la gente abbia gradito questo regalo e noi siamo sicuri che il devoto Santuario ha davanti a sè un lusinghiero avvenire di divozione e di popolarità.
Potendo, il 1929 Io abbellirà internamente e darà maggior incremento alla sua festa. Che la Madonna ci protegga tutti!
E' pure il regalo che il 1928 ha fatto alla nostra gioventù maschile, frutto di tanti sacrifici, non grande ma sufficiente, essa è sorta per ottemperare al comando del nostro capo, il Sommo Pontelice che vuole l'Azione Cattolica. In essa troveranno la loro casa i giovani del Circolo S. Paolo, gli Aspiranti, i Fanciulli Cattolici, i Crociati. Troveran pure posto i Luigini e alcune classi del Catechismo. E' un locale di cui si sentiva da tempo la necessità e che porterà certamente i suoi frutti. Il 1928 l'ha visto nascere, speriamo che il 1929 ne pagherà i debiti che per detto locale si sono incontrati. Non dubitiamo che quanti hanno a cuore il bene religioso, civile, morale e sociale della nostra gioventù ci aiuteranno nella costosa iniziativa, che è sorta unicamente per questo scopo.
1.° A tutti a voler approfittare della grazia degli esercizi, frequentando le funzioni e disponendo le cose di casa in modo da aver quei giorni liberi per questo.
2.° Ai genitori affinchè dispongano per aver possibilmente a sera tutti i membri della famiglia e specialmente i giovani e figlie che sono a servizio.
3.° Ai padroni e padrone specie di bottega o di laboratori a voler dare ai propri dipendenti il tempo per assistere alle funzioni degli Esercizi e specie alle prediche per loro.
NOTA - Abbiamo fatto per gli Esercizi buona provvista di oggetti religiosi (quadri, statue, quadretti, corone, medaglie) che potranno essere acquistati nell'Asilo. Il poco provento sul modicissimo costo di fabbrica andrà a beneficio della "Casa dei giovani".
All'anno nuovo si tirano i conti della famiglia, anche la Parrcchia che è una grande famiglia dedica un pensiero ai suoi conti morali e materiali e mette a vanti un po' di resoconto che può essere seme di buoni pensieri e saggi propositi.
Cominciamo dal movimento parrocchiale:
Sono in tutto a tutt'oggi 33, tre in più dell'anno scorso. Poca cosa.
Senza fare riflessione di ordine morale, senza ricordare che la disgraziata e perniciosissima teoria maledetta da Dio e dagli uomini, della lotta alla famiglia, si fa purtroppo strada anche nelle nostre campagne, ripetiamo il lamento degli anni scorsi: troppa gioventù invecchia fuori del matrimonio. C'è troppa mutua diffidenza e mentre delle ottime ragazze del paese potrebbero diventare brave mamme di famiglia, non sempre chi va fuori trova la realizzazione dei suoi sogni.
I nati, ripartiti per sesso, sono N. 19 maschi e N. 14 femmine. - Una buona leva di soldatini!
Sono in tutto N. 24 contro N. 16 dell'anno scorso. Una percentuale assai aumentata.
Ecco gli ultimi elencati:
N. 23 Abbona Anna Carmela di Antonio (Fasana) di mesi 4. Volò a raggiungere il nonno alla distanza di cinque giorni (30 Nov.).
N. 24 Marrone Vincenzo fu Domenico, capomastro, m. il 6 Dic. con tutti i Sacramenti. Lascia buon nome di lavoratore onesto e numerosa famiglia che ne continuerà le tradizioni.
Sono in tutto 23 individui passati a matrimonio, di cui 15 vanno a formare famiglia altrove e il rimanente rimane in paese.
Anche questa è purtroppo una piaga che dovrebbe ormai guarire. Pensi la gioventù specie maschile che forse il pane di Novello sa meno di sale che il forestiero e che probabilmente le pietre qui sono meno dure e la terra meno bassa.
Si emigra troppo e non sempre per vera necessità.
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da LUCE E FORZA del Febbraio 1929
AVVISO
Per uno strano contrattempo a cui non è estranea la nostra condizione, il bollettino non potè uscire ai primi di Gennaio. Esce adesso, in preparazione agli Esercizi, con un numero solo che servirà per i due mesi e domanda scusa se ha fatto attendere: promettendo di essere più puntuale all'ultima domenica o almeno alla prima d'ogni mese.
Con l'occasione il bollettino si fa coraggio a- domandare a quanti non l'hanno ancora fatto un po' di strenna di capodanno.
L'anno nuovo che apre i suoi occhi piccini sul nostro bel paese trova parecchie cose che non trovò il suo predecessore.
Non parliamo dei morti e dei nati (cui faremo posto in altro articolo) ma semplicemeute delle novità, diciamo così, un po' straordinarie.
Accenniamo in prima linea all'automoobile che ci unisce ad Alba. Era tempo che al nostro paese, centro importante di circa 1700 abitanti, ricco dei migliori prodotti della Langa, e d'una posizione panoramica beIla tra le più belle, venisse aperto uno sbocco ed un mezzo per farsi conoscere. Questa benemerenza va ascritta alla solerte opera del nostro Podestà Cav. Anselma ed all'intraprendente iniziativa della Ditta Testa e Rossino di Gallo-Grinzane. Oggi, grazie a loro, noi, due volte al giorno, in meno di un'ora e mezza siamo alla nostra capitale, Alba, ove ferve il commercio e dove troviamo comodità di linee ferroviarie e automobilistiche ner infinite diramazioni. L'apertura di questa via che è un'arteria di prim'ordine ha portato una vita nuova quassù dove prima si sentiva l'isolamento e la solitudine. E l'albese dovrà conoscere ognor più le bellezze naturali del nostro paese e sentirsi attratto dai nostro cielo e dal nostro clima.
Si parla della prossima apertura di un'altra linea automobilistica, la Novello-Monchiero. Anche questa avrà, certo la sua importanza nel senso che ci unirà alla ferrovia Torino-Savona.
Anche questa graditissima novità, che certo non è cosa di tutti gli anni, ha visto il 1928 a Novello: la visita di S.E. il Prefetto della Provincia, la prima nostra autorità civile, il rappresentante autentico e genuino del Governo Nazionale. Limitiamoci ad un cenno.
La data memoranda fu il giorno 6 dello scorso Dicembre. Sua Eccellenza Chiesa giungeva fra noi su elegante automobile accompagnato dal Segretario Fed. Comm. Borri, dal Prof. Milanese, dal Sig. Grasso di Alba e altre personalità fasciste. Lo accoglie sullo spianato delle scuole una fiumana di popolo colle scuole e autorità. Senza perderci in enumerazione di nomi diciamo semplicemente che il ricevimento è stato cordia1issimo e imponente degno dei sensi di profondo rispetto all'autorità e di vivo e disciplinato attaccamento al Regime che sono sempre stati la caratteristica del nostro paese. Dalle scuole si passò alla Chiesa per la benedizione dei gagliardetti degli Avanguardisti e dei Balilla di cui furono rispettivamente Padrini e Madrine gli Ill. Sigg. Prof. Perego e sig.ra Milanese-Abrate Tersilla e l'avv. Prof. Ferreri colla sig. Tarditi-Vigliecca Quintina.
Dal balcone del Municipio parlò alla folla il Comm. Borri con uno di quei discorsi che rivelano l'oratore e il Patriota. Dopo una breve visita al castello S. E. Chiesa partiva per Cuneo, ottimamente impressionato del nostro bel paese pulito, ordinato, civettuolo, esteticamente perfetto tra la sua Chiesa monumentale e il vetusto castello, cui nulla manca per una vita rigogliosa. La graditissima visita resterà negli annali della nostra cronaca come un atto di alta degnazione di S. E. verso del paese che ne serba la profonda riconoscenza.
Notiamo per la cronaca i regali dei due Padrini sempre generosi: L. 1000 del Prof. Perego agli Avanguardisti e L. 500 del Prof. Ferreri ai Balilla.
Il merito della bella riuscita della giornata va ai due instancabili organizzatori: il Cav. Anselma Podestà e il Dott. Tarditi Elia Segretario Politico che come sempre in mirabile fusione di vedute e di intenti al bene del paese non hanno risparmiato a disturbi e fatiche.
Un merito specia1e e perciò una speciale riconoscenza va a tutta la famiglia del Prof. Perego, proprietario dell'Hotel Terminus di Torino e del nostro Castello che con generosità che ci ha commossi ha messo a disposizione del Comitato il caste1lo, il personale e il fabbisogno per il lautissimo pranzo.
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da LUCE E FORZA del Marzo 1929
AI LETTORI
Un po' di crisi successa in questo principio d'anno al nostro bollettino e che contro la nostra volontà ha fatto abbinare riducendo ad un solo i numeri di Gennaio e Febbraio e aggiunta a questo la coincidenza del mancato arrivo, non sappiamo perché, a molti di questo numero, ha fatto sospettare a parecchi che il bollettino abbia cessato di vivere o che sia solo più inviato a chi ha pagato l'abbonamento del 1929.
Ai primi diciamo col fatto che il bollettino vive ed ha una voglia matta di vivere a lungo se gli sarà continuata come oggi la benevolenza dei lettori.
Per una parte l'incidente ha fatto piacere perché ha dimostrato di quanta stima e affezione sia circondato anche fuori paese il nostro modesto foglio. Grazie di cuore.
Ai secondi ripeteremo ciò che già più volte abbiamo detto. Il bollettino non ha abbonamenti. Riceve volentieri e con riconoscenza le offerte che sono l'ossigeno della sua vita ma non guarda all'entità e mentre ringrazia chi generosamente dà da anni L. 100 (prezzo delle più preziose riviste) ringrazia pure chi paga appena il prezzo della carta e della posta.
Questo per i lettori fuori paese per i quali fu fatta, lo confessiamo, una piccola revisione e furono cancellati quelli che da anni non hanno offerto nulla, interpretando il loro silenzio come disinteressamento al bollettino.
Per il paese invece non fu fatta distinzione alcuna e il bollettino pur sapendo che ci sono famiglie che non hanno mai dato nulla continua ad essere distribuito a tutte le case contento di fare finché potrà opera di bene e soddisfatto di essere ricevuto e letto.
Il "Quotidiano" di sabato 23 Febbraio, recava questa breve corrispondenza da Novello.
Novello, 22.
Auspice il R. Prefetto S .E. M. Chiesa che volle di presenza nello scorso Dicembre insieme al comm. Borri rendersi conto della nostra situazione e della giustizia dei nostri reclami un R. Decreto in data 7 Gennaio 1929 modificava il precedente decreto di unione dei due Comuni di Novello e Monchiero concedendo a Novello il diritto di Capoluogo pur conservando ai due Comuni uniti il nome di Monchiero-Novello.
Il nuovo decreto viene a compiere un atto di giustizia essenzialmente fascista dato che Nove!lo ha una popolazione quasi tripla di Monchiero e gode di tutti i requisiti per una vita autonoma rigogliosa.
Non possiamo nascondere la soddisfazione di tutto il paese per la lieta notizia. Per altra parte bisognerebhe non avere cuore di cittadino.
Unico forse in tutta la provincia Novello era stato scambiato e accumunato con quei paesi che non avendo mezzi per reggersi autonomi, dovettero dalla 1egge essere appoggiati come vite a palo a comuni maggiori e finanziariamente esistenti. Ed era venuta così con grande nostro danno e vergogna, l'unione a Monchiero colla perdita del capoluogo e nome posposto.
Novello disciplinato sofferse in silenzio il grave affronto e solo si limitò a far presente all'Autorità legittima i suoi reclami. S. E. il Prefetto e il segret. federale Comm. Borri vollero rendersi conto personalmente della situazione con un sopraluogo avvenuto il 6 scorso Dicembre e di loro iniziativa come atto di doverosa giustizia ad un comune che lo merita, provocarono il R. Decreto del 7 Gennaio.
Umiliamo ai supremi Gerarchi della Provincia il nostro più sentito ringraziamento e la promessa che Novello farà sempre più quanto può per ben meritare del Governo fascista, mentre ci diciamo lieti di collaborare coi Monchieresi alla loro ed alla nostra ascesa morale e materiale.
La notizia della pace avvenuta tra l'Italia e la S. Sede ha trovato Novello all'altezza dei suoi sentimenti religiosi e patrioti. Un ampio manifesto firmato dal Podestà, dal Parroco e dal Segretario Politico dava ai cittadini la lieta novella mentre per più giorni squillarono a festa le campane. Domenica poi 17 Febbr. a Vespro una fiumana di popolo si riuniva nella nostra artistica Chiesa presenti Autorità, Fascio, Sindacato Agricolo, Balilla, Piccole Italiane, Scuole, Crociatini, tutti con bandiere per un solenne Te Deum di ringraziamento. Parlò brevemente con commosso discorso l'Arciprete spiegando l'importanza e la portata del garnde atto. Accompagnava all'Organo il Te Deum in musica del M.o P. Chiesa, il M.o Ghigo. Spiccavano sul portale della Chiesa fra le bandiere Pontificia e Italiana i ritratti del Papa, del Re e di S. E. Mussolini che a funzione finita furono coronati con tutti i gagliardetti.
Aderendo all'invito la popolazione imbandierò le vie e chiuse la bella giornata con una riuscita illuminazione alle case.
In settimana scorsa si è radunato il Comitato di Patronato Comunale dell'Opera Nazionale Protezione Maternità e Infanzia di cui è presidente il Parroco e sono membri di diritto il Podestà come magistrato, il Segretario Politico: Dott. E. Tarditi, il Pres. Congregazione di Carità Sig. Rosso Andrea, l'ufficio sanitario Dott. Oreglia e la M.a Borio Tarditi come Insegnante anziana e sono membri eletti il Dott. Balocco, il M. Ghigo e la Direttrice dell'asilo.
Il comitato dopo lunga discussione sopra i vari punti dell'ordine del giorno, specialmente nei riguardi delI'assistenza dei nostri bambini per cui inizierà pratiche alla federazione Prov.le dell'Opera, ha accolto con entusiasmo la proposta del Presidente di pensare alla possibilità di realizzare un antico desiderio e voto della nostra popolazione e dei suoi dirigenti: avere cioè un piccolo Ospedale ricovero che mentre può servire ai fini dell'opera di protezione Maternità e Infanzia serva anche a ricoverare quei pochi poveri malati che purtroppo non mancano specie nell'inverno e pei quali bisogna ricorrere agli Ospedali o istituti dei paesi o città vicine con grave spesa e disturbi.
Il Presidente della Congregazione di Carità accogliendo l'idea si dichiara disposto anche a nome dell'amministrazione del pio Istituto a concedere per tale opera i locali della Congregazione stessa, locali che non ostante sollecitazioni e offerte non furono mai messi in vendita in attesa del giorno per destinarli a questo scopo.
Il Podestà aggiunge che il comune devolverà volentieri al nuovo Istituto quella somma che sarebbe erogata per il mantenimento di ammalati poveri in altri ospedali. Tutti poi constatano la relativa facilità della cosa data la provvida esistenza dei locali e la minima spesa che porterebbe per ora l'acquisto di pochi letti, di un po' di biancheria e stoviglie, la provvista di un po' di legna ed eventualmente in casi di bisogno il mantenimento di una buona donna di servizio. Le cose devono nascere piccole e poi si consolidano a poco a poco coll'aiuto dei buoni che non mancherà,
Il Bollettino è orgoglioso di mettersi a servizio di tanta opera buona aprendo sottoscrizioni, suggerendo e accettando consigli, promovendo iniziative.
Ad ogni modo noi siamo persuasi che il Comitato che ha fatto sua l'iniziativa, lavoretà di buon animo per l'attuazione dell'ottimi progetto ed esprimiamo il voto che nel prossimo inverno 1929 - 1930 ciò che oggi è un sogno sia un fatto compiuto a sempre maggior onore del nostro paese.
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Le elezioni politiche Avranno luogo il 24 Marzo nella sede del Capoluogo in NovelIo. E' desiderio del Governo Nazionale che le prossime elezioni riescano un plebiscito di fiducia a chi ha già tanto fatto e fa per la ristorazione morale e materiale della nostra Italia.
E' dovere perciò di ogni buon italiano accettare l'invito e recarsi a votare la domenica 24 Marzo, per tanti motivi tra cui:
1. Perché è interesse comuna che la nostra Italia acquisti sempre più stima e credito all'estero dimostrando che siamo tutti uniti e d'accordo col Governo contro tutti i mal intenzionati che vorrebbero farci credere un popolo in rivoluzione.
2. Perché tutti abbiamo bisogno o oggi o poi di protezione e di favori dai nostri superiori i quali se oggi ci domandano come un dovere e un piacere il voto sapranno domani ricompensarci e del dovere compiuto e del piacere fatto.
3. Noi di Novello poi abbiamo un dovere e un obbligo tutto speciale per la riconoscenza che dobbiamo al Governo che ha riconosciuti i nostri diritti ed ha ritornata al nostro paese la dignità di Capoluogo.
Sappiamo poi che il nostro Podestà ha preso a nome di tutti gli elettori solenne impegno che Novello in questa prima occasione che ci offre avrebbe fatto il suo dovere e siamo persuasi che anche per deferenza a lui che tanto si spende per il bene di tutti ogni elettore si farà un impegno di non mancare.
Si ricorda a tutti che è bene recarsi a votare nella mattinata della domenica.
Tarditi Eugenia L. 4 | Bo Bernardo, Narzole 5 | Rinaldi Cesare, Monforte 5 |
Saccato Teresa 3 | Cortese Musso Maria, Grinzane 5 | Ines Verego, Torino, 50 |
Iberti Giuseppe 10 | Taricco Luigi, Benevag. 5 | N. N. 5 |
Alessandria Luigi, Cabianca 10 | Raviola Francesco 5 | Marenco Angelo 3 |
Picollo Rostagno Emma 5 | Porro Antonia 5 | Barberis Michele 5 |
Boggione Francesca 5 | Florio Giuseppina 2 | Gallo Teresa 5 |
Galliano Pietro 3 | Rinaldi Giuseppina, Monforte 5 | Gallo Marianna 5 |
Alessandria Luigia 3 | Pavia D. Luigi, Castagnole 10 | Ved. Marrone 10 |
N. N. 5 | Roggia Andrea 5 | Vietti Giuseppe 10 |
Viglione Petronilla, La-Morra 5 | Marengo Pietro, La-Morra 5 | Borio Francesca 3 |
Alessandria Andrea, Cherasco 5 | Piovano Celso 5 | fam. Principiano 6 |
S. M. 10 | Ved. Saccato Ravinale, Mussotto 5 | Sor. Saccato, Govone 5 |
Stra Oliviero Catterina 5 | Cav. Ciravegna P., Narzole 10 | Fam. Manzone S. Carlo 5 |
N. N. 5 | Cogno Marietta 3 | |
A tutti il nostro sentito ringraziamento.
Abbona Onorato fu Carlo L. 50 | P. G. 9 | Con.gi Agost. e Dom.ca Musso 100 |
D. S. Pavia 20 | D. A. Giorio 10 | N. N. 120 |
P. C. 50 | Tarditi Gius. di Sel. 20 | Mons. G. F. Re Vescovo di Alba 200 |
Siamo ancora lontani assai dalla somma occorrente per i detti lavori. Però ci conforte l'aiuto che vediamo venire da ogni parte. Nel numero scorso accennavamo con riconoscenza all'offerta di Mons. Tardini Ass. Gen. della Giov. Catt. It. che da Roma ci inviava la sua offerta significativa. Oggi con maggior commozione segnaliamo l'offerta di L. 200 del nostro Veneratissimo Vescovo che dal Suo Episcopio segue l'opera nostra e col fatto ci dà colla sua benedizione l'alta sua approvazione.
L'atto munifico del Vescovo è di tanto valore che mentre per noi è il più alto ambito premio alla modesta opera, deve essere per voi, parrocchiani carissimi, la prova più bella che le opere del Parroco non sono inconsunte e l'incoraggiamento più efficace ed aiutabile.
Anche questo registro nota un crescendo consolante. A poco a poco entra nelle nostre famiglie cristiane la convinzione che è bene, doveroso dare ogni anno alla Chiesa un'offerta piccola o grande a misura delle proprie forze, in testimonianza della propria fede in ringraziamento delle grazie ricevute e a caparra di altri benefici divini.
Ecco l'ultimo elenco dal 21 Sett. u. s.
Offerta Zelatrici S. Cuore L. 98 | Fam. Giordano (già ric.) 2000 | Abbona O. f. C. 20 |
M. M. 100 | Tarditi Pasquale 50 | Raviola Francesco 30 |
P. S. 15 | A. A. 20 | P. P. 5 |
T. F. 20 | Roggia Giuseppe 100 | Pirra Pietro 40 |
Stroppiana Nicola 50 | Fam. Pirra Angelo 50 | Tarditi Pietro 50 |
C. S. 20 | Fam. Abbona (Fracchia) 10 | Audisio G. B. 10 |
Dagnino al S. Cuore 10 | P. P. 3 | Santo Giusti (in occasione inaug. acqua potab.) 100 |
Tarditi Lodovico 50 | Agosto Giuseppe 10 | Ved. Passone (in occasione suo priorato donne) 100 |
Daniele D. 20 | Boffa V. (a Maria A.) 5 | Borio Rosina 5 |
Tarditi Gius. di Seb. 40 | N. N. 100 | Ved. Piovano (per gli Esercizi) 50 |
Taricco Giacomo 11 | Tarditi B. 50 | Perego (Torino) 200 |
Foglio Luigi 200 | Fam. N. N. 28 | Alessandria Seb. per Maria Ausil. 20 |
Tarditi Giuseppe 20 | Cogno Luigi 80 | Stupino Teresa a S. Antonio 10 |
Olivero Teresa 20 | Protto Angelo 50 | Tarditi Gius. f. Stef. 20 |
G. G. 30 | N. N. 50 | Roggia Francesco 10 |
Manzone Gius. f. Giusto 35 | Girardi (a S. Antonio) 50 | Tarditi Matteo 30 |
Ravera Giuseppe 20 | Taricco Domenico (in occasione nozze) 40 | Cogno M. 20 |
U. G. 50 | Iberti Giuseppe 10 | Roggia Pietro 10 |
N. N. (per gli Esercizi) 150 | Sciamengo G. 88 | T. G. a S. Luigi 5 |
Marenco Angelo 10 | Borio F. 15 | P. C. 50 |
1. Bozzone Giuseppe f. Antonio di anni 67 m. il 30 Genn. con tutti i Sacramenti (Paese).
Sopportò con cristiana ilarità la lunga malattia che lo inchiodò in letto per oltre un anno ricevendo sempre volentieri la visita del Sacerdote e i conforti religiosi.
2. Tarditi Antonio di Giuseppe di appena 26 giorni (Tarditi sopr.) m. il 30 Genn.
3. Alessandria Giacomo f. Francesco di anni 73 (paese) m. il 4 febbraio.
Colpito da male improvviso lottò due giorni contro la morte, senza riacquistare la parola. Per fortuna aveva fatto il suo dovere da buon cristiano pochi giorni prima negli Esercizi. Lavoratore instancabile e intelligente lascia buon nome e discreta fortuna alla numerosa famiglia che gli procurò solennissimi funerali.
4. Seghesio Devalle Catterina f. Giov. Batt. di anni 83 m. il 10 febbr. (Le Strette). Ricevette tutti i Sacramenti e fece una santa morte cui da tempo andava preparandosi.
è pure morto il 22 febbraio il Sig. Della Torre Giuseppe di anni 47, il noto commerciante buono e onesto che da Novello esportava tanta uva e vino. Novello che perde in lui un affezionato frequentatore della piazza vinicola si unisce ai numerosi amici e ammiratori e presenta alla distinta famiglia Della Torre le più sentite condoglianze.